mercoledì 27 giugno 2018

Tramonto sul Monte Coronato in MTB

Era un po' di tempo che io, Claudio e Federico, avevamo in mente di salire in MTB sul Monte Coronato per il tramonto e finalmente, martedì 26 giugno, ci siamo riusciti.
La fortuna ha voluto poi che si beccasse una serata magnifica...



Il giro, di circa 32 km e 1200 metri di dislivello, è stato:

Fornoli, Granaiola, Pieve di Monti di Villa, Foce al Lago, Foce al Debbio, Monte Coronato, Chiesa di Sant'Anna, la "trotina", Val Fegana, Fornoli.
 
Ecco alcune foto...
 












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martedì 26 giugno 2018

Holidays in Garfagnana. Last minute

Why choose Garfagnana? Full of friendly people, fantastic views, long walks and fantastic food..

Come to Le Capanne, save 15%

From Saturday 14 July (arrive) to Saturday 21 July (leave) 7 nights Eur 833 instead of eur 980!

 

 
 
 

 

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Benefici per la stufa a pellet «integrativa»

Il riscaldamento della mia casa è alimentato da una caldaia a gas metano. Vorrei aggiungere una caldaia a pellet da usare in alternativa, mantenendo però anche l’altro impianto per i periodi invernali in cui dovessi essere assente e volessi trovare la casa calda al ritorno. Posso fruire del bonus Irpef al 50% mantenendo i due impianti o ne deve essere presente uno solo?

La detrazione del 50% si applica anche per le spese sostenute per l’installazione di una caldaia a pellet integrativa della caldaia a metano già esistente di un edificio a destinazione residenziale (articolo 16–bis del Tuir, Dpr 917/1986, e articolo 1, comma 3, lettera b, n. 1–4 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, di Bilancio per il 2018; si veda anche la guida al 50% su www.agenziaentrate.it).
L’installazione della stufa a pellet, infatti, fruisce della detrazione del 50% in ogni caso, in quanto intervento idoneo a conseguire un risparmio energetico. Per fruire della detrazione, è sufficiente pagare le fatture con bonifico bancario o postale e, in dichiarazione dei redditi, inserire i dati catastali dell’immobile su cui si interviene. Occorre anche tenere a disposizione la certificazione tecnica della stufa che indichi le capacità termiche (basta il certificato del produttore).


Fonte: L'Esperto Risponde - Il Sole 24 Ore

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lunedì 25 giugno 2018

domenica 24 giugno 2018

Uscita pomeridiana sulla Pania della Croce

Per la prima volta mi sono cronometrato perché ero curioso di sapere quanto tempo avrei impiegato, ad un buon passo, ad arrivare al Rifugio Rossi partendo da Piglionico.
L'andata, per la via del pastore, ho impiegato 37 minuti; il ritorno, per il sentiero normale, 27 minuti. 












Per vedere altre foto clicca qui.

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venerdì 22 giugno 2018

Benvenuto Marley

Finalmente un maschio in casa Saisi ;-)


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Temi Palio di San Jacopo 2018



IL RIONE BORGO ANTICO PRESENTA:
LIBERA-MENTE



Nasco dalla luce e alla luce ritornerò.
Nell’essere me potrò essere tutto, tramutare ogni orizzonte in opportunità, in un continuo divenire.

Nati dallo stesso ventre, la vita che scorre ci dona il bene più prezioso… essere diversi.
Zittire il razionale e proteggere quest’unica gemma evanescente.
Trasformarsi in impegno, dedizione, fatica, è la sola strada per costruire.

Altrimenti, tradire questo dono, ingannarlo, morire
Santificando il mio tradimento.
Lasciarsi inghiottire da “Colui che non dorme mai”,
che brama più di ogni altra cosa di imprigionare nelle stanze più segrete del mio Io la perfezione che mi rende unico.

E dunque, cadere schiavo della fredda ed esteriore regola del giusto,
rischiare una vita scarnificata dal continuo cambiar maschera.
Attore di uno stesso copione, mente vuota di vita.
Lo spettacolo del mio essere autentico non andrà mai in scena.

Da lontano s’odono gli echi della mia coscienza.
Devo domare “Colui che non dorme mai”,
Salvarmi dalle profonde acque dell’abisso.
Devo difendermi e come un terremoto spezzare le catene,
conoscere me stesso per sapere chi sono
E scrivere la trama della mia esistenza.

Si apre il sipario, si accendono le luci, vola l’essenza diversa di me
Prende vita il mio spettacolo itinerante
Scelgo luce e gioia, unico nella moltitudine.

Perché alla fine solo io sono la Differenza.



IL RIONE BUFALI PRESENTA:
MOON – LA DIFFERENZA TRA GLI ATOMI CREA UNIVERSI
LA MATERIA NON ESISTE… TUTTO E’ VIBRAZIONE


Se guardassimo un atomo da così vicino da vederne il nucleo della grandezza di una mela,
ci accorgeremmo che i suoi elettroni rivoluzionano a due chilometri di distanza.
Tra nucleo ed elettroni non vi è niente, se non che il vuoto...
E questo immenso vuoto è novantanove volte più grande della massa atomica.
Che cos’è che rende la materia “viva”?
E’ LA VIBRAZIONE
Ovvero l’energia generata dall’interazione e dalla coesistenza tra particelle di carica opposta completamente differenti.
Questa è la legge del tutto che lega l’infinitesimale all’infinito,
che sovrasta ogni altro concetto, che definisce compiutamente l’esistenza.
LA VITA E’ FRUTTO DELLA VIBRAZIONE GENERATA DALLA DIFFERENZA.
Una sola grande verità regola l’infinitesimale degli atomi e l’infinito delle galassie ,
dove stelle e pianeti rivoluzionano intorno ad un centro oscuro di antimateria.
Tra infinito e infinitesimale, tra atomi e galassie, galleggia un protone fatto di pietra, acqua, ossigeno e sangue. Ha 5 miliardi di anni e si chiama TERRA.
Intorno a lei rivoluziona un piccolo elettrone, un satellite, una sfera di roccia e polvere.
E’ 4 volte più piccolo , ma ha il potere di influenzare la vita, la natura e i sentimenti.
Il protone Terra si sente una macchina perfetta .
Produce il futuro , guardando solo in superficie la materia.
NESSUNO PONE PIÙ IMPORTANZA ALLA PROFONDITÀ DELLE COSE, NESSUNO GUARDA PIÙ IL CIELO.
La grande macchina terra si è dimenticata del suo piccolo elettrone satellite.
Non lo sente , non lo considera.
Il futuro non ha né infinito né infinitesimale, rimane arroccato alla materia e al fine stretto dell’immediato.

ANNO 2084
Mr. Smith è al comando di uno dei nuclei principali di produzione.
La sua vita si è orientata definitivamente al potere seguendo la linea razionale e pragmatica dell’ordine globale.
Il suo tempo è finalizzato esclusivamente alla produzione della materia.

Anche Mr. Smith però ha un cuore di uomo predisposto alla vibrazione.
Anche Mr. Smith ha conosciuto affetti , amicizie e amore.
Mr. Smith ha solo dimenticato.
Preso dalla sola verità massificata dell’eguale che porta sempre risposte, identiche e certe.
Mr. Smith si è chiuso nell’armatura di un pensiero totalitario,
confinando la proprio sensibilità nelle segrete dell’anima,
un nucleo materico e freddo che non ammette valori e sentimenti
dove l’unica finalità è il potere individuale.

Ma i sentimenti e l’amore non si confinano, vibrano.. vibrano dentro..
E sono più potenti di ogni macchina ,di ogni ordine materico, di ogni regola dovuta.
Così un giorno Mr. Smith si ritroverà inaspettatamente ad alzare gli occhi verso la luna..
A guardarla.. a sentirla..
Ritrovando in un attimo eterno
OGNI STRAORDINARIA DIFFERENZA DELL’INFINITO.



IL RIONE MONTICELLO PRESENTA:
DIPINGO IL MIO SOGNO



Non sono più giovane e non sono io a dirlo: sono le pagine ingiallite e rovinate di questo manuale d’arte. Ricordo ancora il giorno in cui lo acquistai. Ricordo le sue pagine bianche scintillanti e il suo odore di nuovo. Sembra impossibile che adesso appaia come un pezzo da museo. Ma forse lo sono pure io.
Volevo fare l’artista, vivere d’arte. E infatti, eccola la mia ambizione, vergata a chiare lettere sul margine di una pagina: “Sogno di dipingere e poi dipingo il mio sogno”. Non che voglia prendermi i meriti, fu Van Gogh a dirlo, ma ricordo che fu quella frase ad accendere in me il desiderio di inseguire il mio sogno. Leggerla adesso, da commercialista in pensione, mi accende soltanto un sorriso amaro.
Non riesco però a staccare gli occhi dal manuale e scorro lungo le sue pagine consumate. Guardo le illustrazioni e vedo me, un giovane pieno di speranze, rincorrere gli elefanti di Dalì e danzare insieme alle figure stilizzate di Haring, immerso nei colori della pop art. Sorrido di nuovo amaramente mentre i miei occhi si posano su un quadro di Escher: inseguivo i miei sogni, senza capire che stavo inseguendo un’illusione, una scalinata vorticosa che non mi avrebbe portato da nessuna parte.
Ricordo il giorno in cui i miei sogni si scontrarono con la realtà: mi ero precipitato alla galleria d’arte con i miei primi lavori e con fierezza li avevo mostrati a quelle persone in giacca e cravatta, tutte identiche e indistinguibili come in un quadro di Magritte. Il cuore mi era saltato nel petto quando uno di loro mi aveva detto sorridendo “puoi appenderle là, se vuoi”. Ma poi avevo seguito il suo dito, scoprendo che stava indicando la porta della toilette.
È stato quello il momento in cui il mio mondo ha perso colore, il giorno in cui è nato l’uomo pragmatico che sono oggi. La differenza tra quello che ero e quello che sono è così incredibile che mi risulta difficile credere sia successo tutto in questa unica vita.
Continuo a sfogliare le pagine e, accanto alla statua di Amore e Psiche, trovo fissata con una graffetta una foto di me con la donna che poi sarebbe diventata mia moglie. Un bianco e nero sbiadito, attraverso il quale si intuiscono i nostri sorrisi innamorati. Questa volta non è un sorriso amaro quello che mi solca il volto, ma una timida lacrima. Dietro la foto, con la calligrafia di Lei trovo un’altra citazione: “La vita abbatte e schiaccia l’anima, l’arte ti ricorda che ne hai una”.
Io avevo smesso di credere nel mio talento poco tempo dopo quella prima delusione. Lei non aveva mai smesso. Nel suo letto di ospedale, una delle ultime cose che mi disse fu di prometterle che avrei ricominciato a dipingere. Non l’ho mai fatto. Ma adesso, tra le lacrime, sto cercando tra la polvere una vecchia tela bianca, su cui poggiare di nuovo il pennello.
Alla fine qualcosa in comune c’è tra me e quel ragazzo ingenuo di tanti anni fa: l’inesauribile bisogno di amare. Basta questo amore ad appianare la differenza tra ciò che ero e ciò che sono. E Il mondo riacquista i colori di un tempo, brillanti come una visione di Dalì e un paesaggio di Van Gogh, mentre accarezzo il volto di Lei che lentamente sta apparendo sulla tela.

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mercoledì 20 giugno 2018

Lavori a Rio Usceto

Quasi terminati i lavori di stabilizzazione e riduzione del rischio idraulico in Località sulla Valle. Queste alcune foto scattate oggi.







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Il Monte Sumbra da Capanne di Careggine

Ripreso dalle fatiche della Garfagnana EPIC, ecco una bella escursione trekking con il CAI di Castelnuovo di Garfagnana: il Monte Sumbra da Capanne di Careggine.



Da Capanne di Careggine (m. 876), - paese natio di Marco Tardelli - nei pressi del ristorante la Cerragetta, imbocchiamo il sentiero CAI 145. Superato l'abitato, dopo un breve tratto in salita nel bosco, si giunge alla Chiesa di San Giacomo. 




Proseguiamo lungo un tratto di asfalto e superate le ultime case si entra nel bosco (ricco di funghi). Saliamo con fatica, sino ad incontrare, inaspettatamente, uno dei punti più caratteristici delle Apuane: uno spettacolare intaglio nella roccia in cui si passa uno alla volta.






Uscendo dalla spaccatura scendiamo, senza particolari difficoltà, un ripido canalino roccioso.



Dopo poco usciamo dal bosco e dalle Coste del Giovo, un ambiente di praterie e ruderi usati in passato dai pastori tra cui i Capannelli di Careggine, si apre davanti a noi un bellissimo panorama sulle Panie e sul Freddone.


 
 




Si giunge al Colle delle Capanne (m. 1.452) dove si incrocia la strada proveniente da Maestà del Tribbio. Entriamo di nuovo in una bella faggeta e raggiungiamo una terrazza rocciosa che offre una spettacolare vista della parete sud del Monte Sumbra.





Da qui continuiamo verso nord attraversando una vasta zona carsica con rocce e fessure dove è necessario prestare un po’ di attenzione. Arrivati alla ferrata "Riccardo Malfatti", proveniente dal Passo Fiocca, iniziamo la vera e propria ascensione alla montagna su pendio erboso che ci porta in vetta al Sumbra (m. 1764) dove ci accoglie una vecchia croce metallica; è trascorsa 1,5 h da quando abbiamo lasciato Colle delle Capanne e 3,5 h. dall’inizio dell’escursione.

 












Clicca qui per vedere tutte le foto che ho scattato.

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