Questa volta però in buona compagnia!! Gli amici di questo spettacolare viaggio sono stati Federico Cardosi, Gabriele Dini, Alessio Landi e Tiziano Landi
Il percorso è comunque molto ben segnalata con tabelle, frecce, adesivi e pietre mliari. I due tragitti (per camminatori e per cicloviaggiatori) sono leggermente differenziati: quello per chi cammina riporta indicazioni bianche e rosse con pellegrinetto nero, mentre i ciclisti devono seguire gli adesivi bianchi e azzurri con pellegrinetto nero inscritto all'interno di una ruota da bici.
La Via Francigena presenta alcuni tratti sterrati e qualche salita impegnativa. Consiglio di utilizzare una bici Gravel (io, Federico e Gabriele) o una mountain bike (Alessio e Tiziano) allestita in modalità bike-packing.
In 4 giorni, dal 19/05/21 al 22/05/21, abbiamo percorso 470 Km e quasi 7.000 metri di dislivello positivo.
Giorno 1 (19-05-2021): Gallicano - San Gimignano 132 km e 1360 m. D+
1. Gallicano – Lucca
Tappa pianeggiante su asfalto fino a Ponte a Moriano dove inizia il fluviale che porta in pochi chilometri a Lucca.
2. Lucca – San Miniato
Tappa pianeggiante dove l'interesse maggiore è rappresentato dai numerosi edifici storici e religiosi che s'incontrano lungo il percorso: la cinta muraria e l'anfiteatro di Lucca, la Pieve di Capannori, la Badia di Pozzeveri, la chiesa di S. Jacopo e il centro storico di Altopascio. Da Altopascio il percorso ciclabile ricalca quello pedonale fino a Galleno, per poi discostarsene fino a San Miniato.
A Ponte a Cappiano all'interno dell'antico ponte mediceo è stato ricavato un ostello. Da qui risaliamo verso l'interessante centro storico di Fucecchio. Superato l’Arno, ne percorriamo l’argine per un breve tratto verso San Miniato.
3. San Miniato – San Gimignano
Da San Miniato scendiamo in Val d'Elsa e, con un percorso pianeggiante, arriviamo a Castelfiorentino. Subito dopo inizia la salita che porta alla Pieve a Chianni, Submansiones di Sigerico, nella cui canonica è stato ricavato un bellissimo ostello, e a Gambassi Terme.
Dopo Gambassi saliamo ancora fino ad incrociare la SP 4 Volterrana che imbocchiamo verso San Gimignano, accompagnati dalla straordinaria bellezza dei panorami di questa zona.
Giorno 2 (20-05-2021): San Gimignano – San Quirico d’Orica 106 km e 1700 m D+
1. San Gimignano – Siena
Usciti da S. Gimignano, dopo un tratto in saliscendi, arriviamo a Poggibonsi. Da qui inizia la salita che ci porta a Colle di Val d'Elsa, Gracciano d'Elsa e a Strove, con la sua bella Pieve romanica. Transitiamo dallo splendido complesso di Abbadia a Isola prima di raggiungere Monteriggioni, con la sua inconfondibile corona di torri.
Lasciatoci alle spalle il centro storico di Monteriggioni, percorriamo le strade bianche della montagnola senese verso Cerbaia, antico borgo medievale oggi in stato di abbandono. Poco prima di arrivare a Cerbaia scendiamo verso la vicina Cassia che percorriamo fino a Siena.
2. Siena – San Quirico d’Orcia
Percorsa in una bella giornata di sole, questa tappa diventa indimenticabile grazie ai panorami sconfinati che si godono dai crinali della Val d'Arbia, che vengono percorsi lungo interminabili strade bianche. Dietro di noi possiamo ammirare il profilo di Siena, adagiata sulle colline all'orizzonte.
La Grancia di Cuna, antico granaio fortificato, è la principale attrattiva storica di questo tratto. Dopo la grancia attraversiamo Monteroni d'Arbia e Ponte d'Arbia.
Superato Buonconvento, il cui centro storico vale una visita, inizia la salita. Percorriamo la provinciale per Montalcino, che lasciamo per entrare nei panorami da sogno della Val d'Orcia, lungo un percorso per strade bianche che ci porta a Torrenieri. Da qui utilizziamo un tratto della Cassia dismessa, purtroppo ancora asfaltata, per raggiungere San Quirico, che ci accoglie con la sua splendida collegiata.
Giorno 3 (21-05-21): San Quirico d’Orcia – Viterbo 125 km e 2180 m D+
1. San Quirico d’Orcia – Radicofani
Pedaliamo nell'incanto dei panorami della Val d'Orcia, e la prima perla della giornata è Vignoni Alto, un villaggio fuori dal tempo che preannuncia Bagno Vignoni, con sua la straordinaria piscina termale in piazza. La visita al centro storico di Castiglione vale la deviazione. Da Bagno Vignoni una strada asfaltata e una lunga salita ci conducono a Radicofani.
2. Radicofani – Bolsena
Da Radicofani si scende verso la Val di Paglia, attraversando un paesaggio meraviglioso: attorno a noi colline a perdita d'occhio e il Monte Amiata, e dietro di noi la Rocca. Ci si immette poi sulla Via Cassia, che va percorsa facendo attenzione al traffico, e la si lascia imboccando prima la strada provinciale per Pitigliano e poi una lunga strada sterrata che porta verso il bellissimo borgo di Proceno. Una breve discesa prima di affrontare l'ultima breve salita verso Acquapendente.
Dopo la visita alla Chiesa del Santo Sepolcro, la cui splendida cripta ricostruisce l'omonima chiesa in Terra Santa, la tappa prosegue senza emozioni fino a San Lorenzo Nuovo, dove possiamo ammirare un bel panorama sul lago di Bolsena. Scesi nel cratere vulcanico, imbocchiamo un piacevole percorso su strade sterrate che ci conduce a Bolsena, in un continuo saliscendi tra uliveti, prati e boschi, con i bei panorami del lago sullo sfondo.
3. Bolsena – Viterbo
Il percorso si allontana da Bolsena lungo la via Cassia regalando splendide viste sul lago. Abbandoniamo la statale poco prima di Montefiascone a cui arriviamo dopo una lunga salita. Emozionante la vista a 360° che si gode all'arrivo a Montefiascone dalla Torre del Pellegrini.
Il tratto dopo Montefiascone è spettacolare, sull'antico basolato della via Cassia, ancora in ottime condizioni. Attraversiamo quindi un tratto collinare, con bei panorami su Montefiascone e Viterbo.
Scesi nella piana possiamo rilassarci alle terme del Bagnaccio, una serie di pozze di acqua calda, da sempre frequentate dai pellegrini che transitavano lungo la Via Francigena. Arrivati a Viterbo, da non perdere la visita del centro storico e del quartiere di San Pellegrino.
Giorno 4 (22-05-2021): Viterbo – Roma 107 km e 1635 m D+
1. Viterbo – Sutri
Il percorso presenta modesti saliscendi tra campi e boschi, prevalentemente su strade asfaltate, fino alla lunga salita che porta ad attraversare Vetralla, Pietrara e Vico Martino. Dopo un tratta pianeggiante inizia una lunga discesa verso il delizioso borgo di Capranica e Sutri, perla semisconosciuta lungo la Francigena, con il suo Anfiteatro scavato nel tufo, il Mitreo e il bel centro storico.
2. Sutri – Formello
La prima parte della tappa attraversa le campagne fino ad arrivare a Monterosi. Riprendiamo il percorso tra i campi, fino alle cascate di Monte Gelato, un'area parco dove possiamo riposare e fare il bagno. Entriamo quindi nel Parco di Veio, e percorriamo una strada sterrata panoramica, che ci conduce a salire fino alle porte di Campagnano.
Usciamo da Campagnano lungo la Via di Baccano, sempre in ripida salita, prima scendere ed entrare nell'area del Parco di Veio, dove passiamo accanto alla chiesa della Madonna del Sorbo. Attraversiamo quindi la meravigliosa Valle del Sorbo prima di salire verso il bel centro storico di Formello, dove Palazzo Chigi ospita un bellissimo ostello.
3. Formello – Roma
L'ultima tappa della Via Francigena inizia con un piacevole percorso nel verde delle campagne laziali, per proseguire per un breve tratto lungo strade secondarie che attraversano la periferia romana prima di arrivare alla bellissima ciclopista del Tevere, che consente di arrivare in sicurezza fino alle porte della Città del Vaticano.