mercoledì 28 luglio 2021

lunedì 26 luglio 2021

Luminaria sulla Pania della Croce

Martedì 10 agosto 2021, notte di San Lorenzo, il crinale della Pania della Croce sarà illuminato da centinaia di fiaccole. Lo spettacolo, davvero unico, sarà visibile dai rifugi dei due versanti (Rifugio Rossi e Rifugio del Freo) e da molti paesi della Garfagnana e dell’Alta Versilia.
 




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domenica 25 luglio 2021

San Jacopo 2021, le parole di Don Fiorenzo

Le parole di Don Fiorenzo pronunciate nelle messe di questo San Jacopo.



S. Jacopo 2021

San Giacomo o San Jacopo (dal latino JACOBUS) detto “il maggiore” per distinguerlo da un altro apostolo Giacomo detto “il minore”, viveva sul lago di Tiberiade ed esercitava la pesca insieme al fratello Giovanni, a Simone (Pietro) e Andrea.
Comunità di uomini semplici, di duri lavoratori del remo e della rete, di gente povera, privi di studi, lontani dalla politica e dal potere.
Ma sono proprio questi gli uomini che Gesù, iniziando la sua vita pubblica, cerca per primi.
Dopo aver attirato a sé Pietro e Andrea, chiama alla sua sequela Giovanni e Giacomo, intenti a riassettare le reti nella barca paterna (Mt 4, 21-22, Mc 1, 19-20, Lc 5, 10).
Da quel momento anche Giacomo è dei suoi, e per sempre. Anzi sarà un privilegiato. I Vangeli, nell'elencare gli apostoli, lo citeranno sempre al secondo o al terzo posto.
Sarà Giacomo, con Pietro e Giovanni, ad assistere alla risurrezione della figlia di Giàiro (Mc 5, 3-7); sarà Giacomo, con Pietro e Giovanni, ad essere portato da Gesù sul “monte alto”, dove assisterà al prodigio della sua Trasfigurazione (Mt 17, 1-13). Sarà Giacomo, ancora con Pietro e Giovanni, a star vicino a Gesù durante la tremenda agonia del Getsemani, pur cedendo al sonno.
Sappiamo inoltre che la loro madre pretese per loro i primi posti nel futuro Regno di Dio (vedi le pagine del Vangelo di San Matteo).
I due, a una voce si dichiararono disposti a bere lo stesso calice di Cristo. Piccole debolezze in cui caddero tutti gli apostoli prima di aver capito che cosa fosse effettivamente il Regno di Gesù: un regno, cioè, di mansuetudine, di umiltà, di servizio.
Ma la luce e il fuoco dello Spirito Santo avrebbero trasformato anche Giacomo, il giorno di Pentecoste. Da allora la sua fedeltà al Maestro fu indefettibile. E lo dimostrò quando, nel 42 d.c., a Gerusalemme il Re Erode Agrippa I lo fece decapitare (Atti 12, 2), primo fra tutti gli apostoli a subire il martirio.
E' tradizione antichissima che San Giacomo, prima di morire, abbia iniziato a evangelizzare la Spagna ed è su questo preludio di evangelizzazione in terra iberica che un giorno, in pieno IX secolo, Teodomiro vescovo di Iria Flavia, piccola diocesi sulle sponde dell'Atlantico, annuncia alla cristianità che è stato trovato, dentro un'arca romana, il sepolcro dove riposano le spoglie dell'apostolo Giacomo.
E' l'inizio di un culto che divamperà intensissimo per tutto il Medioevo fino ai nostri giorni: quello di Compostela in Galizia.
Qui l'intera Europa trovò, lungo i secoli, uno dei punti di convergenza e di attrazione per un cammino di fede, di conversione e di unità. Autentiche masse di fedeli cristiani si sono mosse in direzione di Santiago di Compostela (“ il campo della stella”), e una delle direttrici principali è la famosa “Via Francigena” percorsa dai pellegrini provenienti dall'Italia.
In questi ultimi anni il turismo religioso ha avuto una grande ripresa. Prima della pandemia, secondo le rilevazioni presenti sul sito ufficiale del “camino”, i pellegrini che hanno ricevuto la “COMPOSTELA”, (ossia la pergamena che certifica il percorso svolto) sono stati 327.378. Furono poco più di 2.000 nel 1985.
Mi domando: perchè viaggiare? E' forse solo effetto del culto del corpo che trova espressione nella efficienza fisica? E' voglia di uscire dal nostro piccolo mondo? E' voglia di nuovi incontri? E' curiosità? E' desiderio di purificazione, di cammino insieme?
Tutto questo forse ed anche altro.
Ma il perchè, alla fine, si trova nell'uomo stesso: è l'uomo, nel suo profondo, che è “viaggiatore”. Attraverso vicende, incontri, storie, noi non facciamo altro che cercare. Siamo radicalmente pellegrini, e cioè, come dice la parola stessa, siamo quelli che vanno “per agros”, per campi.
Non è stato così per l'uomo fin dal suo apparire? Non è stato nomade per migliaia di anni? E la Bibbia stessa non ci ha reso amici di uomini nomadi (Abramo, Isacco, Giacobbe, etc.) che con le loro carovane attraverso campi e deserti erano in cerca di una terra dove stare?
Ce lo ricordava Giacomo Leopardi con il suo magnifico “Canto notturno di un pastore errante dell'Asia”
“.... e quando miro in cielo arder le stelle,
dico fra me pensando:
a che tante facelle?
che fa l’aria infinita, e quel profondo
infinito seren? che vuol dir questa
solitudine immensa? ed io che sono?
Cosí meco ragiono..”
Le domande del pastore Leopardiano sono le domande dell'uomo di sempre. Anche dell'uomo di oggi.
Ci aiuti nella ricerca di risposta San Jacopo, patrono dei Pellegrini e Patrono nostro.
Ci aiuti nelle nostre scelte quotidiane, a fare discernimento tra ciò che conta e ciò che vale poco o nulla.
San Jacopo 2021
Sac. Toti Fiorenzo
Parroco - Pievano

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venerdì 23 luglio 2021

Detraibili senza prescrizione i costi per il fisioterapista

Le prestazioni di un fisioterapista sono detraibili come spese sanitarie anche senza la prescrizione di un medico specialista?


Rientrando tra le figure professionali elencate all’articolo 3 del decreto del ministero dell’Università e della ricerca scientifica del 29 marzo 2001, le prestazioni rese dal fisioterapista sono detraibili senza necessità di una specifica prescrizione medica (circolare 19/E/2020).

L’agenzia delle Entrate aveva già chiarito, con la circolare 19/E/2012 (risposta 2.2), che, «tenuto conto delle precisazioni fornite dal ministero della Salute, si ritiene che possano essere ammesse alla detrazione d’imposta di cui all’articolo 15, comma 1, lettera c), del Tuir le spese sostenute per le prestazioni sanitarie rese alla persona dalle figure professionali elencate nel decreto ministeriale 29 marzo 2001, anche senza una specifica prescrizione medica. Ai fini della detrazione, dal documento di certificazione del corrispettivo rilasciato dal professionista sanitario dovranno risultare la relativa figura professionale e la descrizione della prestazione sanitaria resa».

Fonte: L'esperto risponde - Il Sole 24 Ore

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mercoledì 21 luglio 2021

San Jacopo 2021 - Caccia al Palio




Gara a squadre alla ricerca dello Spirito Paliesco!
Cari Gallicanesi, la voglia di Palio è sempre presente, magari un po nascosta, ma c'è! Allora risvegliamo il nostro Spirito Paliesco con un caccia ala tesoro a tema Palio di San Jacopo!
6 squadre di 4 persone che ripercorrono per tutto il paese la storia e la bellezza del Palio di San Jacopo, in ogni sua sfaccettatura.

Per partecipare basta inviare la candidatura di squadra entro il 24 luglio a:
info@prolocogallicano.it

Partecipate numerosi!

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Servizio di NoiTV Garfagnana EPIC 2021

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venerdì 16 luglio 2021

lunedì 12 luglio 2021

Italia Campione d'Europa - Le principali aperture dei quotidiani italiani e stranieri

L'Italia è campione d'Europa! Impresa degli azzurri che battono l'Inghilterra ai calci di rigore nel tempio di Wembley. Dopo l'immediato vantaggio inglese firmato Shaw, gli azzurri trovano il pari con Bonucci nella ripresa. Dagli undici metri sbagliano Belotti e Jorginho, ma l'Italia ha un fenomeno in porta che risponde al nome di Donnarruma: due rigori parati, un terzo sul palo. L'Italia fa la storia, it's coming Rome! 
Di questo e tanto altro scrivono i quotidiani oggi, lunedì 12 luglio 2021, in edicola.















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venerdì 9 luglio 2021

Garfagnana EPIC MAP 2021

Nei prossimi giorni inizierà la distribuzione della “Garfagnana EPIC MAP 2021”.

Il retro della cartina è quest’anno dedicato al Ciocco World Championship 2021.

L’EPIC MAP 2021 potrà essere ritirata presso l’Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica (IAT) in Piazza delle Erbe a Castelnuovo di Garfagnana.




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giovedì 1 luglio 2021

La Via Francigena in bicicletta da Gallicano a Roma

Dopo la traversata in solitaria delle Alpi Apuane con 12 vette in 4 giorni del 2020, quest'anno sono riuscito a realizzare un altro piccolo sogno che avevo in mente da qualche anno: 

Gallicano (Piazza Vittorio Emanuele II) - Roma (Piazza San Pietro) in bicicletta. 

Questa volta però in buona compagnia!! Gli amici di questo spettacolare viaggio sono stati Federico Cardosi, Gabriele Dini, Alessio Landi e Tiziano Landi 

 



Sul sito ufficiale della Via Francigena sono presenti due percorsi: a piedi e in bicicletta. Noi abbiamo scaricato e seguito il secondo.

Il percorso è comunque molto ben segnalata con tabelle, frecce, adesivi e pietre mliari. I due tragitti (per camminatori e per cicloviaggiatori) sono leggermente differenziati: quello per chi cammina riporta indicazioni bianche e rosse con pellegrinetto nero, mentre i ciclisti devono seguire gli adesivi bianchi e azzurri con pellegrinetto nero inscritto all'interno di una ruota da bici.




La Via Francigena presenta alcuni tratti sterrati e qualche salita impegnativa. Consiglio di utilizzare  una bici Gravel (io, Federico e Gabriele) o una mountain bike (Alessio e Tiziano) allestita in modalità bike-packing.

In 4 giorni, dal 19/05/21 al 22/05/21, abbiamo percorso 470 Km e quasi 7.000 metri di dislivello positivo.

Giorno 1 (19-05-2021): Gallicano - San Gimignano 132 km e 1360 m. D+



1. Gallicano – Lucca

Tappa pianeggiante su asfalto fino a Ponte a Moriano dove inizia il fluviale che porta in pochi chilometri a Lucca.

2. Lucca – San Miniato

Tappa pianeggiante dove l'interesse maggiore è rappresentato dai numerosi edifici storici e religiosi che s'incontrano lungo il percorso: la cinta muraria e l'anfiteatro di Lucca, la Pieve di Capannori, la Badia di Pozzeveri, la chiesa di S. Jacopo e il centro storico di Altopascio. Da Altopascio il percorso ciclabile ricalca quello pedonale fino a Galleno, per poi discostarsene fino a San Miniato. 
A Ponte a Cappiano all'interno dell'antico ponte mediceo è stato ricavato un ostello. Da qui risaliamo verso l'interessante centro storico di Fucecchio. Superato l’Arno, ne percorriamo l’argine per un breve tratto verso San Miniato.

3. San Miniato – San Gimignano

Da San Miniato scendiamo in Val d'Elsa e, con un percorso pianeggiante, arriviamo a Castelfiorentino. Subito dopo inizia la salita che porta alla Pieve a Chianni, Submansiones di Sigerico, nella cui canonica è stato ricavato un bellissimo ostello, e a Gambassi Terme. 
Dopo Gambassi saliamo ancora fino ad incrociare la SP 4 Volterrana che imbocchiamo verso San Gimignano, accompagnati dalla straordinaria bellezza dei panorami di questa zona.





Giorno 2 (20-05-2021): San Gimignano – San Quirico d’Orica 106 km e 1700 m D+



1. San Gimignano – Siena

Usciti da S. Gimignano, dopo un tratto in saliscendi, arriviamo a Poggibonsi. Da qui inizia la salita che ci porta a Colle di Val d'Elsa, Gracciano d'Elsa e a Strove, con la sua bella Pieve romanica. Transitiamo dallo splendido complesso di Abbadia a Isola prima di raggiungere Monteriggioni, con la sua inconfondibile corona di torri. 
Lasciatoci alle spalle il centro storico di Monteriggioni, percorriamo le strade bianche della montagnola senese verso Cerbaia, antico borgo medievale oggi in stato di abbandono. Poco prima di arrivare a Cerbaia scendiamo verso la vicina Cassia che percorriamo fino a Siena.

2. Siena – San Quirico d’Orcia

Percorsa in una bella giornata di sole, questa tappa diventa indimenticabile grazie ai panorami sconfinati che si godono dai crinali della Val d'Arbia, che vengono percorsi lungo interminabili strade bianche. Dietro di noi possiamo ammirare il profilo di Siena, adagiata sulle colline all'orizzonte. 
La Grancia di Cuna, antico granaio fortificato, è la principale attrattiva storica di questo tratto. Dopo la grancia attraversiamo Monteroni d'Arbia e Ponte d'Arbia.
Superato Buonconvento, il cui centro storico vale una visita, inizia la salita. Percorriamo la provinciale per Montalcino, che lasciamo per entrare nei panorami da sogno della Val d'Orcia, lungo un percorso per strade bianche che ci porta a Torrenieri. Da qui utilizziamo un tratto della Cassia dismessa, purtroppo ancora asfaltata, per raggiungere San Quirico, che ci accoglie con la sua splendida collegiata.




Giorno 3 (21-05-21): San Quirico d’Orcia – Viterbo 125 km e 2180 m D+



1. San Quirico d’Orcia – Radicofani

Pedaliamo nell'incanto dei panorami della Val d'Orcia, e la prima perla della giornata è Vignoni Alto, un villaggio fuori dal tempo che preannuncia Bagno Vignoni, con sua la straordinaria piscina termale in piazza. La visita al centro storico di Castiglione vale la deviazione. Da Bagno Vignoni una strada asfaltata e una lunga salita ci conducono a Radicofani.

2. Radicofani – Bolsena

Da Radicofani si scende verso la Val di Paglia, attraversando un paesaggio meraviglioso: attorno a noi colline a perdita d'occhio e il Monte Amiata, e dietro di noi la Rocca. Ci si immette poi sulla Via Cassia, che va percorsa facendo attenzione al traffico, e la si lascia imboccando prima la strada provinciale per Pitigliano e poi una lunga strada sterrata che porta verso il bellissimo borgo di Proceno. Una breve discesa prima di affrontare l'ultima breve salita verso Acquapendente.
Dopo la visita alla Chiesa del Santo Sepolcro, la cui splendida cripta ricostruisce l'omonima chiesa in Terra Santa, la tappa prosegue senza emozioni fino a San Lorenzo Nuovo, dove possiamo ammirare un bel panorama sul lago di Bolsena. Scesi nel cratere vulcanico, imbocchiamo un piacevole percorso su strade sterrate che ci conduce a Bolsena, in un continuo saliscendi tra uliveti, prati e boschi, con i bei panorami del lago sullo sfondo.

3. Bolsena – Viterbo

Il percorso si allontana da Bolsena lungo la via Cassia regalando splendide viste sul lago. Abbandoniamo la statale poco prima di Montefiascone a cui arriviamo dopo una lunga salita. Emozionante la vista a 360° che si gode all'arrivo a Montefiascone dalla Torre del Pellegrini.
Il tratto dopo Montefiascone è spettacolare, sull'antico basolato della via Cassia, ancora in ottime condizioni. Attraversiamo quindi un tratto collinare, con bei panorami su Montefiascone e Viterbo.
Scesi nella piana possiamo rilassarci alle terme del Bagnaccio, una serie di pozze di acqua calda, da sempre frequentate dai pellegrini che transitavano lungo la Via Francigena. Arrivati a Viterbo, da non perdere la visita del centro storico e del quartiere di San Pellegrino.





Giorno 4 (22-05-2021): Viterbo – Roma 107 km e 1635 m D+



1. Viterbo – Sutri

Il percorso presenta modesti saliscendi tra campi e boschi, prevalentemente su strade asfaltate, fino alla lunga salita che porta ad attraversare Vetralla, Pietrara e Vico Martino. Dopo un tratta pianeggiante inizia una lunga discesa verso il delizioso borgo di Capranica e Sutri, perla semisconosciuta lungo la Francigena, con il suo Anfiteatro scavato nel tufo, il Mitreo e il bel centro storico.

2. Sutri – Formello

La prima parte della tappa attraversa le campagne fino ad arrivare a Monterosi. Riprendiamo il percorso tra i campi, fino alle cascate di Monte Gelato, un'area parco dove possiamo riposare e fare il bagno. Entriamo quindi nel Parco di Veio, e percorriamo una strada sterrata panoramica, che ci conduce a salire fino alle porte di Campagnano.
Usciamo da Campagnano lungo la Via di Baccano, sempre in ripida salita, prima scendere ed entrare nell'area del Parco di Veio, dove passiamo accanto alla chiesa della Madonna del Sorbo. Attraversiamo quindi la meravigliosa Valle del Sorbo prima di salire verso il bel centro storico di Formello, dove Palazzo Chigi ospita un bellissimo ostello.

3. Formello – Roma

L'ultima tappa della Via Francigena inizia con un piacevole percorso nel verde delle campagne laziali, per proseguire per un breve tratto lungo strade secondarie che attraversano la periferia romana prima di arrivare alla bellissima ciclopista del Tevere, che consente di arrivare in sicurezza fino alle porte della Città del Vaticano.




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