giovedì 30 dicembre 2021

lunedì 20 dicembre 2021

Il messaggio di solidarietà della Fiaccolata Natalizia di Gallicano sale sempre più in alto






Dalle vette innevate della Pania, il giorno stesso dell'evento, abbiamo portato le fiaccole ad accendersi su quelle stupende cime, in una fiaccolata del tutto particolare. Perchè il nostro annuncio di fratellanza arrivi anche al di là delle nostre montagne

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venerdì 17 dicembre 2021

Indetraibili le spese mediche pagate dall’assicurazione

I giudici negano lo sgravio: gli esborsi non sono «a carico» del contribuente

Le spese mediche sostenute direttamente dall’assicurazione non sono detraibili, in quanto non sono state sostenute dal contribuente e, pertanto, non sono rimaste a suo carico. È quanto hanno stabilito i giudici della Ctr Piemonte con la sentenza n. 640/3/2021.

Nel caso esaminato, un contribuente aveva presentato un’istanza di rimborso dell’Irpef, che si fondava sulla mancata indicazione nella dichiarazione dei redditi di alcune spese mediche sostenute direttamente dall’assicurazione per le cure prestate al figlio fiscalmente a carico. In sostanza, il contribuente riteneva di avere diritto alla detrazione del 19% per tali spese e, non avendole inserite in dichiarazione, aveva chiesto il rimborso della maggiore Irpef pagata.

A seguito del silenzio rifiuto opposto dall’ufficio, il contribuente aveva presentato ricorso, sostenendo che:
  • le spese per le cure prestate al figlio a carico dovrebbero essere considerate comunque «a carico del contribuente» alla luce dell’articolo 15 del Dpr 917/86;
  • il premio pagato alla compagnia assicurativa non era detraibile né deducibile.
I giudici di primo grado hanno respinto il ricorso, ritenendo che le spese fossero invece «non a carico» del ricorrente, e il contribuente ha presentato appello.

La Ctr ha confermato la decisione della Ctp in primis evidenziando che l’articolo 15 del Tuir individua l’elenco tassativo degli «oneri deducibili o detraibili» stabilendo che, per essere tali, questi devono essere stati effettivamente sostenuti, ossia pagati dal contribuente nel proprio interesse o in quello delle persone fiscalmente a suo carico nell’anno oggetto di dichiarazione.

Inoltre, si considerano a carico del contribuente anche le spese sanitarie rimborsate per effetto di assicurazioni sanitarie, a condizione che per i premi pagati non spettino altri benefici fiscali. In sostanza, i giudici hanno rimarcato che tale norma, contrariamente a quanto affermato dal contribuente, non contempla il caso in cui l’assicurazione sostenga direttamente la spesa, ma solo ed esclusivamente il caso in cui le spese siano state anticipate dal contribuente e successivamente rimborsate da parte della compagnia assicurativa.

In definitiva, per i giudici, alla luce del disposto degli articoli 10 («oneri deducibili») e 15 («detrazioni per oneri») del Tuir, risulterebbe evidente, in base alla stessa terminologia utilizzata dal legislatore, l’intento di portare in detrazione gli oneri effettivamente sostenuti.

Va ricordato, però, che con la circolare 7/E del 2021 l’amministrazione finanziaria ha invece chiarito che si considerano a carico del contribuente anche le spese direttamente sostenute da assicurazioni per effetto di premi di assicurazioni sanitarie versati dal contribuente (ma non detraibili) e a fronte di premi per assicurazioni stipulate dal sostituto di imposta o pagati dallo stesso, con o senza trattenuta a carico del dipendente (che hanno concorso alla formazione del reddito).

Fonte: Il Sole 24 Ore - Davide Settembre

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martedì 14 dicembre 2021

90° Minuto invita tutti a partecipare alla Fiaccolata di Gallicano

Lo staff di 90° Minuto Marco Lollobrigida, Daniele Adani, Katia Serra, Tiziano Pieri e Alessandro "spillo" Altobelli vi invitano a partecipare alla 42ª edizione della Fiaccolata Natalizia di Gallicano!

 

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Programma 42° Fiaccolata Natalizia di Gallicano


 

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venerdì 3 dicembre 2021

A Gallicano uno sportello per attivare gratuitamente SPID


 

Il Comune di Gallicano mette a disposizione uno sportello per 'attivazione gratuita di SPID e Tessera Sanitaria Elettronica, in quanto solo con l'identità digitali sarà possibile accedere ai servizi online delle pubbliche amministrazioni.
Lo sportello sarà aperto nei seguenti orari presso i locali della Biblioteca Comunale Gallicano :

LUN 14-19
MAR 14-19
MER 8-13
GIO 14-19
VEN CHIUSO
SAB 14-19

Per maggiori informazioni:
0583 74593
ciaf.gallicano@gmail.com

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Serata degli auguri 2021 - CAI Garfagnana


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mercoledì 1 dicembre 2021

Vaccinato con Sinopharm, ma per l’Italia non è in regola

Manager lucchese (per la precisione di Gallicano) che ha difficoltà a rientrare nel nostro Paese ha scritto al Presidente della Repubblica.

Il manager Gallicanese Omar Balducci

Manager immunizzato in Ungheria con il vaccino cinese, ha difficoltà a rientrare in Italia, così scrive una lettera al presidente della Repubblica a nome degli Italiani che vivono all’estero. 
Protagonista di questa vicenda è Omar Balducci, 37enne lucchese che ormai da cinque anni vive e lavora in Ungheria per conto di multinazionale del settore della carta. «La pandemia ha colpito duramente l’intero pianeta e il tanto atteso arrivo dei vaccini ci ha offerto la possibilità di proteggerci – spiega Balducci nella lettera a Mattarella – Non appena avuta la possibilità di ricevere la tanto agognata vaccinazione, io e la mia famiglia, ci siamo precipitati dal nostro medico curante in Ungheria, il quale ad aprile ci ha inoculato il primo vaccino disponibile: il Sinopharm». 
Si tratta di un vaccino prodotto in Cina che ha ottenuto lo status di piena accettazione da parte dell’Organizzazione mondiale della Sanità, in quanto considerato “sicuro ed efficace” e pertanto è stato distribuito in 80 Paesi nel mondo e inoculato a oltre 1 miliardi di persone. «L’Ungheria – racconta Balducci – è stata una di quelle nazioni che all’inizio della pandemia, vista la carenza di forniture di vaccini autorizzati Ema (Pfizer, Moderna, AstraZeneca) e la difficile situazione epidemiologica, ha deciso di fare uso anche di Sputnik V, il vaccino russo, e di Sinopharm. 
Lo ha fatto per tutelare l’incolumità dei propri cittadini e dei suoi ospiti. Alla fine i vaccini approvati sono stati diversi ma, soprattutto all’inizio, non c’era possibilità di scegliere e a noi è toccato Sinopharm. L’Agenzia Europea per i Medicinali (Ema), tarda a riconoscere la conformità di questo vaccino, oltre che di Sputnik V e questo crea disagi a chi per lavoro deve spostarsi su ambo i lati del confine. L’Unione Europea si dimostra di non essere davvero “unita”». 
 L’Italia è tra i Paesi che non accettano un green pass europeo riportante un vaccino non riconosciuto da Ema qual è Sinopharm: «Posso andare senza problemi in Spagna, Croazia o Slovenia – dice – ma per il mio Paese è come se non fossi vaccinato. E dire che ho già fatto anche la terza dose. Ma ogni volta che devo venire a Lucca per fare una riunione, devo fare un antigenico in aeroporto e poi un tampone che mi fa avere un green pass di 48 o 72 ore per entrare in azienda. 
Dato che il problema non riguarda solo me – racconta Balducci – ho deciso di fare appello al presidente della Repubblica perché intervenga per porre fine a un atteggiamento discriminatorio nei confronti non solo dei cittadini Ue, ma soprattutto degli italiani residenti all’estero che si vedono negare accesso e libera circolazione nel proprio Paese pur avendo completato il ciclo vaccinale e disponendo di un Green pass europeo valido a tutti gli effetti».

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Aspettando il Natale - Gallicano 12 dicembre


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