lunedì 30 maggio 2011

XXIX Marcia dello Zappello - domenica 5 giugno 2011

Domenica 5 giugno 2011 - XXIX Marcia dello Zappello.
Trofeo Lucchese - Gara podistica non competitiva di Km. 2 - 5 - 10 - 18 percorso misto.

Ritrovo ore 8.00 presso gli impianti sportivi di Gallicano, partenza ore 8.30

Lungo i percorsi saranno istituiti vari posti di controllo
Forniti posti di ristoro lungo i percorsi e all'arrivo
Collegamento radio - ambulanze - servizio scopa
Le iscrizioni si riceveranno prima della partenza
Quota di iscrizione € 2,50
Premi a tutti i partecipanti

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domenica 29 maggio 2011

Il Monte Corchia da Isola Santa

Sabato, con Maurizio, ho fatto una bellissima escursione: il Monte Corchia da Isola Santa.
Per la descrizione di questa tappa farò riferimento all'ottima descrizione di Paolo Bertolucci e Nicola Lazzarini del sito paesiapuani.it

Per vedere le foto clicca qui.

Questo itinerario si snoda sul versante settentrionale del M.Corchia, tra il laghetto di Isola Santa, il paesino abbandonato di Col di Favilla e i dolci terrazzamenti di Puntato, antico alpeggio di Terrinca.

Isola Santa
La bellezze naturali sono, come sempre accade sulle Apuane, di prim’ordine, ma il fascino di questo itinerario risiede anche e soprattutto nella visita del borgo abbandonato di Col di Favilla, dove accanto ad alcune case ormai ridotte a ruderi, è presente una chiesa recentemente restaurata ed un piccolo cimitero. Sono ancora molti i segni del tempo che fu a Col di Favilla.
Il nostro itinerario inizia da Isola Santa (m. 545), piccolo paesello dai tetti di ardesia, ormai abbandonato dopo la costruzione della diga che forma un lago artificiale dai colori incantevoli. Il paese fu lasciato e ricostruito più in alto, perché le infiltrazioni dell’acqua del bacino minavano la stabilità delle case.
Questo luogo è facilmente raggiungibile da Castelnuovo Garfagnana.
Il nostro sentiero (CAI n°9) inizia proprio all’altezza della diga, e sbagliare è impossibile stavolta visto che dobbiamo passare proprio sopra lo sbarramento.
L’ambiente è dominato dall’aguzza cima del Freddone, che domina severa Isola Santa.
Superiamo la diga ed iniziamo a salire blandamente e poi più decisamente in un bel bosco di castagni. La mulattiera è in alcuni tratti lastricata, a ricordarci che questa via era un tempo una delle principali vie di comunicazione tra la Garfagnana e la Versilia. Continuiamo a salire tra castagni secolari fino a che non scorgiamo dapprima alcune case, poi un campanile.


Col di Favilla
Siamo a Col di Favilla (m. 938), borgo abbandonato, posto in una posizione fantastica, su un’ampia dorsale che scende dal Corchia.
Il Pizzo delle Saette si para orgoglioso davanti a noi con i suoi burroni selvaggi, il Freddone perde l’aspetto rude che aveva da Isola Santa e diventa più dolce, la marmorea parete del Sumbra illuminata dal sole è di un bianco perfetto, mentre più nascosto fa capolino anche il misterioso bosco del Fatonero, sulle pendici del Fiocca.
Merita una sosta Col di Favilla: la chiesa è ben curata (anche sé è stata vittima, ahimè, di atti vandalici in passato) ed il piccolo cimitero sorge proprio lì vicino.
Passiamo accanto alla chiesa (a pochi metri presente una fonte), fino ad arrivare, proprio al centro del paese, ad un bivio: il sentiero n°9 prosegue verso Mosceta, noi invece dobbiamo prendere il sentiero CAI n° 11, svoltando a destra. Perdiamo leggermente quota fino ad incrociare una strada sterrata proveniente da Isola Santa che abbandoniamo subito, rituffandoci nuovamente nel bosco. Ignoriamo una traccia a destra che ci porta ad una casa recentemente restaurata e continuiamo il nostro cammino tra faggi e castagni fino ad incrociare il sentiero n°128 che qui è in comune col sentiero n°11.
Arriviamo in breve a Puntato (m. 987), alpeggio di Terrinca, caratterizzato da ampi terrazzamenti, terra strappata con fatica alla montagna per il sostentamento degli abitanti di Terrinca che venivano qui in estate. Lasciamo alla nostra destra il sentiero CAI 128 (noi proseguiamo sull’11) ed arriviamo alla bella chiesetta di Puntato. Sono presenti alcune case sparse, molte delle quali restaurate.


Puntato
Proseguiamo lungo la mulattiera costeggiando geometriche file di faggi e guadando un paio di ruscelli, fino ad arrivare, dopo una blanda salita, alla Torbiera di Fociomboli, spazio pianeggiante posto proprio ai piedi del Corchia, unico luogo umido delle carsiche Apuane.
Dopo aver superato una bella marginetta arriviamo finalmente al valico di Fociomboli (m. 1270), posto tra il Corchia ed il Freddone, dove giunge anche una strada sterrata da Passo Croce.
A questo punto dobbiamo seguire a sinistra la marmifera per le cave di Retrocorchia (ormai abbandonate da anni). Proseguiamo lungo la marmifera (ignorando a sinistra l’inizio del sentiero CAI 129 per la Foce di Mosceta) fino a che, dopo diversi tornanti, non termina proprio in prossimità dei tagli di cava. Qui, poco prima della cava, dobbiamo salire a sinistra sui pendii sommitali del Corchia, puntando un’evidente insellatura della cresta. Non ci sono particolari problemi, ma la ripidezza del versante suggerisce prudenza, soprattutto in caso di scarsa visibilità.
Giungiamo finalmente sulla cresta (ormai ridotta ad un esile passaggio dalle cave che stanno inesorabilmente rosicchiando tutta la montagna: fare attenzione), ed il panorama che si presenta davanti a noi è di quelli mozzafiato: il mare dall’Elba a La Spezia è tutto un luccichio, mentre a est si intravedono la Piana di Lucca ed a sud le vette delle Apuane meridionali. Proseguiamo a sinistra, sempre seguendo la cresta, ed in 10 minuti arriviamo sulla vetta del Corchia (m. 1677). Il panorama è ovviamente magnifico, ma l’occhio è attirato dal lago di Isola Santa ancora immerso nell’ombra, e dalla chiesetta di Col di Favilla, il cui campanile svetta in mezzo a castagni secolari.

Panorama dal Monte Corchia m. 1677
Dopo una sana sosta ristoratrice riprendiamo la via del ritorno seguendo però una strada diversa da quella dell’andata. Puntiamo infatti verso la Foce di Mosceta, ampia insellatura tra il Corchia ed il gruppo delle Panie. Proseguiamo quindi lungo la cresta est seguendo i segni blu e superiamo lo scheletro del Bivacco Lusa-Lanzoni, vittima della guerra tra i cavatori e gli speleologi.
Senza problemi (attenzione in caso di scarsa visibilità), scendiamo verso il Rifugio Del Freo (m. 1180), posto in una posizione strategica: da qui infatti hanno inizio moltissimi sentieri…questo è un vero e proprio svincolo sentieristico! Questo luogo ha un che di dolomitico: le bianche rocce del Pizzo delle Saette infatti svettano sopra gli abeti di Mosceta, donando al luogo un sapore veramente alpino.

... dal Rifugio di Mosceta

Oltrepassiamo il rifugio e, tenendo la destra, superiamo un ponticello che ci conduce ad un altro bivio, proprio in prossimità della Foce di Mosceta (m. 1170) Ignoriamo il sentiero 125 che ci porterebbe a Foce di Valli e svoltiamo a sinistra sul sentiero CAI n° 9 che qui corre insieme al 127 (da qui ha origine anche il sentiero 126 che conduce al Callare della Pania).
Siamo proprio sotto i dirupi del Pizzo delle Saette, che incombe su di noi. Dopo circa 25 minuti troviamo un bivio, noi dobbiamo girare a sinistra seguendo il sentiero 9, abbandonando quindi il 127 che ci porterebbe a Piglionico. La mulattiera, che perde quota piuttosto rapidamente, è in questo punto molto ampia e quasi totalmente lastricata. Attraversiamo quindi il Canale delle Verghe ed in poco tempo giungiamo nuovamente a Col di Favilla.
Da questo punto, seguendo ancora il sentiero n°9, il percorso è il medesimo dell’andata.

Per maggiori informazioni sull'itinerario, sui sentieri percorsi, difficoltà, dislivello e tempi di percorrenza visita il sito paesiapuani.it

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venerdì 27 maggio 2011

Ferrata del Sassone - Loc. "Le Crocette"

Passando in bicicletta da quelle parti ho visto molte volte "il Pulcino" che ci lavorava... Complimenti! Viene voglia d'imparare ad arrampicarsi...

La ferrata del Sassone
 Dalla bacheca:

FERRATA DEL SASSONE - “MURO DI ANDREA”
Ferrata ad uso sportivo, chiunque ne faccia uso è a suo rischio e pericolo assumendosi le proprie responsabilità.


Fare uso del set per ferrata:
- Imbraco
- Dissipatore
- Casco
- Guanti



Lunghezza: m. 35
Dislivello: m. 30
Discesa per sentiero
Difficoltà elevata


Materiali impiegati:
Cavo di acciaio - Passanti per cavo con anelli saldati in acciaio del diametro di 14mm - Scalini in acciaio edile del diametro di 16 mm - Scalini poggia piede del diametro di 13 mm - Tutto piantato nella roccia con minimo 10 cm. di profondità e fissati con resina chimica -  Capicorda con tasselli di 16 mm. con piastre in acciaio inox di 4 mm. di spessore.

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Stato avanzamento lavori dell'area mercatale di Gallicano

Foto (26/05/2011) dello stato d'avanzamento dei lavori dell'area mercatale (parcheggio dietro la farmacia) a servizio del Centro Commerciale Naturale di Gallicano. 

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giovedì 26 maggio 2011

Mercatino dell’usato in conto vendita: occasioni per vendere e per comperare

Interessante....

Hai degli oggetti in buono stato che non usi più, destinati a diventare spazzatura? Bene, allora sappi che a Castelnuovo Garfagnana dal 14 maggio scorso è aperto “Stella del Mattino”, il primo mercatino dell’usato in conto vendita della Valle del Serchio, che rappresenta una bella opportunità per tutti coloro che magari hanno la soffitta o la cantina piena di oggetti, indumenti, mobili, attrezzature inutilizzate che stanno lì solo a prendere polvere. Ora esiste la possibilità di ricavare un po’ di soldi da quelle cose, di poter vendere magari quel regalo che ti hanno fatto per Natale o per il compleanno o anche per le tue nozze e che non userai mai o di disfarti di tante cose che stanno lì solo ad occupare spazio. C’è sempre qualcuno interessato a quegli oggetti, ed il mercatino dell’usato di Castelnuovo ti dà la possibilità di trovare quel qualcuno, disfarti di una cosa che non vuoi più e farci qualche bel soldino.
“Stella del Mattino” è una originale idea di Marco Pedreschi e Silvana e Angelo Garda e fin dalla sua apertura ha già riscosso un notevole successo. Tante persone hanno già sfruttato l’opportunità di questo mercato dell’usato ed anche chi è in cerca sta già visitando in crescente numero questa attività. Vendi e guadagni, compri e risparmi, questo il motto di “Stella del Mattino” che insomma è il luogo ideale per vendere o acquistare mobili, oggetti, abbigliamento, scarpe, accessori, elettronica e tanto altro ancora e di fare buoni affari.
Ma come funziona? Intanto da sapere che è possibile anche la valutazione ed il ritiro delle cose da vendere al proprio domicilio, basta telefonare al numero 0583 639439 o scrivere a stellamercatinousato@yahoo.it.
Altrimenti puoi recarti a Castelnuovo Garfagnana, in loc. Torrite (ex Caltos) e portare qui la tua roba.
Gli oggetti esposti restano di tua proprietà fino alla vendita e rimangono in esposizione gratuita. Con i titolari del mercatino si decide il prezzo di vendita e la percentuale di provvigione che spetta a “Stella del Mattino” e che di solito va dal 20 al 30%.


Mercatino dell'usato Stella del Mattino (foto giornaledibarganews)

L’importo degli oggetti venduti vi sarà corrisposto a partire dal primo giorno del mese successivo all’avvenuta vendita.
La durata massima dell’esposizione è 60 giorni; dopo tale termine gli oggetti invenduti e da voi non ritirati saranno proposti scontati del 30% rispetto al prezzo concordato, per ulteriori 30 gg. Gli oggetti rimarranno comunque sempre di vostra proprietà e potrete decidere di rimetterli in vendita a prezzo scontato oppure ritirarli.
C’è un’altra opzione comunque. Tra le originali iniziative di questo mercato dell’usato da segnalare infatti l’aperitivo asta. L’ultimo sabato di tutti i mesi alle 18, il prossimo appuntamento è il 28 maggio, si può prendere parte a questo aperitivo offerto dai titolari durante il quale vengono messi all’asta oggetti invenduti da tempo. Puoi infatti decidere, dopo che le tue cose sono rimaste invendute, di tentare di venderle al miglior offerente.
Se proprio i tue oggetti non interessano a nessuno, ma vuoi comunque disfartene, “Stella del Mattino” ti offre infine un’ultima possibilità: soprattutto se si tratta di abbigliamento od oggetti che possano essere di aiuto a qualcuno, è infatti possibile come ultima istanza donare i propri oggetti a chi ne ha bisogno.
Un’ultima cosa. “Stella del Mattino la trovi anche su facebook e sul web; in questo caso l’indirizzo è: http://www.mercatinostelladelmattino.it/

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Panorama dal Monte Forato

Monte Forato

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Apertura ufficiale del Parco del Levigliese - domenica 29 maggio

Domenica 29 maggio, in occasione della giornata nazionale dei parchi, ci sarà l'inaugurazione ufficiale del Parco del Levigliese (Loc. Trombacco - Vergemoli).
Per maggiori informazioni visita il sito ufficiale.

Questa è la mappa del parco.

Mappa Parco del Levigliese 

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mercoledì 25 maggio 2011

1° Rassegna Corale di Musica Sacra - San Jacopo - Gallicano

Sabato 28 maggio 2011 ore 21.00 presso la Chiesa Parrocchiale di San Jacopo si terrà la Prima Rassegna Corale di Musica Sacra.
Partecipano la Corale Polifonica di Gallicano, diretta da Don Fiorenzo Toti e il Coro "R. del Corona" Livorno, diretto da Luca Stornello.
Musiche: Palestrina, Orlando di Lasso, Bruckner, Lotti, Scarlatti, Liszt.


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Piccola guida per orientarsi nella marea di aiuti che il Fisco offre aI contribuenti

Ho trovato quest'articolo (Voce Arancio di Ing Direct) interessante... chi è alle prese con la dichiarazione dei redditi consiglio di leggerlo.

CORAGGIO «Dovremmo avere il coraggio di dire che le tasse sono una cosa bellissima e civilissima, un modo di contribuire tutti insieme a beni indispensabili come la salute, la sicurezza, l’istruzione e l’ambiente» (Tommaso Padoa-Schioppa).
AIUTI/1 Nei brutti giorni della compilazione del 730 può essere consolatorio ricordarsi che pagare meno tasse è possibile, e senza bisogno di fare i furbi imbrogliando il fisco o fuggendo in qualche paese fiscalmente più “amico”. Basta piuttosto avere la pazienza e il coraggio di addentrarsi nella selva delle agevolazioni, deduzioni e detrazioni fiscali per l’Irpef, l’imposta sul reddito delle persone fisiche. In mezzo alle norme e ai codicilli che regolano i 240 “aiuti” previsti dal fisco italiano per i contribuenti, c’è un tesoro che, per l’intera popolazione, vale circa 140 miliardi di euro.
AIUTI/2 Quest’anno l’Agenzia delle entrate ha deciso di dare davvero una mano ai contribuenti. L’ha fatto con la Circolare 20/E, (consultabile qui) con la quale, secondo il tradizionale linguaggio burocratico del fisco, «si forniscono chiarimenti su varie questioni interpretative poste all’attenzione della scrivente (l’Agenzia, ndr) in ordine alla deducibilità e alla detraibilità di alcune spese, alle agevolazioni per i disabili, ai premi incentivanti e al reddito prodotto all’estero».
GLOSSARIO Piccolo glossario. Deduzioni e detrazioni sono due cose diverse. Le deduzioni si applicano sul reddito imponibile, cioè quello su cui si pagano le tasse. Se guadagno 25 mila euro lordi l’anno e ho la possibilità di dedurre 5 mila euro, allora quei 5 mila euro si sottraggono dal mio reddito imponibile, che si riduce così a 20 mila euro. Ed è su questi che si calcolerà l’Irpef. Le detrazioni si applicano invece sull’imposta, e quindi il loro ammontare si scala dai soldi che devo dare al fisco. Se guadagno sempre 25 mila euro all’anno devo normalmente pagare 6.150 euro di Irpef. Ma se ho la possibilità di detrarre 3 mila euro, allora sottraggo questa cifra dal mio debito, che quindi scende da 6.150 a 3.150 euro. Le agevolazioni, infine, possono combinare detrazioni e deduzioni, e sono di solito detrazioni destinate a determinate categorie e possono riguardare acquisti di determinati prodotti.

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Campionato Amatori Uisp Garfagnana - Finale 2011

Camporgiano si conferma campione.
Nuovo successo per la squadra amatori nel campionato Uisp 2010-11 per questo gruppo che negli ultimi 3 anni ha dominato la scena del calcio amatoriale garfagnino.
La finale contro l'Atletico Castiglione ha visto il Camporgiano soffrire oltre le previsioni ma vincere per 3-2.
Il Gramolazzo si è aggiudicato la Coppa Garfagnana, mentre il Pontecosi ha superato ai rigori il Cerageto nella finale di Coppa Uisp.
L'atto conclusivo della stagione amatori si è diviso dunque in tre con le tre finali delle diverse competizioni. L'attesa maggiore era per la sfida scudetto.
La vittoria sulla sorpresa Castiglione è maturata al termine di un match ricco di reti chiusosi 3-2 con questo tabellino: Tortelli, Santarini e Regoli a segno per il Camporgiano, Lupetti e Rossi per il Castiglione. Equilibrio anche nella finale di Coppa Garfagnana decisa da una rete di Bertei che ha regalato il successo al Gramolazzo sugli Amatori Pieve Fosciana. La lotteria dei rigori, invece, ha assegnato la prima edizione della Coppa Uisp con il Pontecosi vincitore sul Cerageto dopo lo 0-0 dei tempi regolamentari.

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martedì 24 maggio 2011

Primi arrivi di profughi dalla Libia per il comune di Gallicano

E' stata data la disponibilità da parte dell'Amministrazione Comunale di Gallicano alla regione Toscana per accogliere 7 profughi provenienti dalla Libia. L'arrivo è previsto per stasera, alle ore 20. I profughi saranno ospitati presso la Casa Dante di Cardoso fino al 15 Giugno p.v.

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Parte il senso unico in via Roma tra via della Rena e via dei Cipressi

Con ordinanza n. 11 del 23/05/11 il Sindaco ordina l'istituzione, in via sperimentale, per un anno dalla data di pubblicazione, del senso unico in via Roma, tratto di strada tra via della Rena e via dei Cipressi (vedi figure)



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lunedì 23 maggio 2011

Panorami da San Pellegrinetto

Vetriceto - San Pellegrinetto - Vergemoli


Panorama da San Pellegrinetto

La Pania dalle logge della Chiesa di San Pellegrinetto

S. Pellegrinetto in origine era chiamato Alpe di Trassilico (in Montibus Trassilici), forse perché era dipendente dalla parrocchia di Trassilico. Assunse il nome di S. Pellegrinetto dopo la costruzione di una chiesa, intitolata a S. Pellegrino e per distinguersi dalla comunità di S. Pellegrino in Alpe.
Come si può apprendere da alcuni testi storici, agli albori del 1400 viene fatto risalire il primo insediamento che costituirà poi S. Pellegrinetto. Diversi ovili, sparsi nelle prossimità di sorgenti d'acqua e dei prati propizi all'allevamento del bestiame, vennero trasformati in semplici abitazioni dai pastori locali che vi si insediarono. Queste capanne appartenevano ai signori Pierelli e Colli di Trassilico, Marchese Ponticelli delle Fabbriche, Cozza di Cascio e Papini di Fornovolasco e ad altri proprietari di condizione inferiore. Ancora oggi, a testimonianza di questa probabile origine, si può notare come S. Pellegrinetto non sia formato da un unico agglomerato di abitazioni, bensì da diversi nuclei di case sparse, situati nei luoghi ove sorgevano gli ovili, ognuno contraddistinto da un proprio nome.
Nel 1680 la popolazione dell'Alpe di Trassilico ormai accresciuta, sentì la necessità di avere una propria chiesa e iniziò i lavori per la sua costruzione su uno spiazzo del Monte Tre Corna, nel punto più vicino ai molteplici nuclei abitativi. Fu costruita a spese dagli uomini dell'Alpe e dedicata alla Vergine del Carmelo e a S. Pellegrino.
Sembra che l'aggiunta del coro nella chiesa di S. Pellegrinetto, intervento necessario a soli cinquanta anni dalla sua costruzione per l'aumentata popolazione, sia del 1734; questa notizia non trova però corrispondenza né con una data riportata in un'iscrizione su pietra posta in facciata ("hoc opus dei, misericordia fecit anno 1721"), né con una data posta nel coro (1739). Il 12 novembre 1741 l'oratorio di San Pellegrinetto per decreto dell'Arcivescovo di Lucca, Fabio Colloredo, fu cambiato in chiesa curata e nel 1772 ebbe la fonte battesimale. Il 1786 sembra essere l'anno in cui è stato eretto il campanile, visto che in una pietra inserita nella struttura compare l'iscrizione: "a. d. 1786 hoc opus populi charitas fecit".

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giovedì 19 maggio 2011

Trekking Apuane 2011

Stiamo organizzando 3 giorni di trekking dal 10 al 12 giugno. Molto probabilmente faremo la traversata delle Alpi Apuane. Chi fosse interessato mi contatti...

Mentre scrivo questo post mi sono venuti in mente i mitici campeggi con il Lino, il Riva e il Roscio!!

Riporto qui un post del 2008.

Ecco una foto dei campeggi estivi con il Lino, il Riva e il Roscio! Non ricordo l'anno ma molto probabilmente eravamo a Gramolazzo!



Da sinistra in piedi: Izza, Lemmaro, Maffo, Maia, Daniele, Edi, Trifiletti, Sara, Lino, Tania, Nello, Matteo, Rossanino, Mori, Paola, Francesca, Milena, Norma.


Da sinistra in basso: Baldacci, Ilaria, Michele, Taracchi, David, Tista, Ponziani, Pistone, Simone, Bacchini, Pisa, Chiara.
Questa un'altra foto scattata proprio davanti casa mia


Da sinistra in alto: Casella, Tista, Gnetto, Alessio, Simone, Moni, Francesco, Cristiano.
Da sinistra in basso: Attore, Matteo, Luca, Cristianone, Brunella, Taracchi Senior, David, Fabio

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Borra Canala e la Vetricia

Andare in Pania da due percorsi alternativi:
- Borra Canala (andata)
- Grotta del Pastore (ritorno)

Borra Canala

Lasciata la macchina al Piglionico, proseguiamo lungo la strada sterrata che ben presto si trasforma in sentiero (CAI n.7). Dopo pochi minuti incontriamo un bivio: a dritto il 7 continua verso il rif. Rossi, noi invece giriamo a destra lungo il sentiero 127, iniziando a perdere leggermente quota. Dopo circa 40 minuti di cammino, incontriamo un bivio (1095 mslm), qui abbandoniamo il 127 per imboccare a sinistra il sentiero 139 che sale l’orrida e selvaggia Borra di Canala, vallone pietroso incastonato tra il Pizzo delle Saette e l’Altopiano della Vetricia.
Si continua la faticosa salita sino ad arrivare alla Focetta del Puntone, da cui si può proseguire verso la Pania della Croce, il Rifugio Rossi od il Pizzo delle Saette.


L'Altopiano della Vetricia

Noi siamo scesi invece sull'altopiano della Vetricia alla scoperta del paesaggio "Carsico" ed alla ricerca dell'abisso Revel (purtroppo non raggiunta).

Foto di gruppo sul Naso

Dopo aver fatto tappa al rifugio Rossi e sul Naso, in fase di discesa abbiamo scelto un altro itinerario alternativo rispetto al classico sentiero nella Faggeta, il sentiero della Grotta del Pastore, che risulta essere meno monotono rispetto al passaggio nel bosco.

Per vedere altre foto clicca qui.

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Principi base di Internet dall'Architettura al Web

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mercoledì 18 maggio 2011

In arrivo 45 profughi

In queste ore la nostra provincia sta accogliendo 45 nuovi profughi arrivati in Toscana. I rifugiati saranno ospitati a Massarosa, Bagni di Lucca e Vergemoli.

All'indomani delle elezioni amministrative, e' proprio il caso di dirlo, le frontiere del territorio lucchese si sbloccano. In queste ore la nostra provincia sta accogliendo 45 nuovi profughi arrivati in Toscana. Al centro della Ficaia gestito da Don Frediani, nel comune di Massarosa, sono arrivate 21 persone: 10 uomini provenienti dal Bangladesh e 5 coppie in arrivo dal Ghana. Altri arrivi sono previsti a Bagni di Lucca, in localita' Casoli, dove saranno ospitate 16 persone, mentre 8 troveranno accoglienza nel comune di Vergemoli: 3 a Fornovolasco nel Centro infanzia adulti e famiglia e 2 all'Eremo di Calomini.

Fonte: NoiTv

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L'amministrazione comunale di Gallicano in piazza

Questo è il titolo della nuova iniziativa del Comune di Gallicano. Infatti da mercoledì 18 maggio in occasione del mercato settimanale sarà presente un gazebo dell’Amministrazione comunale a disposizione dei cittadini.
A rispondere alle loro istanze sarà il Sindaco Maria Stella Adami, la stessa giunta e i consiglieri. Oltre ai problemi generali legati agli interventi e ai servizi del Comune ogni giornata sarà caratterizzata da un argomento principale.
Mercoledì 18 sarà la volta del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani con la nuova proposta del servizio “porta a porta”.
A dare informazioni sui dettagli del servizio oltre al sindaco e all’assessore all’ambiente Egidio Nardini, gli altri assessori e i tecnici di Se.Ver.A, che oltre a fornire spiegazioni sull’utilizzo dei contenitori porteranno la serie dei contenitori che poi verranno forniti a tutte le famiglie del capoluogo e della frazione di Bolognana.
Gli incontri proseguiranno nelle settimane successive, sempre nella mattinata del mercato su altri argomenti.
Questa iniziativa si inquadra in una nuova esperienza per portare a conoscenza dei cittadini il lavoro e la funzione del Comune.

Complimenti x la bella iniziativa!

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martedì 17 maggio 2011

Campionato Amatori Uisp Garfagnana - Semifinali Play off e Coppa Garfagnana

I calci di rigore sono protagonisti delle semifinali di campionato e Coppa Garfagnana tra gli amatori Uisp. L'Atletico Castiglione recupera in trasferta il risultato dell'andata contro i Freschi come una Rosa e poi ha la meglio dal dischetto conquistando la finale del "Nardini". Dove troverà il solito Camporgiano, alla quarta finale negli ultimi cinque anni con due scudetti consecutivi all'attivo.  Nessun pericolo per i campioni in carica che hanno domato la rivelazione Corfino nella gara di ritorno per 2 a 1.
Sabato alle 20,30 la finale per il titolo chiuderà una giornata di gare decisive allo stadio di Castelnuovo. Doppia lotteria dei rigori per le semifinali di Coppa Garfagnana con l'impresa firmata dal Pieve Fosciana capace di rimontare la sconfitta dell'andata e portare la sfida a decidersi dal dischetto beffando il Careggine. Stessa sorte per il Sillano, rimontato e battuto dagli undici metri dal Gramolazzo. La finale di Coppa Garfagnana anticiperà quella per lo scudetto e si disputerà alle 19. Ancora prima, alle 17,30, la sfida tra Cerageto e Pontecosi per la Coppa di Lega Uisp. Al termine le premiazioni.
Semifinali playoff: Camporgiano-Corfino 2-1 (Pioli, Tortelli; Chiari), Freschi-Atl. Castiglione 4-5 d.c.r (0-1 Fiori).
Semifinali Coppa Garfagnana: Careggine-Pieve Fosciana 3-6 d.c.r. (1-2 Tamagnini; Poli, Angelini), Gramolazzo-Sillano 7-4 d.c.r. (2-1 Lorenzani, Masotti; Adami).  
Il programma della giornata finale, sabato 21 maggio al "Nardini": ore 17,30 finale Coppa Uisp Cerageto-Pontecosi, ore 19 finale Coppa Garfagnana Pieve Fosciana-Gramolazzo, ore 20,30 finale campionato Camporgiano-Castiglione.

Fonte: Il Tirreno

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Riparte l'ex Verdeazzurro (bricchette)

Il Tirreno 17/03/11


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lunedì 16 maggio 2011

Elezioni Provinciali di Lucca: i nuovi eletti

Tante facce nuove in consiglio provinciale che da questa tornata elettorale è stato ridotto da 30 a 24 consiglieri, oltre naturalmente al presidente.
Sugli scranni di palazzo Ducale si siederanno, oltre a Baccelli e Brunini, il candidato sconfitto del centrodestra, 8 consiglieri del PD:  Oriano Rinaldi, Simona Bottiglioni,  Luciano Bracciali, Enzo Giuntoli, Eugenio Tersitti, Luigi Rovai, Andrea Palestini, Grazia Sinagra.
Sempre a sostegno di Baccelli sono passati 2 esponenti di Rifondazione (Lucio Lucchesi e Isaliana Lazzeri), 2 di Sinistra Ecologia e Libertà (Gloria Puccetti e Federica Maineri), 1 per l'IdV (Andrea Giorgi) e 1 della Lista Cittadini per Baccelli (Luigi Bruni).
All'opposizione, oltre a Gabriele Brunini, troviamo 7 consiglieri del PdL: Maurizio Marchetti, Stefano Francesconi, Daniele Lazzareschi, Fabio Giannotti, Davide Marcucci, Ciro Costagliola, Vittorio Fantoni. Sempre sul fronte del centrodestra trovano spazio Mauro Santini (Lega Nord) e Francesco Pioli (UdC).

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Provinciali: risultati Comune di Gallicano

Questi i risultati nel Comune di Gallicano:


Elezioni Provinciali 2011 Comune di Gallicano
 Questi invece i risultati del 2006, utili per un confronto:


Elezioni Provinciali 2006 Comune di Gallicano


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domenica 15 maggio 2011

Affluenza in lieve calo nei seggi Gallicanesi

Erano 326 alle 12.00, 1173 alle 19.00 e 1437 alle 22.00 gli elettori del comune di Gallicano che si sono recati alle urne per esprimere la loro preferenza per il rinnovo del Consiglio Provinciale. Tradotto in percentuale si tratta del 40,80% (42,51% nel 2006) mentre la media provinciale alla stessa ora era del 36,81% (37,81% nel 2006).
Questi, per il momento, i dati disponibili sulle operazioni di voto che coinvolgono i 342.405 aventi diritto della provincia di Lucca.

Le votazioni procederanno fino alle 15.00 di domani lunedì 16 maggio. 
Immediatamente dopo la chiusura dei seggi avverrà lo spoglio delle schede e probabilmente solo nella serata di domani sapremo chi dei quattro candidati sarà il titolare di Palazzo Ducale o se gli elettori della provincia saranno chiamati di nuovo alle urne per il ballottaggio.

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sabato 14 maggio 2011

Le giunchiglie del Monte Croce

Consiglio veramente a tutti di andare in questo periodo sul Monte Croce... guardate spettacolo le giunchiglie!!




Per vedere altre foto clicca qui.

Questa è la leggenda:

Un giovane pastore e una pastorella si incontravano ogni giorno sui verdi prati del Monte Croce. Era un mattino di maggio quando si promisero eterno amore e sui quei pascoli avrebbero suggellato con il matrimonio un’unione già forte più del ferro e del fuoco ma, poche settimane dopo i turchi assaltarono i villaggi lungo la costa e il giovane pastore fu chiamato in guerra dove venne ucciso a tradimento. La pastorella, appresa la notizia, disperata corse sui fianchi della stessa montagna che aveva accolto la loro promessa di nozze, ogni sua lacrima per incanto si trasformava in bianchi e profumati fiori di giunchiglia che piano piano rivestivano il monte con il loro candore. Ogni anno nel mese di maggio i verdi pascoli della montagna si ricoprono ancora di un’estesa fioritura di giunchiglie. Sono le pure innocenti lacrime della pastorella che sbocciate in candidi fiori profumano l’aria alpina delle Apuane.

Questa invece è la traccia GPS del percorso partendo da San Pellegrinetto.
Alla Margine (m. 970) si prende il sentiero n. 135 fino ad arrivare al Termine (m. 1119). Da qui si prende il sentiero n. 108 che ci porta in poco più di mezz'ora sul Monte Croce (m. 1314).

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martedì 10 maggio 2011

VI edizione Skyrace - 17 luglio 2011

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La skyrace delle Alpi Apuane è l’unica manifestazione sportiva in Toscana con caratteristiche di una gara in quota e attraversa luoghi di straordinaria bellezza.
La gara parte e arriva a Fornovolasco m. 480 s.l.m., piccolo centro del comune di Vergemoli. 23 km di sviluppo con un dislivello +/- 1554m. intorno al gruppo delle Panie. Il via dalla piazza principale di Fornovolasco si risale la via Ducale fino alla Foce di Petrosciana, si prosegue in direzione Monteforato, Foce di Valli fino ad arrivare al rif. Del Freo del c.a.i. di Viareggio m. 1180 s.l.m.dove è previsto il controllo.
Dal rifugio si affronta una lunga salita che ci porta in vetta alla Pania della Croce m.1859 s.l.m., il punto più alto del percorso. Si scende il Vallone dell’ Inferno e si arriva al rif. E. Rossi m 1609 s.l.m. del c.a.i. di Lucca.
Ancora in discesa nel bosco fino a Piglionico, ci si immette su una strada asfaltata che si percorre per due km., arrivati in località Le Rocchette si imbocca un sentiero che rapidamente ci porta in alla Grotta del Vento.
La corsa è praticamente conclusa, mancano 1.5 km di strada asfaltata prima di tornare nella piazza di Fornovolasco. (http://www.skyrace.it/)

Alcune foto del 2010 prese dal sito http://www.fotoalcide.it/




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lunedì 9 maggio 2011

Il 2° piano Kedrion in gita in Pania

07 Maggio 2011- Gita Kedrion 2° piano in Pania.

Il volantino della gita

Partecipanti :
Alberta
Alessandro
Barbara
Daniele
Gabriella
Giovanni
Leonardo
Lorenzo
Luca
Marco
Marco
Mario
Mario
Monica
PierLuigi
Quinta
Roberta


Mascotte della gita : Aila & Wendy.

Una splendida mattina di Primavera, ha fatto da scenario alla prima gita del 2° piano Kedrion, allargata ad amici, coniugi , colleghi di altri uffici e la  partecipazione di  Marco e Giovanni della Ernest & Young.
Partenza in orario quasi perfetto, la comitiva si è mossa di buon  passo su per il sentiero n° 7 alla volta del Rifugio Rossi  alla Pania, in mezzo a faggi dalle giovani e tenere foglie che offrivano un’ombra leggera e luminosa.
Naturalmente, la salita, ha sgranato il gruppo, ma tutti, senza problemi, sono giunti alla prima Tappa.
Dopo una breve sosta, quelli decisi a proseguire hanno ripreso il cammino, questa volta all’attacco per la conquista della vetta della Pania della Croce, storica e famosa cima delle Apuane (m. 1859).
Il Canalone dell’inferno, suggestivo quanto poco invitante, di nome fedele, forse, alla temperatura delle ore soleggiate (anche se di questa mattina di Maggio, non si è  manifestato per quanto avrebbe potuto) ha messo a prova la volontà di alcuni partecipanti:  ma alla fine il gruppo al completo ha raggiunto la Croce sommitale con grandissima gioia per chi vi metteva per la prima volta piede. Straordinario il panorama che si presenta agli occhi, anche se non in tutta la sua magnificenza, per una leggera foschia nel versante rivolto alla Versilia. 

Foto di gruppo sulla Pania della Croce
All’una e qualche minuto, ci siamo tutti riuniti di nuovo al Rifugio Rossi per il ristoro: alcuni al sacco, altri presso il ristorante. Pranzare, anche con un pasto frugale, presso il Rossi in Pania è sempre un’esperienza
bella e memorabile.  Un poco di meritato riposo, per riprendersi dalla salita e discesa, un bicchiere di ottima Bonarda  Piemontese offerta dal Marco della Quinta ,un caffè caldo e rimessi in forza, i nostri hanno ripreso il cammino;  i più alla volta della salita (alpina ed elegante) della Pania Secca, altri sono ridiscesi alla località Piglionico, dove nelle vicinanze della Chiesetta dei Partigiani al mattino sono state lasciate le auto, per rientrare a casa.

A tutti un arrivederci alla prossima

P.S. : qui merita spendere alcune parole di elogio per le splendide Aila e Wendy, che hanno percorso tutto l’itinerario, docili e infaticabili, non saprei quantificare e i chilometri e il dislivello che hanno percorso, (da far impallidire anche i migliori escursionisti):  si sono letteralmente rotolate nelle chiazze di neve, hanno giocato e puntato panini e panini, inducendo alla generosità quanti intenti a consumare il pasto, venivano colpiti dai loro sguardi “dolci”…. Evviva le nostre mascottes !!!

Per vedere le foto della gita clicca qui.

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domenica 8 maggio 2011

La risorgenza del Tafornione - Trassilico

Incuriosito da un post di Pietro Trikke Taddei su facebook ieri sono andato a vedere questo spettacolo:


Il Tafornione è la sorgente principale della Ruffa e si trova sotto il paese di Trassilico:

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La Ribalta di Gallicano - Teatro dei Differenti

Comunicare, attraverso l’espressione teatrale, momenti e messaggi della vita cristiana.
E’ questo l’impegno della Compagnia La Ribalta di Gallicano che stasera ha portato in scena a Barga per la regia di Ettore Brogi “Non abbiate paura paura…mai” uno spettacolo che racconta la vita di Karol Wojtyla, di papa Giovanni Paolo II, che ha vissuto in prima persona le drammatiche vicende del suo paese, la Polonia al quale è rimasto legato. Parte proprio da qui, dagli anni in cui giovanissimo cercava di sfuggire come il suo popolo agli orrori della guerra, la storia raccontata stasera davanti ad un numeroso pubblico.
La rappresentazione della compagnia gallicanese interpreta alcune delle esperienze del Papa che nei giorni scorsi è stato proclamato beato e dà voce alle sue riflessioni, maturate sotto la pressione delle molteplici forme del male, ma senza mai perdere la prospettiva del bene e nella convinzione, sacrostanta, che questo avrebbe prevalso.
Tanto, come dicevamo, il pubblico. Tra i presenti anche don Antonio Pieraccini a capo dell’Unità Pastorale di Fornaci, Ponte all’Ania e Filecchio e l’assessore Giampiero passini che sul palco ha portato anche il saluto dell’Amministrazione Comunale.
Alla fine, un lavoro indubbiamente di grande impegno, perfettibile come tutto è perfettibile, ma che sicuramente testimonia l’entusiasmo e la spontaneità di questa compagnia di casa nostra che ha già portato in scena altri lavori legati alla tradizione cristiana e che negli anni ha saputo guadagnarsi la stima e l’affetto del pubblico anche di casa nostra.

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venerdì 6 maggio 2011

Contributi anno 2010 alle Associazioni del Comune di Gallicano

Sull'albo pretorio è on-line l'albo dei beneficiari di provvidenza di natura economica erogate nell'esercizio 2010 (chiaramente con omissione dei dati sensibili).


Contributi 2010 alle Associazioni

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giovedì 5 maggio 2011

L’amministrazione comunale di Gallicano e la logica dell’ "Aringa rossa"

Dal sito di Gallicano c'è


Nei paesi di cultura anglosassone, quando viene utilizzata  logica fallace nel tentativo intenzionale di confondere o distrarre l'interlocutore, si è soliti chiamarla red herring ("aringa rossa"). L'espressione deriva dall'usanza di salare e affumicare le aringhe (che con questo trattamento diventano rosso brunastre) per conservarle a lungo. Durante le campagne di caccia le aringhe affumicate distraevano i cani dalla traccia, e potevano essere usate da altri cacciatori per sviare i cani dei concorrenti su false piste (vedi wikipedia).
Dal  comunicato  apparso sul sito del comune di Gallicano e dall’articolo di giornale pubblicato sul Tirreno nei giorni scorsi, possiamo estrarre in sintesi le seguenti affermazioni:
·         La combustione incontrollata sui terreni agricoli provoca effetti pesanti  sulla qualità dell’aria in Provincia di Lucca
·         Stufe e caminetti producono molte polveri  che si diffondono in atmosfera e 1000 caminetti inquinano più di 2 ciminiere (presumiamo Biomasse Alce + Biomasse Gallicano)
·         Le emissioni che produrrebbe l’impianto di Gallicano, sarebbero stimate in 1,25 t di polveri,  trascurabili per il nostro territorio, e sarebbero largamente compensati con la sostituzione di caldaie, stufe e caminetti
·         L’amministrazione si è impegnata per un monitoraggio su vasta scala sulla qualità dell’aria
Dopo aver appreso  queste informazioni  cosa potrebbe pensare una persona comune? Che forse hanno fatto bene a voler costruire un impianto a biomasse ..... ma sarà così ? Dove si nasconde “l’aringa rossa”?
La tecnica della distrazione è la seguente:  si fa credere che ci sono dei problemi sul nostro territorio (combustione incontrollata  agricola e caminetti) e che il nuovo impianto li risolverà magicamente, e tutto avverrà sotto stretto controllo effettuato addirittura su larga scala.
Che la combustione incontrollata sui terreni agricoli sia un problema anche nel comune di Gallicano, ci sembra poco probabile, non è che girando per il comune si trovino molte aziende agricole o grandi campi. Seconto dati ARPAT ("La qualità dell'aria in Provincia di Lucca" Dicembre 2010) nella provincia di Lucca, l’incidenza media dell’agricoltura sui PM10 è solo del 2%, ad occhio e croce in Garfagnana siamo sotto la media. Ma anche se ci fosse del materiale agricolo da bruciare, supponiamo  a Trassilico che non possa andare a finire nel bidone di raccolta degli sfalci e potature, a chi spetterebbe il trasporto dal campo (magari distante dalla strada)  all’impianto di Gallicano?
E’ senza dubbio vero, che stufe e caminetti di vecchia generazione  inquinano parecchio dal punto di vista delle emissione polveri sottili,  e diciamo pure che 300 caminetti usati per scaldare una casa, inquinano di più (per quanto riguarda le sole polveri) di un impianto a biomasse con filtri efficienti come quello che si vuol fare a Gallicano. La stessa affermazione non è vera per quanto riguarda gli altri inquinanti (NOx, CO, SO2, ecc.) e la motivazione è evidente:  se nei nei caminetti si bruciano 1500-2000t di legna all’anno e  nell’impianto se ne bruciano 15.000-18.000t (10 volte tanto),  i filtri fanno il loro mestiere solo sulle polveri più grossolane, ma  gli altri inquinanti non possono magicamente sparire.

Per  quanto riguarda l’affermazione “le emissioni dell’impianto di Gallicano..... sarebbero largamente compensati con la sostituzione di caldaie, stufe e caminetti”,  l’amministrazione ci vuol dire che l’impianto inquina in modo trascurabile (secondo loro)  ma che comunque certamente saranno compensate dallo spegnimento di altri impianti di riscaldamento.
Facciamo un pò di chiarezza
Se venissero spenti  300 caminetti utilizzati come fonte primaria di energia per il riscaldamento delle case, per quanto detto prima diminuirebbe l’inquinamento da polveri (nei mesi invernali) ma aumenterebbe tutto l’anno l’inquinamento degli altri inquinanti.
Spegnendo invece 300 caldaie a gas (che inquinano molto meno rispetto alla legna  sotto tutti i punti di vista) invece avremmo un peggioramento emissivo di tutti gli inquinanti .
Già 1 anno fa avevamo presentato delle osservazioni in merito a quanto detto prima, sia alla Provincia che all’ARPAT, in cui mostravamo vari scenari. I calcoli erano stati fatti ponendoci nelle condizioni ottimali di funzionamento per l’impianto a biomasse e nella condizione ideale teorica che tutta l’energia termica prodotta fosse utilizzata e non sprecata.
Nelle seguenti tabella sono rappresentati  2 scenari, nel primo si ipotizza di sostituire solo caldaie a metano, nel secondo caldaie a metano (70%) e gasolio (30%). Nell’ultima riga si può leggere il bilancio emissivo, cioè quanto emette il nuovo impianto al netto delle emissioni che risparmierei con lo spengimento delle caldaie.
Emissioni
NOx (kg/anno)
CO (kg/anno)
PM (kg/anno)
SO2  (kg/anno)
Emissione nuova Centrale a biomasse con teleriscaldamento
25.009
9.379
500
6.525
Emissioni Utenze sostituite
4.000
625
175
-
Bilancio emissivo (centrale – utenze)
+21.009
+8.754
+ 325
+6.525
Scenario 1 – sostituzione del 100% di caldaie a metano
Emissioni
NOx (kg/anno)
CO (kg/anno)
PM (kg/anno)
SO2  (kg/anno)
Emissione nuova Centrale a biomasse con teleriscaldamento
25.009
9.379
500
6.525
Emissioni Utenze sostituite
4.765
760
220
1.057
Bilancio emissivo (centrale – utenze)
+20.244
+8.619
+ 280
+5.467
Scenario 2 – sostituzione del 70% di caldaie a metano, 30% gasolio
I  numeri in rosso con un + davanti indicano un peggioramento  con la centrale in funzione.

Per quanto riguarda il monitoraggio  dell’aria, dobbiamo far notare almeno 3 cose:
·         La mozione in cui si richiedeva il monitoraggio dell’aria e dei terreni del nostro comune è stata presentata da Gallicano C’E’
·         Purtroppo ARPAT ha deciso di effettuare il solo monitoraggio dell’aria, fra l’altro non prendendo in considerazioni alcuni importanti inquinanti presenti nella nostra zona
·         Le nuove direttive ARPAT prevedono di installare gli impianti di monitoraggio in aree lontane dalle strade ad alta intensità di traffico e da fonti emissive puntuali (tipo industrie): in questo modo si ha la misura media del valore di fondo dell’inquinamento e non quello di quello massimo che può prodursi in una certa zona e che poi le persone respirano.
·         Un monitoraggio su larga scala, come lo definisce l’amministrazione, dovrebbe essere fatto in maniera continuativa per diversi mesi ed in diversi punti del territorio di Gallicano, ma questa soluzione risulta essere impraticabile visti i costi che comporterebbe

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