martedì 2 agosto 2011

Garfagnana: verso l’Unione dei Comuni - San Romano in Garfagnana e Molazzana hanno detto si. Entro il mese di agosto è prevista la totale adesione

Parte la fase operativa dell’Unione di Comuni della Garfagnana, il nuovo soggetto che, ai sensi della legge Regionale 37/2008, subentrerà alla Comunità Montana della Garfagnana.

I Comuni di San Romano e di Molazzana sono stati i primi ad approvatre l’Atto Costitutivo e lo Statuto dell’Unione, segnando così il passo verso l’attuazione della Riforma sul nuovo assetto istituzionale dell’Ente.

L’Unione dei Comuni Garfagnana raccoglie e fa propria l’eredità amministrativa, politica, culturale e tradizionale frutto di decenni di lotte che, attraverso il Consiglio di Valle prima e la Comunità Montana poi, hanno avuto come obiettivo prioritario la salvaguardia della montagna e migliori condizioni di vita per i suoi abitanti.

L’Unione di Comuni rappresenta un presidio istituzionale indispensabile per la tenuta, lo sviluppo e la crescita del sistema della montagna e delle realtà montane.

Secondo quanto previsto dallo Statuto, l’Unione andrà a gestire importanti servizi per tutti e 16 i Comuni componenti, quali: sportello unico per le attività produttive, servizio statistico, catasto dei boschi percorsi dal fuoco, protezione civile, catasto, S.I.T. e cartografia, canile, mattatoio, servizi informatici e telematici, sviluppo risorse umane, turismo, servizi di prossimità, coordinamento e supporto giuridico alle gestioni associate.

L’Unione rappresenta l’ambito ottimale per la gestione associata dei servizi e delle funzioni affidati dai Comuni nell’ambito territoriale coincidente con quello dei Comuni medesimi ed è Ente di riferimento per il decentramento delle funzioni amministrative della Regione e della Provincia mediante apposite convenzioni o accordi.

L’Unione assicurerà alla Valle una maggiore rappresentatività, sarà sede di confronto politico-istituzionale sui temi programmatici di valenza sovra comunale, per garantire maggiore autorevolezza distrettuale nelle sedi e nelle scelte programmatiche provinciali, regionali e nazionali.

L’Unione, nella propria autonomia, persegue i fini istituzionali statutari, in armonia con l’interesse dei Comuni aderenti e nel rispetto dei principi di sussidiarietà di efficacia ed efficienza.

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