giovedì 29 novembre 2007

Dedicato a tutte le formiche stanche

LA CICALA E LA FORMICA

VERSIONE ORIGINALE

Nel bosco vivono una cicala e una formica. La formica lavora tutta la calda estate; si costruisce la casa e accantona le provviste per l'inverno. La cicala pensa che, con quel bel tempo, la formica sia stupida; ride, danza, canta e gioca tutta l'estate. Poi giunge l'inverno e la formica riposa al caldo ristorandosi con le provviste accumulate mentre la cicala trema dal freddo, rimane senza cibo e muore.

VERSIONE AGGIORNATA AL 2007

Nel bosco vivono una cicala e una formica. La formica lavora tutta la calda estate; si costruisce la casa e accantona le provviste per l'inverno. La cicala pensa che, con quel bel tempo, la formica sia stupida; ride, danza, canta e gioca tutta l'estate. Poi giunge l'inverno e la formica riposa al caldo ristorandosi con le provviste accumulate. La cicala tremante dal freddo organizza una conferenza stampa e pone la questione del perché la formica ha il diritto d'essere al caldo e ben nutrita mentre altri meno fortunati come lei muoiono di freddo e fame. Santoro la ospita nel suo programma e dà la colpa a Berlusconi. Il portavoce di Rifondazione Comunista parla di una grave ingiustizia sociale. Rai 3 organizza delle trasmissioni in diretta che mostrano la cicala tremante dal freddo nonché degli spezzoni della formica al caldo nella sua confortevole casa con la tavola piena di ogni ben di dio. I telespettatori sono colpiti dal fatto che,in un paese così ricco, si lasci soffrire la povera cicala mentre altri come la formica vivono nell'abbondanza. I sindacati manifestano davanti alla casa della formica in solidarietà della cicala mentre i giornalisti di sinistra organizzano delle interviste e si domandano perché la formica è divenuta così ricca sulle spalle della cicala ed interpellano il governo perché aumenti le tasse della formica affinché anch'essa paghi la sua giusta parte. Alla pacifica manifestazione partecipano anche i centri sociali che bruciano alcuni alberi del bosco e le bandiere di Israele e degli Stati Uniti. In linea con i sondaggi il governo Prodi redige una legge per l'eguaglianza economica ed un decreto legge anti-discriminazioni (retroattivo all'estate precedente). Visco e D'Alema affermano che giustizia è fatta, mentre Mastella chiede una legge speciale per le cicale del sud. Le tasse sono aumentate e la formica riceve una multa per non aver occupato la cicala come apprendista, la casa della formica è sequestrata dal fisco perché non ha i soldi per pagare le tasse e le multe: la formica lascia il paese e si trasferisce in Liechtestein. La televisione prepara un reportage sulla cicala che, ora ben in carne, sta terminando le provviste lasciate dalla formica nonostante la primavera sia ancora lontana. L'ex casa della formica, divenuto alloggio sociale per la cicala, comincia a deteriorasi nel disinteresse della cicala, del governo e dei sindacati. Sono avviate delle rimostranze nei confronti del governo per la mancanza di assistenza sociale, viene creata una commissione apposita con un costo di 10 milioni di euro. La commissione tarda ad insediarsi per la lite furibonda sviluppatasi all'interno della sinistra per la divisione delle poltrone. Intanto la cicala muore di overdose mentre la stampa evidenzia ancora di più quanto sia urgente occuparsi delle ineguaglianze sociali. La casa è ora occupata da ragni immigrati. Il governo si felicita delle diversità multiculturali e multirazziali del paese così aperto e socialmente evoluto. I ragni organizzano un traffico d'eroina, una gang di furti in villa, un traffico di mantidi prostitute e terrorizzano la comunità. I partiti della sinistra propongono quindi più integrazione perché la repressione genera violenza, e violenza chiama violenza...
Tratto dal forum di fisco e tasse

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martedì 27 novembre 2007

No al Ser.T nel centro di Gallicano

Come tutti sapete l’attuale scuola elementare di Gallicano è stata acquistata dall’Usl2 Asl e sarà destinata a servizi distrettuali e ad attività a carattere zonale come la prevenzione, ausili e protesi e il servizio tossicodipendenze (Ser.T.).

I Ser.T. sono organi territoriali del Servizio Sanitario Nazionale che si occupano dei problemi legati alla tossicodipendenza. Gli utenti arrivano ai Ser.T. per vie diverse, alcuni si rivolgono ai Ser.T. volontariamente e in altri casi si tratta di persone condannate per piccoli reati alle quali, in quanto tossicodipendenti, viene riconosciuta la possibilità di entrare in un programma del Ser.T. e quindi evitare il carcere. Una volta concluso il processo e stabilita la pena ci sono 30 giorni di tempo per avviare una procedura di presa in carico del soggetto. Il trattamento prevede la somministrazione di farmaci, metadone o buprenorfina e un programma psicosocioeducativo adeguato alla valutazione psicosociale del caso. Si può optare per la comunità terapeutica residenziale: il tossicodipendente entra nella comunità dove rimarrà per un certo periodo di tempo. Se il paziente è nelle condizioni di poter continuare a vivere a casa propria si sceglie la versione semiresidenziale con alcune limitazioni sugli orari. Tuttavia, quando oltre a poter tornare a casa, il soggetto ha un lavoro ed è in qualche modo inserito in un contesto sociale, ci si orienta verso l’affiancamento di un operatore che lo prende in carico e lo segue. Il ruolo dei medici e degli infermieri interessa la somministrazione dei farmaci, e la loro gestione. Sono presenti alla distribuzione delle dosi, effettuata tutte le mattine, e stabiliscono il dosaggio in base ai controlli settimanali delle urine: se l’esame risulta positivo significa che il dosaggio è troppo basso e quindi deve essere aumentato. L’obiettivo dell’uso di farmaci affiancato al programma psicosocioeducativo è scalare le dosi, così da ridurre progressivamente l’azione fino a zero. Si può anche decidere per l’affido del farmaco: si consegnano sette dosi sufficienti per sette giorni in modo che l’utente debba andare al Ser.T. solo per il controllo delle urine. In questo modo si evita di creare ostacoli per esempio nelle attività professionali del tossicodipendente.
Il personale infermieristico, tuttavia, svolge anche un lavoro di prevenzione, trasmettendo informazioni sulle malattie correlate al consumo di droga: per esempio, sull’uso corretto delle siringhe per evitare AIDS e epatite.
I programmi di recupero dei tossicodipendenti sono percorsi a lungo termine, nella migliore delle ipotesi durano 3–4 anni e possono prolungarsi fino a 10 anni se si presentano ricadute. La dismissione è in ogni caso preceduta da un periodo di monitoraggio di 6–12 mesi in cui si eseguono esami delle urine oppure, per evitare che il soggetto rientri in contatto con il Ser.T. si ricorre all’esame del capello che è in grado di conservare la storia di eventuali consumi di droghe avvenuti nei mesi precedenti.

Il Ser.T. quindi svolge un ruolo importante per il recupero dei tossicodipendenti. Quello però che non riesco a capire è perché il nostro Comune ha scelto di localizzare questo organo nel centro del paese. Non c’erano altre alternative?

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venerdì 23 novembre 2007

Omaggio a Rino Gaetano

Video clip originale del grande Rino Gaetano con la canzone "nuntereggae più" del 1978, canzone ancora attuale!!



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Garfagnana

La Garfagnana è posta tra l'Appennino, che la divide dalla valle del Po, e le Alpi Apuane che la separano dal mare Tirreno: la crina di quelle due giogaie è appunto in gran parte il confine naturale ed insieme amministrativo della Garfagnana. La differenza nell'aspetto delle due giogaie parallele non potrebbe essere maggiore. Si dilunga da una parte l'Appennino con curve dolci e gentili e con grande uniformità, per modo che dai colli più bassi (Passo delle Radici, 1528 metri, Passo di Pradarena 1562 metri) alla cima più elevata (Monte Prado nell'Alpe di Soraggio, 2054 metri) corrono appena 556 metri. L'Alpe Apuana invece, come nel nome così nella forma ricorda in tutto le Alpi; pinnacoli svelti ed arditi, rupi a picco con pareti inaccessibili, creste seghettate e smerlate a torrioni e a piramidi, frane interminabili, cascate che, se non fosse la scarsità delle acque, sarebbero grandiose, portoni immensi scavati dalla natura attraverso il monte come il Monte Forato ed altri, paesi e chiese che paiono messi a posto da qualche grande aquila nel suo volo capriccioso intorno a quelle ardue cime. (scarica la mappa della Garfagnana di G.Q.T.)

Scopri la Garfagnana, terra selvaggia ed incontaminata dove potrai rilassarti, praticare sport in mezzo alla natura o visitare paesi dove il tempo non corre...



Visita il sito di mio fratello David , troverai informazioni su "dove dormire" e "dove mangiare" in Garfagnana. Vi fornirà tutte le informazioni necessarie per trascorrere
una vacanza di "qualità" in questa magnifica area della Toscana.

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Fiaccolata Natalizia di Gallicano - Origini

Ventinove anni fa, quaranta bambini della scuola elementare di Gallicano, durante un lavoro di ricerca, si posero una domanda: "esiste il bene?" e inviarono una lettera ai vari quotidiani e alle varie riviste per avere opinioni. I giornalisti risposero, sostenendo la tesi che il bene esiste, ma non viene pubblicato perchè non fa notizia. Questo il testo della lettera che suscitò interesse e stupore sia tra i giornalisti che tra i privati: "cari giornalisti, siamo i ragazzi delle classi IV A e IV B delle scuole elementari di Gallicano (Lucca), scusate se vi disturbiamo, ma abbiamo un problema da risolvere: esiste il bene nel mondo? Noi siamo stufi di male e vogliamo cercare il bene. Il bene non c'è o non lo sapete trovare?"
Giunsero risposte da tutta Italia e, tra queste quella dell'Ingegnere Sandro Strohmenger, laico missionario in Papua Nuova Guinea.

Giulio Nascimbeni sulla prima pagina del "corriere della sera" del 20/12/1978 risponde ai ragazzi ".... i ragazzi di Gallicano chiedono di sapere dov'è il bene, un valore per cui non usano la maiuscola ma che la sottintende. Forse il bene è molto vicino, più vicino a loro che a noi, fuori dai grandi titoli, invisibile tra le righe del quaderno su cui hanno scritto la lettera. C'è anche un bene nel volere il bene. Altre risposte ci sembrano vuote come gusci. E di più per quanto ci riguarda non ci sentiamo di aggiungere. E' triste dover ripetere quel che scrisse Montale in anni lontani e più oscuri ("Codesto solo oggi possiamo dirti ciò che non siamo, ciò che non vogliamo"), ma la storia è capace di riprodurre smarrimenti, ansie, desolate solitudini."

I bambini, dopo aver letto e considerato le varie ipotesi, giunsero ad una conclusione provvisoria: il bene esiste ed è contagioso. In seguito al loro piano operativo, nel 1978 fu accesa la prima fiaccolata natalizia con i seguenti obiettivi: gemellaggio con i bambini della Papua Nuova Guinea e lotta contro i tumori.

Verrebbe fatto di chiedersi se la domanda che impegnò seriamente quei bambini sia ancora attuale. Il problema rimane aperto ai cuori e alle coscienze. (dal 1° numero de "Il Gallo Canta")
La manifestazione ho devoluto le somme a fovare di:

- A.I.R.C.: contributi per la ricerca contro il cancro;

- Papua Nuova Guinea: potenziamento scuola e laboratori artigianali Villaggio di Puang;

- Rwanda: Costruzione aula scolastica scuola superiore di Cyeza e riforestazione della collina di Nyinawimana;

- U.I.M.D.V.: contributo alla scuola di riabilitazione per i mutilati della voca;

- G.V.S. di Barga: contributo per attività di laboratorio rivolte ai disabili della Valle.



Somme erogate dal 1979 al 2006:


per il progetto Papua Nuova Guinea € 183.233,00


per il progetto A.I.R.C. € 156.685,00


per gli altri progetti € 112.562,00

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giovedì 22 novembre 2007

Il Gallo Canta

C'è attesa per il terzo numero de "Il Gallo Canta", giornalino semestrale a cura dei miei amici Dino, Martina e Claudia. L'intenzione del Presidente del Comitato (Martina Valiensi) è quella di farlo arrivare nelle case delle famiglie gallicanesi prima della Fiaccolata (8 dicembre).
Per quella data dovrebbe essere on line anche il nuovo sito (ho visto l'anteprima, è molto bello e funzionale) interamente fatto e gestito da Dino Ponziani (pubblicherò poi il link).
Per chi non lo sapesse il giornalino tratta esclusivamente argomenti e problematiche di Gallicano.
Colgo l'occasione per fare di nuovo i complimenti ai ragazzi del comitato. Continuate così!!

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martedì 20 novembre 2007

Il Gallicaniere - Giornale web di Gallicano

Forse non tutti si sono resi conto che il Forum del Palio di San Jacopo in questi ultimi tempi ha cambiato nome. Oggi si chiama "Il Gallicaniere - Giornale Web di Gallicano" (www.paliodisanjacopo.it/public/forum/index.php) in onore del "Nando" che nel Palio di San Jacopo del 1993 intitolò appunto "Il Gallicaniere" una locandina del Monticello.
Nella locandina c'era scritto:

Il Gallicaniere Sagl'Iacopo 1993

Io cà Il Borgo l'han mando a zappà
in giro non parlin d'altro:
gaffarelli, sporte vecchie, piscialletti. Ma?

Sparite tutte le donne alla Mandria
en ite tutte, belle e brutte,
a rinforzà le corna a' Bufali.

Epidemia di CACARELLA nel rione Monticello
che abbin paura di vince 'l PALIO
Capirai, unc'enno avvezzi....

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lunedì 12 novembre 2007

Nuovo Presidente x il Monticello

Dopo 2 anni di grande impegno e soprattutto di grandi soddisfazioni ho deciso di lasciare la Presidenza del Rione Monticello per potermi dedicare maggiormente alla famiglia e al lavoro. Continuerò comunque a collaborare con il Rione per cercare di vincere il “Cencio” per il terzo anno consecutivo!

Dal 22 ottobre il nuovo direttivo del Monticello è il seguente:
Presidente: Martina Valiensi
Vice Presidente: Marco Saisi e Paolo Orsetti
Cassiere: Nicola Lucchesi.

In bocca al lupo e sempre FORZA MONTICELLO

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A Gallicano la Tarsu più alta

La tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, abbreviata in TARSU, è prevista dal Decreto Legislativo n. 507/1993 che ha subito successive modifiche. I comuni applicano questa tassa sulla base del costo totale del servizio di raccolta e successivo smaltimento dei rifiuti usando come parametro la superficie dei locali di abitazione e di attività dove possono avere origine rifiuti di varia natura. La tassa è dovuta al Comune per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, oltre che di spazzamento delle strade pubbliche. Il servizio è gestito dal Comune in regime di privativa. Oggetto di raccolta sono i rifiuti domestici e quelli cosidetti assimilati ovvero quelli derivanti da attività economiche, artigianali, industriali che possono essere assimilati per qualità a quelli domestici. L'assimilazione viene decisa dal Comune con apposita delibera.
Per determinare la TARSU i locali e le aree sono classificate secondo il loro uso e la loro destinazione in diverse categorie (locali ad uso abitativo, locali adibiti ad attività terziarie, complessi commerciali all’ingrosso, locali ad uso di produzione artigianale o industriale ecc.) alle quali è associata una tariffa.
Facendo una rapida ricerca su Internet (e dopo aver messo mano al portafogli) ho notato che la Tarsu, a Gallicano, è tra le più alte nella nostra zona. Il prezzo al metro quadro per le “civili abitazioni” è a Gallicano di € 1,60, a Castelnuovo di Garfagnana di € 1,20 (+ 33 %) ed a Coreglia Antelminelli di € 1,04 (+ 54 %). Cosa vogliono dire questi numeri? Non considerando per semplicità le agevolazioni/riduzioni che ci possono essere nei vari Comuni, chi ha un appartamento di 100 metri quadrati paga a Gallicano € 160, a Castelnuovo di Garfagnana € 120 ed a Coreglia Antelminelli € 104.
Da cosa è dovuta questa grande differenza? Dal costo di esercizio più alto del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani o da una minore copertura?
Queste domande sono rimaste senza risposte anche sul Forum “Il Gallicaniere – Giornale Web di Gallicano” nella sezione “Il Comune di Gallicano risponde…”
In ultimo volevo far notare che negli anni passati le famiglie pagavano la TARSU dell’anno precedente mentre quest’anno hanno pagato il 2006 e il 2007 (vedi “bollettini” febbraio e ottobre). Il prossimo anno pagheremo il 2009 in anticipo?

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