martedì 31 gennaio 2017

Sensibilizzazione raccolta differenziata: simboli multimateriale


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Rimangono solo 50 posti disponibili per la Garfagnana EPIC 2017

200 iscritti alla Garfagnana EPIC 2017; rimangono solo 50 posti disponibili!


Ecco alcune statistiche:
  • 115 bikers (57,50%) sono alla prima EPIC; 52 bikers (26%) alla seconda EPIC mentre i fedelissimi alla terza EPIC sono 33 (16,50%).
  • 5 sono le donne iscritte alla Garfagnana EPIC 2017.
  • Il 40% degli iscritti viene dalla Provincia di Lucca (13% Garfagnana, 12% Piana e Lucca, 8% Mediavalle, 8% Versilia); il 29% da altre province della Toscana (Pistoia 6%, Livorno 6%, Firenze 5%, Massa 4%, Pisa 4%, Grosseto 2%, Prato 1%, Siena 1%); il 28% da altre regioni d’Italia (Emilia Romagna 10%, Lombardia 8%, Liguria 4%, Piemonte 3%, Lazio 2%, Marche 1%) e il 3% dall’estero (Belgio 1,5%, Francia 1,5%).
  • 87 comuni diversi; i più rappresentati sono Lucca con 10 partecipanti, Viareggio con 9 e Milano con 8.
  • Età media: 44,53 anni.
  • Fascia d’età: da 19 a 67 anni.
  • Età più ricorrente: 44 anni (13 volte) e 39 anni (11 volte).
  • Nomi più ricorrenti: Andrea (9 volte) e Marco (9 volte).
  • Cognomi più ricorrenti: Rossi (5 volte) e Morini (3 volte).

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domenica 29 gennaio 2017

Escursione sul Monte Croce


Raggiunto in auto il bivio per Chieva, si prende lo zaino, si accende l’orologio gps, si parte percorrendo un paio di tornanti della strada asfaltata ci ritroviamo in località Camperano dove alcune case abbandonate colpiscono la nostra attenzione.
Con la mente saliamo le scale esterne, toc toc bussiamo, una voce del passato cortesemente ci invita ad entrare, catapultati nello scorso secolo, l’odore del caffè sulla cucina a legna aleggia nell’aria, lo sorseggiamo scambiando due parole, salutiamo e ci ritroviamo in cammino piacevolmente sorpresi per quella piccola parentesi.
Troviamo un primo ostacolo sul cammino un piccolo torrente, saltando da sasso a sasso lo attraversiamo, adesso la strada inizia a salire uno sterrato ampio e recentemente curato con palizzate di castagno, facciamo alcuni tornanti e guardando sul versante opposto scorgiamo un paese, si è Vergemoli. É un piacere percorrere questi 4 chilometri di tornanti contornati da castagni, per poi arrivare a scorgere vecchi ruderi sulla cresta che ci troviamo davanti.
Vispereglia paesino abbandonato, lo sguardo cade sul lavatoio del paese che troviamo appena arrivati nella piazzetta, che bello che doveva essere anni fa quando era sempre vivo, ci avviciniamo, il vicolo tra le case ci cattura tra un misto di pietre cadute e arbusti rampicanti, con cautela lo attraversiamo e in breve siamo sull’altra estremità.
L’orizzonte si apre e ci regala la vista sulle Panie, sul Forato e sul monte Croce; un senso di invidia per chi ha potuto godere di tutto ciò svegliandosi la mattina appena uscito di casa.
Qualche fotografia è d’obbligo, poi svoltiamo sulla destra e concludiamo il giro osservando gli interni delle case, tutto è fatiscente ma fa intravedere tracce del passato, vecchie botti distrutte, stufe arrugginite, muri e tetti crollati: il paesino aspetta di rivivere, di conoscere persone che tra quelle rovine possano scorgere una luce che possa riaccendere il colle quando arriva la notte.
A malincuore ripartiamo, la strada continua in direzione di Col di Luco, ma noi scegliamo di salire per lo stradello in salita che va verso San Pellegrinetto, dopo qualche minuto vediamo su un cucuzzolo Trassilico, uno sguardo lontano, la marcia continua al tabernacolo, prendiamo a destra e dopo poco scollettiamo”, adesso la via è agevole riprendiamo fiato e ci godiamo il panorama sui monti innevati.
Le prime case di San Pellegrinetto sono vicine un comignolo ci dà il benvenuto con nuvolette di fumo, fuori non c’è nessuno, la nostra attenzione cade sulla collina adiacente e alla sua Croce, il Gallatoio, il passo diventa corsa, siamo ansiosi di godere della vista, eccoci arrivati, una panchina di ferro ci invita a sederci, che pace!
Il panorama è unico sembra di essere in elicottero, le Apuane come anfiteatro e Col di Luco in basso, qui su questa panchina vorrei leggere un intero libro sfogliando le pagine col passare delle nuvole.
Basta sognare, il Croce è la all’orizzonte che ci aspetta, ripartiamo prendendo la strada asfaltata che sale nella parte alta dove è d’obbligo una visita al caratteristico loggiato ad archi della Chiesa.
Dai adesso la voglia di tornare nei boschi è tanta, in salita gli ultimi cento metri di asfalto e poi imbocchiamo sulla destra il sentiero Cai, finalmente è morbido sotto i piedi e viene quasi voglia di correre, la faggeta è uno spettacolo e l’aria si fa sempre più fresca.
Il dislivello che ci separa dalla vetta non è molto, addirittura dopo un tratto di salita stiamo scendendo, ma cos’è quella grossa pietra sul nostro cammino? Ma certo siamo a foce del Termine, allora dai non è il momento di rilassarsi, in marcia, un mulo, dei cani e l‘amico boscaiolo, immagine di altri tempi, però un vero quadro.
Il sentiero si fa erboso, quell’ erbetta che ti invita a sdraiarti nel piazzale di montagna con vista spettacolare, ci fermiamo qui? Dai mangiamo una cioccolata al volo prima dell’ ultima salita, ecco lì davanti a noi la vetta erbosa del Croce.
Il sole ci scalda e anche se siamo sudati stiamo bene, una sorsata dalla borraccia dopo aver mangiato, via un ultimo sforzo, la salita non è ripida, sentiero è talmente agevole, che possano farlo anche i bambini. Arrivati! un tocco alla Croce è d’obbligo, lo sguardo si perde verso il mare e verso la Pania, poi girandosi verso la diretta che sale da Fornovolasco è fantastico, arriva la felicità di essere sulla sua cresta come spesso facciamo, più impegnativa ma bellissima.
Adesso, ci spostiamo al riparo dal vento, accarezzati dal sole invernale possiamo rilassarci e sdraiati nell’erba assaporiamo il gusto della montagna.
Riccardo Cheli - L'Aringo n. 8 Dicembre 2016

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sabato 28 gennaio 2017

giovedì 26 gennaio 2017

Erogazioni liberali a favore di Asd

In che misura sono detraibili le erogazioni liberali a favore di un'associazione sportiva dilettantistica non Onlus?
 
Le erogazioni liberali in denaro a favore di un’associazione sportiva dilettantistica (non avente la qualifica di Onlus) danno diritto a una detrazione d’imposta ai fini Irpef del 19%, calcolata su un importo massimo, per ciascun periodo d’imposta, non superiore a 1.500 euro (articolo 15, comma 1, lettera i-ter, Tuir).
Per avere diritto alla detrazione, è necessario che il versamento venga effettuato tramite banca, ufficio postale, carta di debito, carta di credito o prepagata, assegni bancari e circolari.
 
Fonte: Fisco Oggi

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lunedì 23 gennaio 2017

Terremoto, trentadue anni fa la grande paura in Garfagnana

23 gennaio 1985: dopo una scossa registrata in mattinata, il Tg1 delle 20 annunciò che c'era la possibilità di un forte sisma nelle 48 ore successive. Molti abitanti si spostarono a Lucca o in Versilia e tanti altri dormirono nei treni, negli autobus e nelle auto.



Il 23 gennaio 1985, trentadue anni fa, è una data che difficilmente la Garfagnana può dimenticare. L’anno si era aperto con eccezionali nevicate e un freddo polare che aveva colpito tutta l’Italia ed aveva portato anche alla chiusura per due giorni delle scuole.
In valle si era registrato qualche piccolo terremoto, scosse di assestamento con le quali gli abitanti avevano imparato a convivere. Anche quella mattina, alle 11:10 la terra aveva tremato, epicentro in Appennino. Alle 20 tante famiglie erano riunite per la cena, le tv sintonizzate sul Telegiornale di Rai Uno. Verso la fine sullo schermo si vide una mano che allungava un foglio al conduttore il quale lesse in diretta un comunicato della Protezione Civile che alcuni in Comuni della Garfagnana, che vennero elencati con strane assenze ed accenti sbagliati, sussisteva la possibilità di una forte scossa di terremoto nelle prossime 48 ore. Buona serata e sigla.
Lo stupore e lo smarrimento furono enormi. Nessuno sapeva bene cosa fare. Era la prima volta al mondo che si cercava di prevedere un terremoto (e della cosa si interessarono subito anche i giapponesi). Non ci furono scene di panico, ma in tanti fuggirono verso la Versilia e Lucca, i distributori esaurirono le scorte di benzina, i telefoni andarono in tilt.
Quasi tutti passarono la notte all’aperto (sotto un diluvio) o in case ritenute sicure. In poche ore partì la macchina dell’emergenza.
Da Pisa e Livorno arrivò l’esercito che montò tende da campo in diversi punti con posti letto e cucine, alla Stazione di Castelnuovo venne allestito un treno speciale ove passare la notte, i volontari si rimboccarono le mani cercando di offrire assistenza ai più anziani e bisognosi, gli ospedali di Castelnuovo e Barga erano in stato di massima allerta. E iniziarono a circolare le notizie, false, più disparate. Come quella che dava per certo l’arrivo di centinaia di bare pronte all’uso in caso di necessità. 48 ore di attesa, che scivolarono via senza alcuna scossa tellurica e senza episodi di isteria collettiva.



Terminato l’allarme, tutti, Ministro della Protezione Civile Zamberletti in testa, elogiarono il comportamento della popolazione. Ma non andò così ai livelli più "alti". Il direttore dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Enzo Boschi, fu criticato, e Zamberletti stesso venne accusato di procurato allarme.
Per la macchina dei soccorsi, però, fu l’occasione per un’esercitazione in grande stile che gettò le basi per un percorso di consapevolezza del rischio sismico nella Valle e della necessità della prevenzione. Quella, oltre alla previsione sbagliata, fu la grande fortuna della Garfagnana che in trenta anni si è posta all’avanguardia nel sistema di prevenzione e monitoraggio dei terremoti, grazie anche alla rete di volontariato che si è sviluppata nel tempo.
Tanto che, l’allarme del 1985 si è ripetuto quattro anni fa, sempre a gennaio. Questa volta fu il Comune di Castelnuovo che, a seguito di un comunicato dell’Istituto Nazionale di Geofisica non molto chiaro sulla possibilità di una forte scossa di terremoto, invitò i cittadini ad uscire di casa e rimanere all’aperto. Altri tempi: il messaggio partì su Twitter ed in pochi minuti aveva fatto il giro del mondo. Un cambiamento epocale, rispetto all’annuncio in tv di trentadue anni fa.





Fonte:Il Tirreno - Luca Dini

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L'Omo morto


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Indice dei prezzi al consumo 2016 - attualizza i valori monetari dal 1861 ad oggi

In questi giorni l'Istat ha pubblicato i coefficienti per tradurre i valori monetari dal 1861 in valori del 2016.



Come gli scorsi anni (leggi qui) ha aggiornato il programmino che ho chiamato "attualizzatore".  (clicca qui per scaricarlo).


L'attualizzatore consente, come dice la parola, di attualizzare al valore odierno (2016) una somma di un anno passato.

Alcuni esempi:
  • 1.000.000 di lire del 1985 si traducono in 1.279,26 euro attuali.
  • l'affitto di una camera doppia per studenti universitari in periferia di Pisa costava nel 1994 Lire 220.000 che equivalgono oggi ad € 175,88.
  • l'Aprilia RX 50 costava nel 1990 Lire 3.990.000 che corrispondono oggi a € 3.874,05. 
  • 100 lire del 1900 corrispondono a 447,46 euro attuali
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  • divertitevi ad attualizzare i vostri importi!


Ecco un interessante articolo tratto da Il Sole 24 Ore di oggi 2301/2017 di Articolo di Rossella Cadeo.
 
 
In linea con il clima di gelo, anche la temperatura dei valori monetari resta bassa. Per il secondo anno consecutivo il coefficiente elaborato dall’Istat per la rivalutazione delle somme di denaro nel tempo, si colloca sotto la parità, a quota 0,999. Ciò significa (in teoria) che per una spesa fatta con mille euro nel 2015, oggi ne basterebbero 999. Effetto della dinamica, stentata o addirittura negativa, dell’inflazione di questi ultimi anni, a partire dal 2007, con l’innescarsi della crisi sui mercati internazionali. Si tratta di un rafforzamento (seppure minimo) del potere d’acquisto per chi quei soldi li deve spendere e, viceversa, di un indebolimento delle aspettative reddituali per il creditore.
Un caso di stretta attualità riguarda i pensionati: a fronte dell’inflazione più bassa registrata nel 2015 rispetto a quella prevista, il recupero del differenziale negativo dello 0,1% rischierebbe di produrre una decurtazione dell’assegno mensile (il ministero del Lavoro ha però predisposto un emendamento al decreto Milleproproghe per prolungare al 2017 la norma che ha consentito di non procedere al recupero già nel 2016).
Ma qual è la funzione della tabella che viene aggiornata ogni anno in gennaio dall’Istat, in occasione della pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati del precedente mese di dicembre? I coefficienti, uno per anno a partire dal 1861, costituiscono un meccanismo di rivalutazione su base annua del costo della vita: in pratica, servono per calcolare quanto si deve incrementare la somma di un determinato anno per controbilanciare il calo del potere d’acquisto di tale somma per effetto dell’inflazione registrata in quell’arco di tempo.
Se inflazione non c’è stata – come, appunto, nell’ultimo biennio –, si avrà una riduzione dell’importo.
L’utilizzo è semplice: si moltiplica l’importo in questione per il coefficiente dell’anno di riferimento e qualora l’importo fosse espresso in lire si dividerà il valore per 1.936,27. Per esempio, per il 2001 (ultimo anno di vita della lira) il coefficiente da utilizzare è 1,276: 100mila lire di allora (pari a 51,65 euro) oggi varrebbero 65,90 euro. L’operazione serve anche a scoprire come l’inflazione nel tempo non si sia riflessa in maniera univoca su tutti i prezzi di beni e servizi: alcuni (per esempio, pasta benzina e trasporti) sono cresciuti di più, altri (canone Rai e cinema) hanno faticato a tenere il passo. Questo perché su ogni voce di spesa influiscono più fattori micro e macro-economici: dalle regole del mercato al gioco tra domanda e offerta, dal miglioramento di tecnologia, efficienza e comfort all’ampliamento della concorrenza, dalla disponibilità di materie prime ai mutamenti climatici fino agli interventi commerciali, politici e sociali (vedi grafico in alto con alcuni esempi pratici).
Al di là dei “giochi” sull’evoluzione dei prezzi a 15 anni dall’introduzione dell’euro, i coefficienti Istat hanno un ruolo fondamentale per l’aggiornamento di alcuni valori specifici: tra i principali (si veda l’articolo a lato), l’assegno di mantenimento dovuto al coniuge separato o divorziato, i canoni di locazione, le spettanze arretrate per i lavoratori o per i prestatori d’opera, la rendita Inail o la pensione. A ricorrere alla tavola per motivi professionali sono imprese, commercialisti, notai, patronati ed enti di previdenza, ma anche tutti coloro che vogliono riflettere sull’andamento del potere d’acquisto della moneta.

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domenica 22 gennaio 2017

sabato 21 gennaio 2017

Lo scempio delle Alpi Apuane

Uno scempio. 
Ma sì, chiamiamolo con il suo nome, una volta per tutte. Quello lì è uno scempio. 
Non si tratta di essere per questo o quello, pro o contro, a favore di un certo tipo di economia o no, di questo o quel partito (per carità!) o quant’altro. Si tratta di aprire gli occhi. E guardare. 
Chiunque abbia il dono della vista, non può non vedere.


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giovedì 19 gennaio 2017

La ciaspolata della Garfagnana - Careggine 5 febbraio 2017





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GAIA: novità sulle agevolazioni per famiglie numerose

Più volte ho scritto articoli sulle "agevolazioni per famiglie numerose" (clicca qui) previste per le bollette dell'acqua (Gaia) e di quanto si può risparmiare se il nucleo familiare è composto da più di 3 persone.

Le "agevolazioni per famiglie numerose" sono riservate a nuclei familiari con più di 3 componenti, indipendentemente dal reddito. Per fare richiesta occorre compilare il Modello Unico dell’autocertificazione e consegnarlo in uno degli sportelli al pubblico presenti sul territorio, oppure inviarne copia all’indirizzo e-mail: famiglie.numerose@gaia-spa.it, o spedirlo al numero di fax 0584/2804616.

Fino allo scorso anno il Modello Unico di Autocertificazione aveva validità di un anno. Questo significava che per accedere alle agevolazioni ogni anno l’utente doveva presentare la dichiarazione.

A partire dal 2017, come si legge nel documento, le autocertificazioni presentate dal 2016 passeranno ad una validità da 1 a 5 anni senza che l'utente debba ripresentarle.





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martedì 17 gennaio 2017

Calendario Gite 2017 Cai Garfagnana

E' disponibile on-line il Calendario Gite della sezione CAI Garfagnana per l'anno 2017 in formato stampabile. Buona Montagna! 


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Maxi-liberazione di nanetti, in 37 in giro a Gallicano

Vi ricordate la liberazione dei nani avvenuta circa 20 anni fa?
 

 
I nani emigrano e da Barga raggiungono Gallicano.
Sono apparsi ieri pomeriggio, sulla scalinata del Duomo di San Jacopo. Un'ambientazione suggestiva per le 37 statue che i soliti burloni, quelli che da tempo si impegnano per la «liberazione dei nani», hanno trasferito in pieno centro storico.
Alcuni dei nani ricalcavano l'iconografia tradizionale, altri erano stati modernizzati: con occhiali da sole, con una sigaretta, perfino con un marsupio. Una galleria molto varia per quella che sta diventando un'autentica moda.
Appunto la «liberazione» di queste piccole opere di artigianato, spesso accessorio kitch di molti giardini privati.
Ma da dove sono arrivati i 37 nani? Alcuni certamente da Barga, dove la moda è sorta alcune settimane fa. Ora c'è curiosità sulla prossima destinazione delle statue. Per sapere dove finiranno Brontolo, Mammolo e compagni non resta che aspettare.

Fonte: Il Tirreno del 15-08-1998
 
 
 
Comparsi di notte, vengono spostati nei giardini, davanti alle cabine telefoniche e perfino al duomo Il mistero dei sette nani di Barga. Un gioco di buontemponi che fa discutere tutto il paese.

BARGA - Continua ormai da un mese la pacifica "liberazione" dei sette nani, con tanto di Biancaneve, nei giardini pubblici di Barga. Fino ad oggi sono ventuno nani e due Biancaneve gli insoliti ospiti arrivati nessuno sa come o da dove.
Già, proprio i simpatici nanetti di cemento colorato, odiate statue da giardino per i cultori del buon gusto ma anche, per altri, un mito. Da quando sono comparsi alla fine di maggio, prima uno, poi due, tre, fino a venti fra nani, gnomi con boccali di birra e amici animali è un mistero senza soluzione. L'aspetto inquietante è immaginarseli mentre la notte prendono vita e si spostano nel prato, visto che la mattina hanno una disposizione diversa rispetto alla sera.
Dopo il rapimento in blocco - è rimasta solo Biancaneve, snobbata - avvenuto a Montecatini i primi di giugno si era ipotizzata l'esistenza di un "Fronte di liberazione dei nani" che in Italia aveva già colpito a maggio vicino Voghera e fra Parma e Piacenza.
Comunque, a Barga, a guidare le apparizioni non sarebbe un fine ideologico, nessun commandos di liberazione o "Brigate Nane"; la pista è quella goliardica, dello scherzo di qualche buontempone.
Ma da quando sono arrivati i primi nani, materializzati in una notte, in un centralissimo giardino in Largo Roma, non si parla d'altro. I più felici sono i bambini che si divertono a salutarli e a giocarci insieme; molte persone si fermano a guardarli divertiti, altre sono affascinate e sperano di non vederli sparire misteriosamente così come son comparsi. E si accende la discussione - non si può restare neutrali con i nani - fra chi li considera odiosi e inquietanti, con quelle facce un po' vive che ti fissano, e chi li vorrebbe, perché mettono allegria, in tutti i giardini del comune.
Si azzardano anche ipotesi e congetture su come si materializzano; alcuni dicono che in questo periodo di vacanze i nani, e Biancaneve, abbiano deciso di trascorrere le ferie lontani dalla solita routine del lavoro in miniera e delle pulizie domestiche; e perché allora non a Barga? Tanto più che proprio domenica un altro gruppo di Mammolo & C. è comparso in Duomo, sistemati uno per gradino lungo una scala. In fila, con Biancaneve nel posto più alto, hanno catturato l'attenzione divertita dei molti turisti; non capita spesso di scattare una foto ai sette nani sullo sfondo di un millenario Duomo.
Anche in questo caso, nulla si sa sulla provenienza; unica cosa certa ci sono e hanno un'aria compiaciuta e soddisfatta. I loro amici del giardino intanto - 14 nani, Biancaneve, un gallo, una tartaruga e una papera - in questi giorni si sono animati nottetempo e disposti in fila indiana uno dietro l'altro accanto ad una cabina telefonica, in composta fila in attesa di telefonare; che vogliano avvertire la seconda Biancaneve rimasta a casa di raggiungerli?
Un consiglio: è meglio fare delle telefonate brevi perché il primo della fila in attesa è Brontolo, con tanto di braccia incrociate, e non ha un'espressione molto rassicurante.

Fonte: Il Tirreno 01/07/1998

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lunedì 16 gennaio 2017

Divertimento in MTB - Garfagnana EPIC Kids

La Garfagnana EPIC 2017 si arricchisce di un novo evento con la prima edizione della Garfagnana EPIC Kids, rivolta ai piccoli bikers in erba che si divertiranno lungo i due percorsi individuati per fascia d'età.


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venerdì 13 gennaio 2017

La Pieve di S. Giovanni Battista di Gallicano

La Pieve di S. Giovanni Battista di Salvatore Andreucci

Ut vivam vera vita
Sacellum Divo Iohanni Baptistae
Dicatum Innocenti VIII
Pontificis Maximi Iussi ex Plebis
Vetustae Ruinis Edificari
Curavit Dominicus Brtinus
De Gallicano Lucensis Apostolicus
Secretarius Salutis Anno
MCCCCLXXXVI

Questa l'epigrafe che leggiamo sopra la porta principale della Pieve di Gallicano.


Fu dunque ancora il Bertini a far costruire con il proprio denaro una nuova chiesa, la Pieve di S. Giovanni battista, che sorse sopra un antico oratorio dietro la sua casa natale nei pressi del vetusto palazzo del comune, dove ha inizio la ripida via che porta alla cima della rocca dominata dalla mole imponente della chiesa parrochiale di S. Jacopo, le cui strutture architettoniche costituiscono nella media valle del Serchio uno degli esempi più puri e più conservati dell'arte romanica.
"Ex plebis vetustae ruinis edificati iussit...".
La decisione di usare per la nuova costruzione parte delle pietre, del legno, del ferro dell'antica chiesa plebana ormai abbandonata ed in completa rovina non fu certo dettata da ragioni di carattere economico. nei desideri del Bertini la ricostruita pieve di San Giovanni aveva un compito ideale ben definito: continuando nella comunità di Gallicano la funzione della vecchia pieve di S. Cassiano costruita alle falde del Palodina dai suoi antichi padri in un'epoca molto remota, rinnovava con il tempo, in cui il Cristianesimo aveva mosso i primi passi nella valle del Serchio e via via si era diffuso, quei vincoli che eventi bellici e l'usura implacabile del tempo fatalmente avevano infranto.
Per rimuovere il materiale della antica pieve e trasferirlo all'interno del castello senza cascare in alcuna ecclesiastica censura era necessario il permesso del Santo Padre. Innocenzo VIII, sollecitato senz'altro dal Bertini, di cui, come già cedemmo era segretario, con bolla datata 26 novembre 1485 così si rivolgeva agli abitanti del castello di Gallicano:
"Innocentio Papa Ottavo a diletti figliuoli, università et huomini del Castello di Gallicano, diocesi di Lucca. Diletti figlioli salute et apostolica benedittione. Avete fatto a noi di nuovo raccontare che se a voi fusse concesso licentia di disfare e guastare la Parrocchiale Chiesa Pieve chiamata di S. Giovanni Battista, la quale è deserta e così minaccia che non si spesa potervi riparare et è fuori delle mura del vostro castello in luogo slavatuco e boschivo, e di rifare et edificare un'altra chiesa in luogo che stia bene del medesimo castello sotto il nome e titolo che di sopra è detto. Certamente alle comodità vostre et alla cura dell'anome et accrescimento del divino culto pur assai si provederebbe. La qual cosa a noi bumilmente avete fatto supplicare che sopra di ciò a voi della benignità apostolica ci degnassimo essere favorevoli. Noi inclinati in questa parte dalle vostre supplicationi vi concediamo licenza e facoltà che possiate disfare et a terra pareggiare la detta parochial chiesa, et ogni materia di legno, di ferro, di sassi, di lì cavarsi possiate trasportare nella fabbrica della rocca del castello predetto e liberamente lì convertirla senza cascare in alcuna ecclesiastica censura e che niente di manco siate tenuti e deviate di nuovo edificare un'altra chiesa del medesimo nome e titolo nel dello castello in luogo che stia bene. a voi per tenore della presente e per autorità apostolica concediamo licentia parimente e facultà nonostante ciaschedune costituzioni et ordinationi apostoliche e sinodiali e statuti municipali ancora con giuramento roborati di confermatione apostolica o d'altra fermezza e tutte l'altre cose che facessero in contrario. Data a Roma, presso S. Pietro sotto l'anello del Pescatore a dì 26 novembre 1495, nell'anno secondo del nostro pontificato"
Dell'antica pieve di Gallicano conosciuta dapprima con il titolo di S. Cassiano, poi nel sec. X anche di S. Giovanni Battista, non esistono documenti autentici che ne accennino l'anno di fondazione; così, mandando elementi precisi sulle sue origini, sulla data della sua erezione, sul nome di chi ne pose le prime pietre contenuti in carte scritte nell'alto Medio evo, non ci rimane che rivolgere l'attenzione ad alcuni codici dell'Archivio della chiesa parrocchiale di S. Jacopo, dove si accenna all'origine della pieve e alle cause della sua distruzione, anche se le notizie riferite, scientificamente poco valide, perché prive della necessaria documentazione, risultano spesso avvolte in un alone di leggenda, frutto della fantasia di chi le scrisse, desiderosa di giungere alla scoperta di una verità ormai sepolta nel buio degli anni.
In un codice in cui sono raccolti fascicoli del XVI, XVII e XVIII sec. leggiamo in seconda pagina "la pieve di S. Giovanni Battista di Gallicano è antichissima e come apparisce da un libbro antico posto nell'Archivio episcopale di Lucca intitolato il "Diario Romano" fu fondata il 528 dalla contessa Adriana fuori del castello un quarto di miglio. Di poi fu rovinata da Attila, re degli Unni e vi si vedono nettamente le vestigia e il campanile detto anche oggi comunemente della Pieve". Sulla scorta di queste notizie, anche se si volesse accettare il VI sec. come periodo in cui la pieve fu fondata, riuscirebbe assai difficile poter dare un volto a questa misteriosa contessa fondatrice del S. Cassiano soprattutto perché nessuna delle pievi della diocesi di Lucca risulta fondata da singoli privati, cosa che invece è spesso comune per altre chiese senza titolo plebanale. Riuscirebbe poi addirittura impossibile attribuire ad Attila, che mai si avventurò in imprese belliche a sud del Po, la distribuzione della Pieve di Gallicano, essendo il re degli Unni vissuto nel V secolo.

La Pieve, e qui potremmo essere più vicini alla verità, deve aver subito danni notevoli, non certamente la distribuzione, nel corso della guerra gotico-biazantina, quando il re ostrogoto Totila, nel tentativo di opporsi alla vittoriosa avanzata di Narsete, organizzò il suo esercito proprio sui rilievi appenninici dell'Italia centrale, e così anche la valla del Serchio divenne uno dei capisaldi della sua disperata e sfortunata difesa prima della battaglia di Tagina (552), in cui cadde eroicamente combattendo.

In un altro codice del sec. XVII in maniera più concisa e meno fantastica così leggiamo: "La chiesa Pieve di S. Giovanni Battista di Gallicano per essere antichissima non vi è documento che ne accenni la fondazione. Era nè primi tempi un quarto di miglio fuori della terra e restò distrutta allorché i Goti invasero l'Italia, rimanendovi anche a giorni nostri il campanile e parte di muraglia della chiesa"

Anche in questo caso, come è facile accorgersi, ogni notizia è vaga ed incerta; perciò, in mancanza di documenti più antichi relativi alla origine di questa pieve, non ci resta che affidarci al buon senso per cercare di risolvere approfittando dei contributi di altri studiosi e delle poche notizie scientificamente valide in nostro possesso l'affascinante ed arduo problema.
Le Pievi più antiche, e la nostra è certamente una di esse, sorsero alcune nella seconda metà del IV secolo, la maggior parte nel corso del V e tale evento va posto in relazione alla grande diffusione del Cristianesimo nella campagna avvenuta appunto in tale periodo e al bisogno dei fedeli sparsi qua e là in centri abitati più o meno consistenti di raccogliersi entro le pareti di un edificio per pregare.
La pieve dunque, cominciando dapprima dalle zone più lontane dalle città, nasce come frazione della diocesi con fini puramente amministrativi e si sostituisce al pagus, che in epoca romana rappresentò appunto l'unità amministrativa del territorio rurale dipendente dalla città. Il pagus a sua volta era suddiviso in numerosi vici e in uno di questi villaggi, quasi sempre in quello che si trovava al centro del territorio o per la sua natura era più facilmente raggiungibile dagli abitanti dei vici circostanti, fu edificata la chiesa chiamata anch'essa pieve, nome felicemente desunto dal contenuto, cioè dal popolo dalla plebe che si adunava dentro le sue mura.
Così Gallicano, uno dei vici più notevoli della media valle del Serchio, sorto certamente, come il nome stesso lo conferma, in epoca romana su una delle strade più importanti della regione lucchese, la via Clodia, che collegava Lucca con Parma risalendo il corso del fiume lungo la sponda destra, fu scelto come centro religioso di tutto quel territorio giacente all'ombra della Pania Secca. Proprio lì, alle falde del Palodina, fu costruita la chiesa battesimale, che gli abitanti della zona, forse nel v secolo, dedicarono a S. Cassiano. sorse in una località quasi selvaggia, in mezzo ai densi boschi di castagni che ricoprivano le pendici del monte, quasi alla maniera dei sacrali degli antichi rudi Liguri "adsueti mali", un tempo fieri abitatori di quelle contrade. Vi conduceva una strada detta appunto in seguito della "pieve vecchia", come leggiamo nel "Regestum Gallicanense" del Puccetti.
La notizia storica più antica relativa alla Pieve di Gallicano si trova in un documento dell'Archivio Arcivescovile di Lucca datato 30 giugno 997. Si tratta di un atto con cui il vescovo di Lucca Gherardo II concede a livello a Sisemondo del fu Sisemondo la metà della pieve di S. Cassiano e S. Giovanni posta in Gallicano con tutte le decime ed altri beni immobili, consistenti in case, terreni, oliveti, boschi di castagni e di querce. E' questo un documento di fondamentale importanza non solo perché rappresenta la prima vera testimonianza di una chiesa plebana in Gallicano, ma anche ci permette di conoscere con esattezza entro quali confini si estendeva, al tramonto del X secolo, il territorio soggetto alla sua giurisdizione; vi sono infatti ricordate tutte le "ecclesie", cioè le varie comunità dipendenti spiritualmente dalla pieve di Gallicano, che nell'ordine risultano le seguenti: Virgemuloi, Marciana, Burciano, Mulatiano, Cassio, Vitiano, Planitie, Elio, galicano, Guerfine, Bulignano, Grimiano, Cardoso, Buslagno, Sartuiano, Casa veccla, Cerrito, Valivo, Alio Valivo, Traserica, Liverni, Splulitiano. Rispetto alla Pieve tutte queste comunità erano situate parte a ponente sulla sommità o alle pendici dei rilievi dominati dall'alta vetta della Pania Secca, parte a mezzogiorno o a settentrione lungo la sponda destra del Serchio. Le terre al di là del fiume sulla riva sinistra appartenevano al piviere di S. Maria di Loppia, costituitosi anch'esso in tempi molto antichi.
In un altro documento dello stesso archivio la pieve di Gallicano nel secolo XI risulta ancora fiorente e ben lontana dalla decadenza e dall'abbandono riservatogli dalla sorte in un futuro che l'assoluta mancanza di notizie ci impedisce di stabilire anche approssimativamente, allorché "resa inabitabile, il Piovano portò la sua residenza nella chiesa di Sa. Jacopo dentro le mura del castello con il medesimo titolo di pievano e parroco, essendo allora quello che oggi si chiama rettore di S. Jacopo semplicemente cappellano di detta chiesa e si eleggeva in aiuto del piovano dalla comunità come chiaramente si vede da più libbri della medesima...".
Così la chiesa di S. Jacopo, nata senz'altro come chiesa castellana forse anche prima del 1000, in un tempo che purtroppo sfugge ad ogni indagine si sostituì alla Pieve stessa, priva per le ragioni già dette della possibilità di svolgere la sua funzione, e ne ereditò tutti i diritti. Il pievano vi aveva ancora la sua dimora, allorché Domenico Bertini ricostruiva nel 1486 per la sua gente un nuovo S. Giovanni dentro le mura del castello, fra le case abbarbicate alla dura roccia della collina posta dalla natura quasi a guardia dell'estrema valle della turrite e Petrosciana, le cui limpide e fresche acque scorrono in mezzo ai verdi rilievi degradanti delle Apuane eternamente bianche fino al mitico antico fiume Serchio.

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Gallicano per errore indicato Comune anti lucciole

Ha destato grande stupore e curiosità l'articolo comparso sull'Espresso del 27 agosto (1988), con il quale si pone Gallicano fra i pochi comuni italiani che avrebbero adottato provvedimenti per scoraggiare il fenomeno delle «lucciole» sul proprio territorio. Una cartina geografica dell'Italia, a pagina 53 del periodico, evidenzia Gallicano tra i comuni toscani, insieme a Prato e Firenze, che avrebbero già agito in tal senso, avvalorando così anche il contenuto dell'articolo. 
Naturalmente il tutto è da configurarsi con un errore, dato che l'amministrazione comunale di Gallicano sulla questione non ha adottato alcun atto e non ha alcuna intenzione di adottarne, anche perché il fenomeno «lucciole» fortunatamente è inesistente. 
L'unica spiegazione logica del fatto è che la redazione dell'Espresso abbia confuso i nomi dei Comuni e cioè invece che Gallicano in provincia di Lucca intendesse citare Gallicano nel Lazio (provincia di Roma). (e.s.) 


Il Tirreno - Agosto 1988

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mercoledì 11 gennaio 2017

Garfagnana EPIC 2017 sarà un'edizione record


Boom d'iscrizioni per la Garfagnana EPIC 2017.
In 48 ore si sono iscritti 143 bikers provenienti da tutta Italia e non solo.
L’età media dei partecipanti è di 44 anni e tra gli iscritti ci sono 4 donne ed 1 francese.

La Garfagnana EPIC prevede un numero massimo di partecipanti di 250. Per maggiori informazioni visitate il sito www.garfagnanaepic.com

Questi i 65 comuni da cui provengono gli atleti.


COMUNE RESIDENZA PR.
ALTOPASCIO LU
ANZOLA DELL'EMILIA BO
ARIZZANO VB
ASTI AT
AULLA MS
BARGA LU
BOLANO SP
BORGO A BUGGIANO PT
BORGO A MOZZANO LU
BUSTO ARSIZIO VA
CALCI PI
CAMAIORE LU
CANOSSA RE
CARRARA MS
CASINA RE
CASTELNUOVO DI GARFAGNANA LU
CASTELNUOVO MAGRA SP
CASTELNUOVO RANGONE MO
CASTIGLIONE DI GARFAGNANA LU
CELLE LIGURE SV
CERVETERI RM
CESENA FC
CINISELLO BALSAMO MI
COREGLIA ANTELMINELLI LU
CORNAREDO MI
FIRENZE FI
FORMIGINE MO
FOSCIANDORA LU
CHASSELAY FRANCIA
FUCECCHIO FI
GALLICANO LU
GAMBASSI TERME FI
GAVORRANO GR
GREVE IN CHIANTI FI
LA SPEZIA SP
LADISPOLI RM
LIVORNO LI
LUCCA LU
MAGENTA MI
MARANELLO MO
MARINA DI CARRARA MS
MASSAROSA LU
MILANO MI
MONSUMMANO TERME PT
MONTECARLO LU
MONTEFIORINO MO
ORBETELLO GR
ORTONOVO SP
PALAGANO MO
PESCIA PT
PIETRASANTA LU
PIEVE FOSCIANA LU
POGGIBONSI SI
PRATO PO
PRIGNANO SULLA SECCHIA MO
SAN MINIATO PI
SANTA MARIA A MONTE PI
SASSO MARCONI BO
SERAVEZZA LU
SILLANO GIUNCUGNANO LU
TREIA MC
VARAZZE SV
VIAREGGIO LU
VILLA BASILICA LU
VILLA COLLEMANDINA LU

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domenica 8 gennaio 2017

A breve riaprirà il "Carpe Diem" a Pradarena



Una buona notizia per la zona di Pradarena.
A breve è annunciata la riapertura dell'albergo-ristorante "Carpe Diem" che si trova sul passo ad oltre 1500 metri, da oltre un anno rimasto chiuso per mancanza di un gestore.
In particolare in estate è una zona incantevole, a confine fra i comuni di Sillano Giuncugnano e quello emiliano del Ventasso, frequentato ogni giorno da centinaia di persone.

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In missione a Capricchia


Missione compiuta: la Misericordia e la Protezione Civile di Gallicano hanno portato a termine il loro viaggio verso Capricchia, frazione di Amatrice, duramente colpita dal terremoto degli scorsi mesi, alla quale hanno donato il carico di scorte alimentari raccolte negli ultimi giorni grazie alla solidarietà della gente. Una maratona a tutti gli effetti che ha fatto tappa anche al supermercato Conad locale, nella sede della Misericordia e al mercato ambulante e che si è conclusa il 4 gennaio con una cena benefica che ha fruttato ulteriori offerte. 
Al seguito, sui mezzi attrezzati dei volontari, erano stati caricati scatoloni contenenti i più disparati generi alimentari: dal parmigiano alla carne, passando per cibo in scatola e a lunga scadenza per affrontare al meglio il duro inverno fuori da casa, passando persino per il cibo per animali.
Tanti anche i soldi raccolti, donati da privati cittadini, ma anche da associazioni locali e aziende che non hanno voluto far mancare il proprio sostegno alla causa.

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sabato 7 gennaio 2017

Itinerari MTB Garfagnana: Gallicano, Trassilico, Pian di Lago, TIgliora DH, Gallicano

Un bel giro di 22 chilometri e 1000 metri di dislivello con un nuovo sentiero finale DH (Tigliora, ripulito dai tanti volontari locali) adatto soprattutto ai bikers enduristi.



Da Gallicano raggiungiamo, dopo 10 chilometri di strada asfaltata, Trassilico a 700 metri di altitudine.

Gallicano, Sant'Andrea 
Trassilico e le Panie da Verni
Piazza Umberto I, Trassilico

A Trassilico, in piazza Umberto I, svoltiamo a sinistra e seguiamo la sterrata principale (a volte facendo qualche "taglione") che porta alla Foce di Pompanella.  

Strada lastricata per il cimitero di Trassilico
Inizio sentiero CAI 136

Dopo circa 3 chilometri, poco prima della Foce di Pompanella, imbocchiamo a sinistra il sentiero CAI n. 136, pedalabile con difficoltà per la presenza di numerosi sassi e di alcune frane.


Dopo circa 1,7 chilometri, alle pendici del Monte Palodina a 1000 metri di altitudine, svoltiamo a sinistra per la "fontana doppia" e per i "casalini" e raggiungiamo in 1,8 Km la strada serrata di Pian di Lago. Attenzione alla parte finale del sentiero, molto impegnativo.



Svoltiamo a destra e dopo circa un chilometro, sulla sinistra, inizia il sentiero di "Tigliora", recentemente tirato a lucido da appassionati di enduro e adatto soprattutto ai rider DH.





3,5 chilometri e siamo nuovamente a Gallicano. Clicca qui per vedere altre foto.

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venerdì 6 gennaio 2017

Garfagnana EPIC Kids - 2 giugno 2017


La Befana ha portato

il divertimento assicurato!

Dalla calza è uscita fuori la EPIC Kids

per i piccoli ciclisti

che in Mountain Bike saranno protagonisti

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mercoledì 4 gennaio 2017

L' altra faccia del mito. Diario di guerra del Gruppo Valanga. Garfagnana 1944

Sabato 14 gennaio alle ore 15,30 presso la biblioteca comunale (Ciaf piazza S. Giovanni) a Gallicano (LU) si terrà la presentazione del libro “L’altra faccia del mito” di Silvano Valiensi e Pietro Petrocchi.

 
 
"Due partigiani che combattono nel gruppo "Valanga" agli ordini del comandante Leandro Puccetti, scrivono delle loro esperienze. Dall'entrata in formazione alle prime azioni, fino al tragico 29 agosto 1944 quando nella battaglia del Monte Rovaio contro i tedeschi, la formazione perde diciannove dei suoi aderenti. In questo libro Pietro Petrocchi cristallizza i propri ricordi nell'autunno del 1944, Silvano Valiensi scrive successivamente, quando la Resistenza mostra il suo volto umano, tra fragilità, debolezze e paure, e si scontra con la realtà di quella " zona grigia" composta da chi decise di non scegliere..."

Clicca qui per acquistare on line.

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Inaugurazione nuovo defibrillatore in Piazza del Popolo

 
L'Amministrazione di Gallicano è lieta di invitare tutti i cittadini all'inaugurazione del defibrillatore, donato alla nostra comunità dall'Associazione Kwizera Onlus, oggi 4 gennaio 2017 alle ore 17:30 in Piazza del Popolo.
E' una grande soddisfazione constatare che, la sensibilizzazione di rendere il nostro territorio sempre più accessibile all'uso del dispositivo salvavita, stia dando tanti frutti..
GRAZIE GRAZIE GRAZIE all'Associazione Kwizera Onlus per la donazione del defibrillatore.

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Canta la Befana con noi!


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martedì 3 gennaio 2017

Aumenta la detrazione delle spese scolastiche

Aumento detrazione spese scolastiche 2017 già a partire da quest’anno.
A prevederlo la nuova Legge di Bilancio 2017, il cui testo è stato da pochi giorni approvato al Senato (Legge 232/16, articolo 1, comma 617*).
 
Oggi le famiglie possono portare in detrazione dal reddito, tramite dichiarazione dei redditi modello 730 o Unico, una spesa scolastica massima di 400 euro per ciascun figlio.
Per cui visto che attualmente la detrazione è al 19%, calcolando questa percentuale sulla spesa massima detraibile, ossia, su 400 euro, la famiglia può detrarre al massimo 76 euro per ciascun figlio. (leggi post).
 
L'aumento delle detrazione spese scolastiche 2017 nella Legge di Bilancio 2017, prevede che lo sconto progressivo previsto in 3 anni, inizi proprio da quest’anno, dalle spese scolastiche pagate nel corso del 2016 e dichiarate nella dichiarazione dei redditi 2017 con modello 730 2017 o modello Unico 2017.

In base a quanto previsto dalla nuova Legge di Bilancio 2017 è introdotto un aumento progressivo della detrazione per le spese scolastiche nei prossimi 3 anni. Queste sono le nuove soglie di detrazione massima
  • per il 2016: 564 euro (la detrazione del 19% è di € 107,16 a figlio);
  • per il 2017 la detrazione mensa scolastica è di 717 euro (la detrazione del 19% è di € 136,23 a figlio);
  • per il 2018: 786 (la detrazione del 19% è di € 149,34 a figlio);
  • dal 2019: 800 euro (la detrazione del 19% è di € 152 a figlio).
Per ciascun figlio che va a scuola, la detrazione massima passerà quindi dalle attuali 76 euro alle 152 euro per alunno nel 2019, grazie all'aumento graduale dell’importo su cui calcolare il 19%, che passerà dagli attuali 400 euro fino a 800 euro nel 2019, con il conseguente innalzamento dell'importo della spesa detraibile già a partire dalle spese effettuate quest'anno, da 400 a 640 euro fin dall’anno d’imposta 2016.


* Legge 232/16, articolo 1, comma 617
617. All'articolo 15, comma 1, lettera e-bis), del testo unico 149 delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, le parole: «400 euro» sono sostituite dalle seguenti: «564 euro per l'anno 2016, a 717 euro per l'anno 2017, a 786 euro per l'anno 2018 e a 800 euro a decorrere dall'anno 2019».

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Novità in vigore dal 2017: casa, fisco, lavoro, welfare e previdenza

Alcune novità in vigore dal 1° gennaio 2017
 
CASA
Detrazione 50%
Proroga della detrazione del 50% sulle spese di recupero edilizio degli immobili residenziali, senza variazioni. Il ritorno alla detrazione del 36% slitta quindi al 1° gennaio 2018 (salvo ulteriori proroghe). La detrazione si applica su una spesa massima di 96mila euro per unità immobiliare, per lavori di manutenzione almeno straordinaria. Quella ordinaria è agevolata solo per le parti comuni condominiali
Legge 232/16, articolo 1, comma 2

Ecobonus 65%
Conferma dell’ecobonus del 65% fino al 31 dicembre 2017 nelle singole unità immobiliari. Fino al 31 dicembre 2021 se gli interventi sono su parti comuni degli edifici condominiali o interessano tutte le unità del condominio. Le spese agevolate sono le stesse (cambio infissi, sostituzione caldaie, coibentazioni, pannelli solari termici, schermature solari, domotica), con diversi massimi di “sconto” (da 30mila a 100mila euro)
Legge 232/16, articolo 1, comma 2

Detrazione antisismica
Detrazione del 50% per le spese sostenute dal 1 gennaio 2017 al 31 dicembre 2021, per lavori antisismici su prime e seconde case e su edifici per le attività produttive situati in zone di rischio sismico 1,2 e anche 3. La detrazione arriva al 70% (75% per i condomini) se i lavori consentono un salto di classe di rischio sismico; all’80% (85% per i condomini) se il salto è di due classi. Il bonus va ripartito in cinque anni e si calcola su una spesa massima di 96mila euro. Per gli edifici in zone 4 o su immobili diversi da abitazioni ed edifici produttivi, per il solo 2017 il bonus è del 50% su spesa massima di 96mila euro, ma recuperabile in dieci anni
Legge 232/16, articolo 1, comma 2

Bonus mobili e elettrodomestici
Conferma fino al 31 dicembre 2017 della detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici almeno in classe A+ (A per i forni), destinati ad arredare una casa oggetto di ristrutturazione (con lavori agevolati dal bonus del 50% sul recupero edilizio). Se il cantiere dei lavori è iniziato nel 2016 – o viene avviato nel 2017 – sono incentivati solo gli acquisti di mobili eseguiti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2017. La detrazione si calcola sempre su una spesa massima di 10mila euro, non legata ai costi per gli interventi di ristrutturazione
Legge 232/16, articolo 1, comma 2

Credito d’imposta
Aumento dal 30% al 65% del credito d’imposta per migliorare la qualità delle strutture ricettive turistico-alberghiere, per i periodi d’imposta 2017 e 2018, a condizione che gli interventi abbiano anche finalità di ristrutturazione edilizia, riqualificazione antisismica o energetica, e acquisto mobili. Il tax credit viene esteso anche alle strutture che svolgono attività agrituristica Legge 232/16, articolo 1, comma 4
 
CONSUMI, RISPARMIO E SERVIZI
Canone Rai
Riduzione del canone Rai da 100 a 90 euro
Legge 232/16, articolo 1, comma 40

FISCO
Semplificazioni
Abrogazione, con riferimento al 2017, delle comunicazioni dei dati relativi ai contratti di leasing, locazione e noleggio, dei modelli intrastat relativi agli acquisti intracomunitari di beni e alle prestazioni di servizi comunitarie ricevute, le comunicazioni black list (per tali ultime comunicazioni scompare anche quella relativa al 2016).
Decreto legge 193/2016, articolo 4

Regime di cassa
Dal 2017 le imprese in contabilità semplificata determinano il proprio reddito non più con il principio di competenza, ma con il regime di cassa. Il reddito del periodo d’imposta in cui si applicano per la prima volta le nuove norme, è ridotto dell’importo delle rimanenze finali che hanno concorso a formare il reddito dell’esercizio precedente secondo il principio della competenza Legge 232/16, articolo 1, comma 17

Ires
Riduzione dell’aliquota Ires dal 27,5% al 24%, dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016
Legge 208/15, articolo 1, comma 61

Iri - Imposta sul reddito d’impresa
Introduzione della possibilità di opzione per la nuova imposta sul reddito di impresa Iri, per imprenditori individuali e società di persone in regime di contabilità ordinaria. L’Iri ha aliquota reale pari all’Ires, anziché con Irpef. I redditi d’impresa sono assoggettati a flat tax fintanto che non vengono prelevati dall’imprenditore o dai soci. L’opzione ha durata quinquennale
Legge 232/16, articolo 1, comma 547

Spese di trasferta
Deducibilità delle spese di trasferta per i lavoratori autonomi
Decreto legge 193/2016, articolo 7-quater

LAVORO E OCCUPAZIONE
Detassazione premi di risultato
Aumento da 2mila a 3mila euro del limite di importo complessivo dei premi di risultato, la cui corresponsione è legata ad incrementi di produttività, assoggettati all’imposta sostitutiva sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali pari al 10 per cento. Ampliata la platea dei beneficiari delle detassazione, con l’innalzamento da 50mila a 80mila euro del limite di reddito di lavoro dipendente individuato quale parametro di riferimento per l’applicazione del beneficio. L’innalzamento del limite di importo complessivo dei premi di risultato passa da 2.500 a 4mila euro per le aziende che coinvolgono pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro. Più vantaggi anche nella conversione del premio in welfare
Legge 232/16, articolo 1, comma 160

Aliquota professionisti iscritti alla gestione separata
Riduzione al 25% dell’aliquota di contribuzione per i lavoratori autonomi, titolari di partita Iva, iscritti alla gestione separata Inps che non risultano iscritti ad altre gestioni di previdenza obbligatoria né pensionati. Resta fermo l’avanzamento dell’aliquota per gli altri soggetti iscritti alla gestione.
Legge 232/16, articolo 1, comma 165

WELFARE E PREVIDENZA
Premio alla nascita
Assegno di 800 euro esentasse erogato dall’Inps per chi diventa genitore (anche adottivo) nel 2017. Il bonus dovrà essere richiesto dalla madre al compimento del settimo mese di gravidanza o all’atto dell’adozione e verrà corrisposto in un’unica soluzione Legge 232/16, articolo 1, comma 353

Voucher baby sitter
Proroga dei voucher per sostenere i servizi di baby sitting (600 euro mensili), introdotto dalla riforma Fornero e alternativo al congedo parentale, in scadenza al 31 dicembre 2016: l’agevolazione è stata rifinanziata e potrà essere chiesta, nei limiti delle risorse (40 milioni di euro per le lavoratrici dipendenti; a 10 milioni per le madri lavoratrici autonome o imprenditrici) per il 2017 e per il 2018
Legge 232/16, articolo 1, commi 355 e 356

Detrazione spese scolastiche
Maggiorazione (fino al raddoppio) della detrazione Irpef del 19% sulle spese per la frequenza scolastica, fino a raggiungere 152 euro per alunno (aumenta gradualmente l’importo su cui calcolare il 19%). Le spese detraibili sono quelle relative a scuole dell’infanzia, del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado
Legge 232/16, articolo 1, comma 617
 
Congedi parentali
Prorogato, per l’anno 2017, il congedo obbligatorio di due giorni per il padre lavoratore dipendente, che può utilizzarlo anche in via non continuativa entro i cinque mesi dalla nascita del figlio
Legge 232/16, articolo 1, comma 354

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