mercoledì 30 novembre 2016

Il Monte Procinto, di Elio Bonfanti

Questo monte alto 1177 metri ha una forma decisamente singolare in quanto richiama quella di un panettone. Si trova nel comune di Stazzema in provincia di Lucca e le sue pareti, di ottima Dolomia Calcarea, sono perlopiù strapiombanti su tutta la circonferenza. La prima ascensione alpinistica è da datarsi al 1879 ed è da attribuire a Bruni, Bertozzi, Dinelli e Vangelisti che salirono pressappoco dove oggi passa la via ferrata.



E’ separato dal Monte Nona da una spaccatura (Foce del Procinto) e questo intaglio è superabile con un ponticello che permette di accedere ad un bellissimo sentiero panoramico chiamato la Cintura del Procinto. La vetta è facilmente raggiungibile a mezzo della più antica via ferrata d'Italia che con un ardito percorso ne risale il versante sud. L'utilizzo di quest'opera realizzata nel 1893 è stato per molti anni regolamentato e a pagamento in quanto la scala che permetteva di superare la prima parte veniva posizionata solo dietro compenso. 
Dalla piatta sommità la visuale spazia a 360 gradi dal Tigullio alla Corsica consentendo un colpo d'occhio straordinario sul vicino Monte Nona, sulla Pania ed il monte Forato



Il tutto è inserito in un contesto ambientale di rara bellezza e dato che fa parte del Parco naturale delle Alpi Apuane, ci si augura che venga preservato in modo stabile dai rischi ambientali derivanti dalla cavazione del marmo. Attività questa, che ha fatto diventare i fondovalle limitrofi, orribili depositi di inerti abbandonati dentro a fatiscenti strutture a suo tempo dedicate alla lavorazione della pietra.

La zona oltre a numerose ed interessanti escursioni, offre parecchie possibilità anche sotto il profilo storico e culturale tra le quali non per ultima la visita a S. Anna di Stazzema che fu teatro dell'eccidio Nazista del 12 agosto del 1944.

Personalmente ero già stato in zona in occasione di un giro arrampicatorio nel quale avevo riservato più tempo al Pizzo d'uccello, alle torri di Monzone ed alla difficilissima Candalla. Per cui l'ultimo scampolo di energia lo avevo a torto dedicato al Procinto salendovi la via Crudelia.
Certo un posto abbastanza facile per i big ma decisamente impegnativo per i comuni mortali e senza essere ai Mallos de Riglos, la parete strapiomba sempre parecchio. La roccia sino ad una certa difficoltà è straordinariamente ricca di buchi e di clessidre e quindi si riesce a scalare in un modo decisamente divertente in quanto la presa buona la si trova sempre ( o quasi… ).

D’altronde si sa, la Dolomia se da una parte permette una scalata elegantissima dall'altra è sempre fisicamente molto esigente. Il fatto poi che la chiodatura su alcuni itinerari, non sia esattamente da falesia (anche se ho letto qualche polemica sui blog) impone quel poco di attenzione in più che spesso tendiamo a dimenticare a casa. Per carità niente di spaventevole ma quel giusto che alla fine si riverbera sugli avambracci per aver strizzato gli appigli un po più del solito.

Insomma un posto che in quella visita mi lasciò la voglia di tornarci. Occasione colta con l'amico Guglielmo il quale informato dei sonori schiaffoni che avevo preso anni addietro, dopo aver valutato vari itinerari per lunghezza, esposizione e difficoltà mi ha proposto alcune vie dalla gradazione fortunatamente bonaria. Purtroppo la parete è letteralmente tappezzata di itinerari, di varianti e di restyling per cui non è così facile individuare la via giusta ma con un po di occhio alla fine non è poi così terribile. L'entry level scelto è stato la via Luisa o Dolfi Rulli grado V, bellissimo e logico itinerario ma il quinto grado l'abbiamo trovato solo nel bosco della cima. La via successiva sul versante nord del Procinto, (dove la parete sembra essere un po meno ripida) avrebbe dovuto essere un altra realizzazione di questo Dolfi stavolta in cordata con un certo Melucci. Si sembra e basta... In realtà strapiomba come l'altra ed il secondo tiro è un vero capolavoro della natura e di intuizione da parte degli apritori. Il terzo tiro lo abbiamo poi concluso in un diedro strapiombante piuttosto difficile seguito poi da una lunghezza finale sempre molto strapiombante che non aveva nulla a che vedere con le difficoltà dichiarate. Per cui nonostante la combinazione fosse bellissima e a goccia d’acqua abbiamo realizzato in un secondo tempo di aver percorso la via “Effetti Collaterali”. Quando si dice l’occhio!!

Proprio questa ragione mi ha fatto venire voglia di saperne di più sia sul Procinto che sul... Dolfi il quale doveva essere un vero ”manico” considerato che apriva queste vie quasi 60 anni fa.

Così dopo aver fatto una breve ricerca, mi sono accorto che il suo nome ricorreva in moltissime prime salite dal Gran Sasso alle Dolomiti per cui grazie a Carlo un amico Torinese ma Carrarino d’adozione… riesco a parlare al telefono con Roberto Vigiani vero e proprio monumento locale. 
In pochi minuti il gioco è fatto, ottengo il numero di telefono di Giancarlo Dolfi ora non mi resta che usarlo…

Accesso:
Arrivando dalla Versilia si segue la strada che raggiunge l’abitato di Stazzema circa un chilometro prima del paese la si lascia per una strada che parte alla sua destra prima asfaltata e poi sterrata fino quasi al suo termine.
Da qui un comodo sentiero permette di raggiungere in circa 45min il rif. Forte dei Marmi superato il quale si continua passando sotto all’imponente parete del Nona ed in breve si arriva al Procinto.

Stile di arrampicata e periodo:
Lo stile di arrampicata è particolare e la roccia è estremamente propizia all’ arrampicata, infatti anche se il suo calcare è decisamente liscio, è altrettanto ricco di buchi, pertanto ne risulta un’arrampicata molto atletica di grande soddisfazione.
Il periodo consigliato va dalla primavera all’autunno , ma essendo ventilato anche in piena estate è possibile scalare sfruttando le varie esposizioni.

Punti di Appoggio:
Rifugio Forte dei Marmi
Il Rifugio, è raggiungibile a piedi in meno di un'ora di cammino partendo dalla parte alta dell'abitato di Stazzema (sentieri con segnavia 5 e 5 bis), dispone di 25 posti letto, 2 sale da pranzo, Bar, Saloncino, Acqua corrente, Energia elettrica, 2 terrazze panoramiche, locale invernale Teleferica per trasporto merci.
E’ aperto dal 15/06 al 15/09; nei restanti mesi dell'anno è aperto tutti i giorni festivi e prefestivi.
Contatti: TEL. 0584.777051 CELL. 331.3277741 - Gestore: Bonini Arianna
All'Alpe della Grotta mt. 865
Monte Procinto (Alpi Apuane) - Stazzema (LU)

Casa Giorgini B&B
Arrivati a Stazzema proseguire sulla strada sterrata che diventa via via più stretta superata la località Scalette si supera un tornante e si raggiunge il piazzaletto dove lasciare la vettura. Dispone di 12 posti letto e pratica la mezza pensione ottima l’ accoglienza e la cucina locale. Aperto tutto l’anno è realizzato in una stupenda casa padronale degli inizi del 900 si trova a circa 750 mt di quota.
Località Giorgini 55040 Stazzema ( LU)
contatti: TEL. Alberto: 329 22 62 277
Mail: casagiorgini@libero.it
Località Giorgini n°1 (Alpi Apuane) Stazzema (LU)

Bibliografia :
Toscana e isola d’Elba. Di Franceschini e Recchia Versante sud
Arrampicate in alta Versilia. Di Polacci, Barsanti, Angelici,
Guida all’arrampicata sportiva nelle Alpi Apuane meridionali. Pubblicata nel 1996 dal rifugio Forte dei Marmi.

Coordinate GPS
43°59′51.12″N 10°20′05.47″E

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I Rioni: Palio biennale, ancora non è deciso

Il Tirreno del 30-11-16 - Nicola Bellanova

Questo il comunicato copiato e incollato da Facebook.

I Rioni BORGO ANTICO, BUFALI e MONTICELLO, all'unanimità intendono con il presente comunicato, correggere e completare le notizie parziali e imprecise divulgate dalla Pro Loco di Gallicano nei giorni scorsi. A seguito dell'incontro del 21 Novembre riteniamo prematuro e inopportuno un comunicato che parla di decisioni ancora in via di discussione. I presidenti precisano che la proposta di un Palio BIENNALE è ancora un'opzione da valutare (come da verbale), cosa certa è che nel 2017 i Rioni non si impegnano alla realizzazione del Palio per mancanza delle energie necessarie alla gestione e creazione di un grande spettacolo che negli anni è cresciuto e che richiede sempre più impegno, sacrificio e dedizione!
Il problema economico è relativo e ha una dimensione diversa per ogni Rione, pertanto non può essere indicato come l'ostacolo maggiore in questo contesto.
Il Rione BORGO ANTICO da anni propone l'edizione BIENNALE del Palio di San Jacopo, mentre il Rione BUFALI sostiene fermamente la sua disapprovazione alla proposta. Infine il Rione MONTICELLO sta ancora valutando se ritenere plausibile questa opzione, questo indica che, contrariamente a quanto divulgato, non esiste l'unanimità sbandierata. Il regolamento del Palio, per subire variazioni, necessita del consenso dei tre Rioni tutti, cosa che in questo caso non è avvenuta.
Questa spiacevole vicenda giornalistica ha destato preoccupazione in tutti Noi, temendo che questa PREMATURA DIVULGAZIONE abbia minato il rapporto di fiducia che ci ha sempre legato ai Nostri Sostenitori.
La missione di una "PRO LOCO" dovrebbe essere quella di tutelare, rappresentare, promuovere e proteggere le manifestazioni che nascono nel territorio di appartenenza. In questo momento tali propositi sono venuti meno e si è creato un clima di incertezza e smarrimento.
Nella tempesta mediatica una cosa positiva è accaduta: I TRE STORICI NEMICI sono finalmente UNITI e COALIZZATI per proteggere ciò che più AMANO.... il "CUORE PULSANTE" di Gallicano.... IL PALIO. (Doverosa la citazione)
Tutti UNITI ci chiediamo: PERCHÉ TANTA FRETTA???"
Rione Borgo Antico
Rione Bufali
Rione Monticello

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martedì 29 novembre 2016

XXXVII Fiaccolata della Valle del Serchio - Gallicano 7 dicembre 2016


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La Via del Volto Santo: a piedi in Lunigiana e Garfagnana. La guida

Da Pontremoli a Lucca in 9 tappe: è uno dei tanti cammini che nel Medioevo andavano a comporre la Via Francigena. Oggi, attraverso luoghi, borghi, paesaggi, architetture e tradizioni, è nuovamente percorribile.


La Via Francigena è ormai un tracciato ben definito e riconosciuto anche da una guida ufficiale. Ma, ovviamente, come tutte le antiche vie di pellegrinaggio è il frutto di una sintesi di tante varianti che nei secoli sono state percorse da eserciti, mercanti e soprattutto pellegrini in transito attraverso l’Europa e diretti verso i luoghi sacri, Roma e Gerusalemme. Da una di queste varianti nasce il Cammino del Volto Santo frutto del meticoloso lavoro di recupero di un gruppo di appassionati.

L’Appennino è il nodo centrale del fascio di vie che dà vita alla Francigena. Qui si incrociano altri tracciati di collegamento e pellegrinaggio come la Via degli Abati che da Bobbio si ricollega alla Francigena a Pontremoli, e da qui, appunto, il Cammino del Volto Santo che attraversando la Lunigiana settentrionale e la Garfagnana, porta a Lucca dove, a partire dal 752, viene venerata la reliquia del Volto Santo.



Il percorso che parte da Pontremoli segue le posizioni delle antiche pievi: pieve di Sorano (Filattiera), pieve di San Cassiano (Bagnone), pieve di Venelia (Monti di Licciana), pieve di Soliera (Fivizzano), pieve di San Pietro di Castello dove, in Garfagnana, lungo la valle del Serchio, giunge fino a Lucca. L’inizio e la fine del Cammino del Volto Santo sono caratterizzate dalla presenza nelle città di Pontremoli e Lucca di due labirinti simboli del pellegrinaggio medievale. Ora anche questo tracciato ha la sua guida: La Via del Volto Santo – A piedi in Lunigiana e Garfagnana, di Nino Guidi e Oreste Verrini, edita da Le Lettere, racconta nel dettaglio le 9 tappe che, attraverso luoghi, borghi, paesaggi, architetture e tradizioni portano i moderni viandanti da Pontremoli e Lucca.

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lunedì 28 novembre 2016

Il 65% per la persiana al posto della serranda

Vorrei sostituire le mie “vecchie” serrandine con delle persiane in legno. Queste ultime possono beneficiare del bonus sul risparmio energetico quali elementi schermanti? All’Enea basta fare una semplice comunicazione con il modello F? In questo caso non bisogna comunicare i dati del miglioramento energetico ottenuto?

La detrazione Irpef del 65 per cento (ex articolo 1, comma 74, lettera a, della legge 208/2015, di Stabilità per il 2016; si veda anche la guida al 65% su www.agenziaentrate.it) si applica anche per il 2016 con riferimento all’acquisto e alla posa in opera di schermature solari (deve trattarsi degli impianti di cui all’allegato M al Dlgs 29 dicembre 2006, n.311), tra i quali rientrano le tende esterne, le chiusure oscuranti (come anche le persiane del caso di specie) e i dispositivi di protezione solare in combinazione con vetrate con specifici requisiti di trasmittanza termica. Anche per le schermature solari è necessaria l’asseverazione dell’intervento, che può essere sostituita dalla certificazione dei produttori (come per gli infissi e le caldaie con potenza inferiore a 100 kW).
Non è necessario l’attestato di certificazione energetica (come per i pannelli solari). Entro 90 giorni dall’ultimazione dei lavori sarà sufficiente inviare all’Enea la sola scheda informativa (modello F, ex Dm 11 marzo 2011), senza indicare il miglioramento energetico, ma inserendo le caratteristiche della persiana in base alla certificazione del produttore.
 
Fonte: L'Esperto Risponde - Il Sole 24 Ore

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domenica 27 novembre 2016

Sbandieratori di Gallicano: rinnovo Consiglio Direttivo biennio 2017-2018


Oggi, 27 novembre 2016, si sono svolte l'elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo del Gruppo Sbandieratori e Musici di Gallicano per il biennio 2017-2018. Questi sono stati i risultati:
  • BALDACCI GIULIO 31
  • BIAGIONI GIULIA 8
  • CASTELLI CARLO 25
  • CASTELLI OTTAVIO 17
  • PIERI IACOPO 35
  • PINOCCI ALESSANDRO 35
  • SANTUCCI VALENTINA 17
  • ULIVI MARCO 37
  • ULIVI PAOLO 22
  • VIVIANI SARA 34

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Sensibilizzazione raccolta differenziata: pile e batterie


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La coppia Rossi Togneri vince il 5° Biathlon del Gatto Nero

La coppia Rossi Maicol e Togneri Davide vince il 5° Biathlon del Gatto Nero a Sassi. Clicca qui per vedere le foto.







  1. ROSSI MAICOL - TOGNERI DAVIDE 1.00.09
  2. MAIER MAURO - MASSARI ANDREA 1.01.46
  3. ZOMPA ALESSANDRO - BERTAGNI NICCOLO' 1.02.01
  4. BUCCOLIERI MASSIMO - TONI JONATHAN 1.02.20
  5. DONATI DANTE - FRANCHI NAVES 1.02.51
  6. FONTANINI CESARE - CARROSI ROBERTO 1.03.07
  7. DINI PIERUGO - DIVERSI LUCA 1.03.39
  8. DONATI ROBERTO - CASTELLI GIRMA 1.04.05
  9. ORSELLI DANIELE - FANANI ROSSANO 1.06.19
  10. PUPPA GIUSEPPE - BIAGIONI CRISTIAN 1.06.36
  11. CECCETELLI RICCARDO - CAMBI FLAVIO 1.06.43
  12. PIEROTTI MARCO - GIANNOTTI MARCO 1.07.49
  13. GORGA GIANNI - MEI MAIDA 1.08.27
  14. BIAGIONI SILVIA - CANALE GIUSEPPE 1.09.28
  15. MIGNINI DIEGO - SETTI FRANCESCA 1.09.50
  16. FORNARI MARCO - PIEROZZI LEONARDO 1.11.15
  17. GIUNTA SIMONE - GIUTA SEBASTIAN 1.11.44
  18. PIOLI ANDREA - ANGELI LUIGI 1.13.14
  19. CARDOSI FEDERICO - CASCI MASSIMO 1.13.31
  20. ROSSI MASSIMO - ROSSI ANDREA 1.14.13
  21. VICHI IVANO - GHILONI FRANCO 1.14.22
  22. ADAMI LUCIANO - SARGENTI ARTURO 1.15.03
  23. GUIDI ALESSANDRO - DONATI SILVIA 1.15.56
  24. SANTIN FLAVIO - GIANNOTTI MATTEO 1.17.07
  25. CECCARELLI LUIGI - COLO' DENNIS 1.18.03
Individuale
  1. GRI GIUSEPPE 0.58.43
  2. ORSI ROBERTO 1.05.08
  3. MUSETTI DARIO 1.06.13
  4. SANTI CLAUDIO 1.11.38
  5. GAI PAOLO 1.13.56
  6. TONI MIRCO 1.15.21
  7. PELIGOTTI ANTONIO 

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sabato 26 novembre 2016

Il Palio di San Jacopo diventa biennale?

Nicola Bellanova - Il Tirreno del 26-11-16

Le reazioni a questo articolo su Facebook.

Paola Santoni - Vice Presidente Rione Monticello
Ho appena letto i due articoli relativi al palio 2017... intanto mi chiedo perché gli articoli relativi al palio non vengono scritti dopo aver intervistato tutte e 4 le parti coinvolte? Ovvero i tre rioni e la proloco? Seconda cosa se non sbaglio, visto che ero presente alla riunione, il rione bufali non era d'accordo con un biennale ma solo con uno stop per quest'anno quindi l'informazione è imprecisa... altra questione.. il problema maggiore NON è economico!!! È un problema di partecipazione attiva alle attività che riguardano la messa in scena del grande spettacolo di cui I RIONI SONO RESPONSABILI!!!!!
Le persone che portano avanti il palio da anni sono poche e facendo parte di queste poche persone affermo che siamo sfiniti! Stanchi! È un secondo lavoro e non può durare all'infinito! Vi assicuro che se ci fosse la voglia in tutti i Gallicanesi e dico tutti di fare il palio i soldi sarebbero l'ultimo dei problemi! E affermo anche che forse Gallicano si merita un anno senza palio forse è il modo per far svegliare una comunità che da per scontato che i soliti 30 coglioni fanno divertire e incassare un paese intero!!!!!!!

Monia Rossi - Presidente Rione Borgo Antico
CONDIVIDO ANCHE IO....PIENAMENTE (riferito a Paola Santoni)

Matteo Mazzanti - Presidente Rione Bufali
Confermo in toto tutto ciò che è stato detto dalla Paola, e sottolineo il fatto che il RIONE BUFALI NON APPOGGERÁ MAI L'IDEA DI UN PALIO BIENNALE. Secondo il consiglio direttivo tutto, il Palio biennale NON è e NON può essere la soluzione per compensare la scarsa manodopera che accomuna tutti e 3 i rioni. L'edizione del 2017 è saltata proprio per questo principale motivo, anche con la speranza che, in questo anno di pausa, nei gallicanesi tutti possa riaccendersi quello spirito e quella voglia che hanno reso il Palio una manifestazione pluridecennale. Inoltre i rioni stanno subendo un cambio generazionale, nei direttivi di ogni rione l'età media si sta abbassando, per questo abbiamo preso questo anno di pausa anche come un percorso formativo che ci farà maturare e accumulare esperienza nella gestione dell'insieme. Questo, dal canto nostro, sarà l'unico cambiamento strutturale che avverrà da questo anno.

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giovedì 24 novembre 2016

Ultimati i lavori di restauro della Chiesa di S. Andrea


Il Parroco e il C.P.A.E., informano la Comunità Gallicanese sui lavori di restauro della Chiesa di S. Andrea e sul programma degli interventi necessari per il restauro conservativo della Chiesa di San Jacopo.

E' con immensa soddisfazione comunicarvi che i lavori relativi al restauro della Chiesa di S. Andrea sono ultimati, rispettando i tempi di progetto ed i costi computati. In corso d'opera ci sono state problematiche ed imprevisti strutturali, ma grazie alla professionalità dell'impresa Costruttrice de della Direzione dei lavori, l'intervento è stato portato a termine.
Grazie anche alla collaborazione di persone che hanno dato del loro tempo libero, ora possiamo noi tutti nuovamente usufruire del bene di culto di pregio storico, qual è la Chiesa di Sant'Andrea.

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Il Bamboccio di Gallicano

 
Avete mai provato a domandarvi perché i frammenti, i pezzi di bassorilievi, le statue mutilate, i vasi sbrecciati, attirino l’attenzione ed eccitino la fantasia più del tempio, del palazzo di cui non sono che piccola parte? Anche il mio paese è un piccolo scrigno di frammenti: basta saper scegliere.
Dalle chiese, dalle case questi frammenti vengono fuori; e frammenti preziosi!
Tra i frammenti che hanno eccitato la mia fantasia, c’è stata la testa di un bamboccio, che ho visto nel fondo della Turrite.
Stava il bamboccio al limitare del muro che parte dalla canonica e fa da parapetto alla strada. Dava un nome al paese: “sta attento Gallican, qualche sera ti portian via il bamboccio”.
Ai nipoti tramandava modi di dire, così: alla donna in cinta prima della celebrazione del matrimonio: "Eh! Vedi, l’ha toccata prima il bamboccio"; alla donna incinta: "Hai toccato il bamboccio, ora si vedrà s’è mastio o femmina".
Ad ogni trasporto funebre, quando la salma era giunta al bamboccio, la campana grossa della chiesa mandava un rintocco, avvertiva la popolazione che l’estinto era giunto in prossimità della sua ultima dimora. Di ritorno da un funerale, il coetaneo del morto: "lui è drento il cancello, io sono al bamboccio"; ovvero tra vecchi: "Tu sei al cancello, (si parla del vecchio camposanto) e io al bamboccio"; per darsi un punto d’incontro: "Troviamoci al bamboccio" (nei tempi in cui si andava nelle selve a far la legna).
Il bamboccio era un’impresa, come il marzocco per il fiorentino.
Poi un giorno il bamboccio fu staccato dal muro, ruzzolò lungo la scalinata, e come niente fosse, fu gettato in Turrite. Perché da chi?
Sparito il bamboccio è rimasto nei vecchi il modo di dire.
Al posto del bamboccio fu messa la croce a ricordo delle missioni predicate nel 1909.
Questa fu tolta nel 1966 e posta ai piedi del campanile, perché il bamboccio deve ritornare al suo posto. Dominò per secoli la strada, e il popolo attribuiva a quel simbolo un potere negromantico.
E’ giusto che vi ritorni, per fermare un modo di parlare , che indica l’itinerario di un popolo.
L’albero delle tradizioni ha le sue stagioni, ma non secca mai.

Giorgio Donati - L'Aringo n. 4 dicembre 2015

 

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mercoledì 23 novembre 2016

Il 25 novembre si inaugurano i murales "Muro delle donne"

Il Tirreno del 23-11-2016 di Francesco Cosimini

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martedì 22 novembre 2016

lunedì 21 novembre 2016

L'Aringo - versione digitale del numero 7

In attesa del numero di dicembre 2016, postiamo per tutti la versione digitale del numero 7.
Buona lettura! Clicca qui per sfogliare tutti i numeri de L'Aringo.
 

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sabato 19 novembre 2016

Bambini protagonisti in Municipio a Gallicano

Un consiglio comunale davvero speciale quello che si è celebrato a Gallicano al quale hanno partecipato i giovani della scuola primaria e secondaria accompagnati della loro insegnanti. 

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venerdì 18 novembre 2016

25 Novembre 2016 - Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne

Work in progress:
25 Novembre 2016 - Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.




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giovedì 17 novembre 2016

Il Comune di Gallicano è su WhatsApp

Una bella idea dell'Amministrazione Comunale di Gallicano.

 
 
WhatsApp Comune di Gallicano è il nuovo servizio del Comune di Gallicano con lo scopo di trasmettere via smartphone, informazioni di pubblica utilità e interesse del comune sfruttando la velocità e capillarità della App.
 
Al numero 3351812319 è attivata esclusivamente la chat testuale che permette l'inoltro e la ricezione di messaggi contenenti anche immagini, piccoli clip video e la eventuale condivisione della posizione.
 
WhatsApp Comune di Gallicano è un canale di comunicazione interattivo per rendere più semplice e tempestiva l'informazione e raggiungere il maggior numero di cittadini.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun utente potrà vedere i contatti altrui garantendo la privacy. Il servizio è curato dall’Ufficio Relazioni con il Pubblico e/o dal Sindaco o suo delegato.

CONTENUTI
Il servizio ha lo scopo di informare i cittadini sui seguenti contenuti:
● #EMERGENZE per tutte le notizie a carattere di allerta meteorologica, nonché comunicazioni a carattere di emergenza emesse dal servizio di Protezione Civile o di emergenza in genere;
● #PUBBLICAUTILITA’ informazioni sui servizi comunali, viabilità o su altre questioni di interesse generale.

ISCRIZIONE
Per iscriversi al servizio è sufficiente scaricare l’applicazione di WhatsApp, inserire tra i propri contatti (rubrica) il (numero 3351812319 si consiglia la denominazione: “WhatsApp Comune di Gallicano”) e inviare un messaggio con il seguente testo: “Notizie ON”; allo stesso modo per cancellarsi inviare un messaggio con “Notizie OFF”.
Con l’invio del messaggio di iscrizione, il titolare dell’utenza telefonica autorizza il Comune di Gallicano a trasmettere informazioni tramite WhatsApp. L’iscrizione verrà accolta con l’invito a leggere la policy del servizio che si intenderà così accettata.

DISCLAIMER
I messaggi degli utenti verranno cancellati e, se necessario, segnalati al gestore del servizio nei seguenti casi:
■ promozione o sostegno di attività illegali;
■ utilizzo di un linguaggio offensivo o scurrile;
■ diffamazione o minaccia;
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■ promozioni di raccolta fondi.
In presenza di comportamenti che violino la presente policy, l'utente responsabile sarà bloccato. Nei casi più gravi, i contenuti lesivi e i loro autori saranno segnalati alle competenti autorità giudiziarie.

INFORMATIVA SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI AI SENSI DELL’ART.10 DEL DECRETO LEGISLATIVO 30/06/2003 N.196.
Il titolare del trattamento è il Comune di Gallicano. I dati saranno trattati esclusivamente per l'esecuzione delle operazioni relative al servizio di WhatsApp del Comune di Gallicano. A tal fine i dati potranno essere trasmessi a soggetti terzi che svolgono funzioni strettamente connesse e strumentali all'operatività del servizio. Il trattamento sarà effettuato attraverso l'utilizzo di strumenti informatici, telematici o cartacei per i quali sono impiegate misure di sicurezza idonee a garantirne la riservatezza e ad evitarne l'accesso a soggetti non autorizzati. In qualunque momento l'iscritto può far valere i diritti previsti dal Decreto Legislativo 196 del 30/6/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali). L’iscrizione al servizio WhatsApp del Comune di Gallicano da parte dell’utente rappresenta di per sé esplicita accettazione della Informativa sul trattamento dei dati personali.

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Servizio civile regionale: 2129 posti in Toscana, 4 a Gallicano

 
Servizio Civile regionale: attivo dal 17 novembre al 16 dicembre 2016

I giovani selezionati svolgeranno un periodo di Servizio Civile, della durata di 8 mesi, presso enti quali associazioni del terzo settore, amministrazioni pubbliche, università, cooperative, con un contributo mensile di 433,80 euro.

CHI PUO’ PRESENTARE DOMANDA
Possono presentare la propria candidatura i giovani che, alla data di presentazione della domanda, sono:
- regolarmente residenti in Italia;
- in età compresa fra i 18 e 29 anni (compiuti);
- inoccupati, inattivi o disoccupati.
Non possono presentare domanda coloro che abbiano già svolto o stiano svolgendo il servizio civile (regionale o nazionale) o che abbiano avuto nell'ultimo anno e per almeno sei mesi rapporti di lavoro o di collaborazione retribuita a qualunque titolo con l’ente che realizza il progetto.

La domanda può essere presentata esclusivamente on-line, collegandosi al sito https://servizi.toscana.it/sis/DASC

A Gallicano sono 4 i posti disponibili.
Quali sono i progetti per cui fare domanda a Gallicano?
2. EC(C)O IL MUSEO DELLE ALPI APUANE www.centrovolontariato.it

Le informazioni relative ai progetti finanziati e messi a bando, le sedi di attuazione, i posti disponibili, le attività nelle quali i giovani saranno impiegati, gli eventuali particolari requisiti richiesti, i servizi offerti dall’ente, le condizioni del servizio, nonché gli aspetti organizzativi e gestionali, possono essere reperite sui siti internet degli enti titolari dei progetti finanziati.

Termini di presentazione della domanda
Il giovane può inviare la propria candidatura dal 17 novembre 2016 ed entro e non oltre il 16 dicembre 2016. E’ possibile presentare una sola domanda di partecipazione per un solo progetto di servizio civile.
 
Per maggiori informazioni clicca qui.

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mercoledì 16 novembre 2016

Sensibilizzazione raccolta differenziata: plastica


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Le voci del cuore 2016 - sabato 19 novembre

 
L' Associazione Amici del Cuore "Valle del Serchio" con il patrocinio del Comune di Gallicano, organizza per sabato 19 Novembre alle ore 21 presso la sala Guazzelli di Gallicano la manifestazione "Le voci del cuore", serata dedicata alle corali polifoniche della Valle del Serchio.
L'appuntamento, giunto alla sua undicesima edizione, riscuote di anno in anno sempre un crescente successo di critica e di pubblico ed è diventato ormai un evento fisso nei programmi degli Amici del cuore.
Ovviamente lo scopo più importante della manifestazione è quello di fare informazione ed al tempo stesso sostenere le attività di prevenzione delle malattie cardiovascolari che, è bene sottolineare, ancora oggi sono la principale causa di morte anche in Valle del Serchio. 
Comunque sia, una piacevole serata di svago ascoltando le voci della valle e delle montagne, da parte dei migliori cori della zona.

Ecco un brano del Coro delle Alpi Apuane dell'edizione 2014.




Queste le corali presenti:
  • "CORALE POLIFONICA GALLICANO" - Maestro Mons. Fiorenzo Toti
  • Coro di Bolognana “DON CARMINE CHESI” - Maestra Monica Vick
  • Piccolo coro "CHIACCHERE SONORE" - Fornaci di Barga Dir. Bonazinga – Rigali – Poli
  • Associazione "LA CORALE DI CARDOSO" - Maestro Riccardo Pieri
  • Gruppo di animazione liturgica "CANTIAMO AL SIGNORE" - Dir. Franco Agostini
  • "DONNE IN CERCA DI GUAI" - Maestro Nilo Riani
Con la partecipazione di:
  • ALBERTO BERTUCCI
  • Esibizione del corpo di Danza “KOALA” della palestra Judo Club di Barga – Coreografie Lucia Lucchesi

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Restyling strade a Gallicano

La Nazione del 16-11-16

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martedì 15 novembre 2016

San Pellegrino in Alpe, il paese di undici anime conteso fra Emilia e Toscana

Gli abitanti di San Pellegrino in Alpe devono fare tutto doppio: dalle pratiche burocratiche alle poste. Ma qui la crisi non si sente.


Un caffè? Venga al bancone: glielo servo in Toscana, ma per pagare, per favore, torni qui in Emilia, alla cassa». Bastano pochi passi per accontentare l’oste, ma soprattutto per cambiare Regione.

San Pellegrino in Alpe è una grande storia di mini frontiera. A quota 1525, è il borgo più alto degli Appennini e dei suoi record va fiero. Ha meno di 20 stalli per il posteggio: la metà ricade in Garfagnana, il resto nel modenese. In effetti, più che un punto geografico, questo è un luogo dell’anima, come scriveva il poeta Umberto Monti. Chi passa da qui non arriva per caso e, se resta, lo fa per scelta.

Per conferme, chiedere ai suoi 11 abitanti divisi fra due famiglie, i Lunardi e i Maier, le uniche a vivere qui tutto l’anno, lontano dalle lusinghe delle provincie di Modena e Lucca che si spartiscono, ancora oggi, quest’angolo di mondo. Con mille, meravigliosi sdoppiamenti: devi fare dei lavori? Occorre presentare una doppia “Dia”, la dichiarazione d’inizio lavori, ai due Comuni cui il borgo appartiene. Da una parte Frassinoro l’emiliano a 21 km, dall’altra Castiglione in Garfagnana, 18 km di tornanti più in basso. Aspetti una lettera? Potrebbe arrivare da uno dei due versanti del monte, grazie a due gentilissime portalettere che risalgono ai giorni alterni il valico.
A risalire il passo per primo fu, però nel VII d.C Pellegrino che decise di fermarsi qui: non era ancora santo, ma figlio del re di Scozia che venne a far l’eremita fra questi boschi, sopra ed intorno al passo delle Radici, al parco del Frignano e al monte Cusna.
Allora come oggi la vegetazione è così fitta da prender il nome di selva. Che per lui non fu mai oscura ma «romanesca», come la denominò proprio Pellegrino, dai molti pellegrini diretti a Roma che vi facevano tappa. Su quella che oggi è la tortuosa Sp 234, passava la via Bibulca, un’autostrada per il Medioevo, dato che vi potevano passare ben due buoi. Pellegrino, però, era un tipo schivo: ben prima di San Francesco, alla compagnia degli uomini, preferiva quella degli animali. Visse a lungo in una caverna, poi nel tronco scavato di un faggio.
Oggi riposa in un’urna di marmo e cristallo, accanto al fido compagno San Bianco. Ma il suo sonno eterno, all’inizio, fu disturbato, proprio per via di quell’alpe contesa a metà. Il suo corpo fu issato su un carro e due torelli, tirando ora verso l’Emilia, ora in Toscana, stabilirono come sarebbe stato sepolto. Con le gambe in Emilia e la testa in Toscana. Dove oggi ancora in molti, salgono per pregarlo, affidandogli le proprie ansie vergate su bigliettini di varie fogge.

«Life on Mars», c’è vita su Marte di David Bowie, gracchia dalla radio che pare avere sempre la colonna sonora giusta: «Pellegrini ce ne sono molti d’estate – spiega Marcello Maier – .
Dopo arrivano fungaioli, cacciatori, amanti delle ciaspole da neve e poi tantissimi motociclisti. Soli non restiamo mai». Papà, altoatesino, trapiantato prima a Bologna e poi quassù per amore della mamma, nata su queste colline.
La cucina del ristorante ha appena chiuso: è tempo di una briscola con qualche avventore. «Non ce ne andiamo perché l’albergo è nostro», spiega Marcello. Basta abituarsi. Lui fin da piccolo faceva ogni giorno 3 km a piedi fino all’autobus che lo portava a scuola a Castiglione. «Ma mi sento più emiliano», scandisce con un accento che più toscano non si può. Potenza dei libri e del crinale. E del lavoro che quassù, nonostante la crisi, ha tenuto le persone ancora attaccate al territorio.
A Frassinoro l’industria della ceramica ha ridotto, ma non cessato, la produzione, a Pievepelago c’è la Beghelli e una fabbrica metallurgica; in Garfagnana resiste un distretto di cartiere.

«Dove non manca mai il lavoro è in questa chiesa», allargano le braccia Graziella Di Giulio e Piero Picchi. Loro sono angeli e custodi dell’ospizio di San Pellegrino in Alpe.
Lui bada al negozio, lei «anche a tutto il resto». La chiesa originale è del 1100 e una crepa su un altare laterale li impensierisce.
Al sopralluogo è arrivato anche il vicario generale della Diocesi di Lucca, Monsignor Michelangelo Giannotti: «Queste realtà, piccole e suggestive, vanno custodite». L’architetto sale la scala, esamina le strutture e tranquillizza. Perché qui se c’è un problema, è di tutti. Lo sanno bene Graziella e Piero. Loro vengono da Altopascio.
Una volta in pensione han deciso di trasferirsi qui, lavorando per la canonica. D’estate per 5 mesi, d’inverno da pendolari. C’è tanto da fare: due messe al giorno da servire, il negozio, il museo etnografico. Poi le feste: dal Ferragosto quando un tempo c’era il mercato, alla motomessa di giugno con benedizione di migliaia di motard, fino al 1° agosto la grande festa di San Pellegrino. Allora si sostituisce la grande croce di faggio, simbolo del santo.


La gente attraversa il robusto voltone in pietra che d’inverno, con la sua galleria e il suo pozzo fanno da scudo al vento e alle intemperie del valico e sono il cuore pulsante di questo borgo millenario.
Fuori, sulla collina sospesa sull’infinito, ognuno si prende un frammento di croce vecchia e si da il benvenuto a quella nuova. «La devozione è grande: ogni giorno puoi raccogliere una storia di disperazione o speranza, basta ascoltare », dicono i coniugi Picchi.
A fine agosto è arrivato il nuovo parroco che, però, si divide con un altro eremo in Garfagnana. Le spese vanno centellinate: «Quest’anno abbiamo raccolto molte meno offerte e ci sarebbe anche da sistemare l’organo », spiega Graziella. Le battaglie non la spaventano: quando, negli scorsi anni, si diffuse la voce che si voleva chiudere il santuario, fu lei a chiamare la stampa. Quando però i custodi tornano a valle, al santuario pensa Pacetto, al secolo «Lunardi Marchi Pacifico», scandisce lui.
Dopo Pellegrino, in fondo è lui la vera istituzione del borgo. Con le sue oltre 80 primavere e una storia di famiglia che risale al 1224 e al duca D’Este, è la memoria storica del borgo. I suoi figli mandano avanti l’albergo con ristorante, ma al bar, dall’altro lato della via, pensa ancora lui: negli anni 50 fu costruita una piccola galleria sotto la strada per non dover uscire all’aperto. Fuori romba un Tir. L’autista scende: «Lo vede? – sbircia Pacetto dalle tendine di pizzo -. Bisogna che qualcuno resti qui, perché c’è sempre un Pellegrino che passa».

Lucia Galli (ilGiornale.it)

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Due giorni da urlo sui trail toscani: Garfagnana EPIC

La Garfagnana EPIC sul numero di Novembre 2016 di MTB Magazine.
Due giorni da urlo sui trail toscani: il 3 e il 4 giugno 2017 la terza edizione della Epic.


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Se il Sindaco dice "non fate come me"

Da Il Tirreno del 15 novembre 2016





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lunedì 14 novembre 2016

Un altro defibrillatore si aggiunge sul territorio di Gallicano

Un altro defibrillatore si aggiunge sul territorio comunale di Gallicano.


L'annuncio arriva dal Sindaco Saisi sul gruppo Facebook Gallicano News:

Questa mattina è arrivata la donazione di defibrillatore e teca da parte dell'Associazione Kwizera Onlus che ringrazio a nome di tutta la comunità. 
Prosegue così il progetto, elaborato insieme agli Amici del Cuore, che ha l'obiettivo di installare più defibrillatori possibili nel nostro comune: intervenire nei primi tre minuti, di fronte a un arresto cardiaco, significa aumentare sensibilmente le probabilità di ritornare a vivere.

Nei prossimi giorni l'amministrazione comunale deciderà dove posizionarlo.

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domenica 13 novembre 2016

Nuovo look per il Monte Forato grazie all'azione dei volontari

Nei primi anni del 2000, un fitto bosco di faggi non faceva godere appieno lo spettacolo del doppio tramonto del Monte Forato... intervenne il Buffardello!


Articolo di Emilio Simonini (Il Tirreno) del 13 marzo 2002


Rifatto il look al Monte Forato. Un nuovo maquillage naturale nel rispetto delle caratteristiche morfologiche dell'area apuana fra le più caratteristiche e maggiormente visitate dagli appassionati della montagna.
Un ambiente incontaminato che però stava perdendo il suo fascino a causa della crescita di arbusti che, soprattutto nel versante Garfagnino, limitavano la visione del caratteristico arco naturale di roccia. Il grande foro di oltre trenta metri da sempre ha stimolato la fantasia dell'uomo e per due volte l'anno, in autunno e primavera, è protagonista del doppio tramonto del sole.
L'astro celeste tramonta una prima volta dietro la cresta apuana per poi riemergere incorniciato nell'arco del Monte Forato per poi sparire definitivamente agli occhi stupiti dell'osservatore.
Da qualche anno però non era più possibile godere appieno dello spettacolo, un fitto bosco di faggi precludeva in parte la visuale.
Da alcuni giorni è possibile fruire nuovamente della libera visione del grande arco.
L'associazione "Buffardello team", formata da appassionati di tematiche ambientali, che ha nei propri scopi sociali appunto la valorizzazione del territorio, si è assunta l'onere di rendere visibile questa meraviglia della natura.
Alcuni volontari, domenica scorsa, muniti delle autorizzazioni necessarie e armati di motoseghe hanno sfoltito il bosco di faggi prospiciente il foro.
"Ci dispiace aver provocato rumore e quindi fastidio ai tanti escursionisti domenicali che cercavano un po' di tranquillità - dice un volontario - ma l'opera era una necessità non procastinabile".

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sabato 12 novembre 2016

Il "sabatino" di Verni

Un plauso a Sergio che da solo ha tolto le foglie dalle cunette per la strada di Verni.



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venerdì 11 novembre 2016

mercoledì 9 novembre 2016

Studio rischio sismico edifici pubblici Lucca

Riporto qui un interessante post di Maurizio Bacchini sulla questione terremoto.


Sul sito della Regione Toscana sono presenti molte informazioni relative ai terremoti: si possono trovare ad esempio tutte le mappe del comune di Gallicano con gli studi fatti nel nostro territorio che hanno portato alla stesura delle carte geologiche di microzonizzazione sismica (www.regione.toscana.it), l'effetto del terremoto può essere amplificato o attutito in base al terreno su cui insiste una costruzione, per cui è importante conoscerne la tipologia.
Sul sito si trova anche uno studio fatto sul rischio sismico dei nostri edifici pubblici (www.regione.toscana.it da pagina 85 ci sono quelli censiti nel comune di Gallicano).
Per i vari edifici vengono riportati:
- VSM vulnerabilità sismica edifici in muratura
- VSCA vulnerabilità sismica edifici in cemento armato
- VEL valutazione degli effetti locali dei terreni.
Come si può vedere il Comunello è stato valutato VSM = Vulnerabile 
La ex scuola media è stata giudicata negativamente per VSCA (da questa valutazione scaturì la decisione di spostare le scuole medie prima nell'area artigianale e poi al nuovo plesso). 
La scuola materna di realizzazione più recente (1979-81) è stata invece valutata positivamente.

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Sensibilizzazione raccolta differenziata: vetro


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lunedì 7 novembre 2016

Detrazioni fino all'85% per la messa in sicurezza antisismica


Detrazioni ricche come il sisma-bonus previsto dalla legge di bilancio 2017 non si vedevano da dieci anni, da quando il 55% sul risparmio energetico veniva rimborsato dal fisco in tre rate annuali. Basta questo dettaglio a dimostrare quanto sia forte la volontà del Governo di dare una spinta alla messa in sicurezza preventiva contro i terremoti. Tuttavia, il pacchetto di agevolazioni delineato dal Ddl ora alla Camera non pare in grado di offrire a tutti i proprietari l’aiuto economico necessario a sostenere i lavori di prevenzione.
Lo strumento della detrazione – tra tanti pregi, compreso il contrasto al sommerso – ha due limiti:
il contribuente deve avere (o farsi prestare) il denaro per pagare i lavori, e solo l’anno successivo – quando presenterà la dichiarazione dei redditi – il fisco comincerà a rimborsargli a rate una quota dell’investimento iniziale, sotto forma di sconto dalle imposte;
se l’imposta non è così “capiente” da assorbire la detrazione, parte del bonus andrà perso.
È chiaro che chi ha le risorse iniziali da investire e dichiara un reddito elevato sfrutterà al massimo le detrazioni extra large. Ma bisogna intendersi su “quanto” dev’essere alto il reddito. Ad esempio, chi spenderà 100mila euro nel 2017 per mettere in sicurezza una villetta in zona 2 con passaggio a una classe di rischio sismico inferiore potrà recuperare in cinque anni il 70% dell’investimento: quindi il bonus sarà di 13.440 euro l’anno. Uno sconto per assorbire il quale serve un reddito di almeno 45mila euro – presumendo l’assenza di altre detrazioni – che sale a circa 46mila per dipendenti e pensionati (che hanno detrazioni ad hoc legate al reddito).
In Umbria il reddito complessivo medio dichiarato nel 2015 è stato di 19.160 euro, cui corrisponde un’imposta netta di 4.255 euro. Mentre nelle Marche e in Abruzzo, altre due regioni ad alto rischio e colpite dagli ultimi terremoti, entrambi i valori sono poco più bassi. Anche ipotizzando un investimento iniziale dimezzato a 50mila euro – e anche riducendo la detrazione al 50% se i lavori non migliorano la classe sismica – il bonus varrebbe 5mila euro all’anno. Come dire: per il contribuente medio di queste regioni l’incapienza è dietro l’angolo e la riduzione del recupero da dieci a cinque anni può persino essere controproducente, perché ingrossa la rata.
Per rimediare, il Ddl di bilancio prevede la possibilità di cedere la detrazione, ma solo per i bonus “maggiorati” per lavori su parti comuni condominiali, ed esclude espressamente la cessione a banche e intermediari finanziari. Quindi bisognerà trovare un soggetto capiente disposto a rilevare il credito d’imposta (magari il genitore che paga i lavori per la casa del figlio). Oppure si potrà proporre all’impresa di acquisire il bonus in cambio di uno sconto sulla fattura: è un’ipotesi interessante, anche se molto dipende da come le Entrate attueranno la norma ed è evidente che l’azienda dovrà a sua volta farsi finanziare per coprire il costo dei lavori.
Un’altra soluzione contro l’incapienza – ora non prevista dal Ddl – è lasciare libero il contribuente di scegliere il numero di rate entro un range prefissato. È già successo nel 2008 per l’ecobonus, ma andrebbe valutato il costo per l’Erario e non sarebbe una soluzione per tutti.
Le cose si complicano per i proprietari che non hanno le risorse per sostenere l’investimento. In questi casi serve un finanziamento che riduca o azzeri l’esborso iniziale. Trovare un equilibrio finanziario sostenibile – a tavolino – non sembra impossibile (si veda l’articolo in basso). Ma si tratta di soluzioni la cui praticabilità andrà provata sul campo. Ancora più complessa è infine la situazione in cui il proprietario, oltre a non avere il denaro, è incapiente, perché qui va trovata anche una strada per “monetizzare” il bonus, cedendolo a privati o all’impresa incaricata dei lavori.

Fonte: Il Sole 24 Ore a cura di Dario Aquaro Cristiano Dell’Oste


Interessante anche questo articolo sempre tratto da Il Sole 24 Ore

Se lo sconto fiscale ripaga il prestito

Quando la capienza fiscale è sufficiente ad accogliere la detrazione, ma non si dispone della liquidità per pagare gli interventi, si può valutare un finanziamento. Considerando tuttavia che, oltre alle “normali” condizioni reddituali e di età richieste al contribuente, il mutuo ristrutturazione – a seconda degli istituti – viene di solito erogato fino a una certa percentuale del valore dell’immobile.
Per semplicità, prendiamo l’esempio di un 50enne, dipendente a tempo indeterminato, che intenda finanziare i lavori antisismici su una casa nelle Marche in zona 2: andrebbe sì a pagare le rate del mutuo, ma potrebbe anche scalare dall’Irpef una parte della spesa. Per un conveniente mutuo quinquennale di 50mila euro con tasso fisso a copertura dell’intera spesa edilizia, il contribuente dovrebbe restituire alla banca ogni anno circa 10.300 euro; mentre con la dichiarazione dei redditi successiva ai lavori si vedrebbe restituiti in forma di detrazione 7mila o 8mila euro, a seconda del “salto” di classe di rischio (cui potrebbe aggiungersi la detrazione del 19% sugli interessi se si ristruttura l’immobile da adibire ad abitazione principale). Con finanziamento decennale, la rata scenderebbe a circa 5.400 euro e sarebbe inferiore allo “sconto” fiscale: ma per il primo anno di rimborso alla banca e dal settimo in poi, rata e detrazione non si incrocerebbero.
E nel caso si volesse (e potesse) chiedere 100mila euro? Con mutuo quinquennale si restituirebbero alla banca circa 20.850 euro l’anno, a fronte di un successivo bonus fiscale di 13.440 o 15.360 euro. Mentre se il finanziamento fosse decennale, le rate annue sarebbero pari a quasi 11.150 euro: anche qui, inferiori all’importo della detrazione ma da versare in dieci anni.

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Il vento ha scoperchiato la Chiesa di Vergemoli

Il Tirreno del 07-11-16


Foto di Renzo Lombardi

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I miei genitori sul Monte Forato

In questa foto, inviatami da Italo, ci sono il mio babbo e la mia mamma al Monte Forato. Ad occhio e croce risale al 1993.


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Due minuti di visibilità al PD di Gallicano

Parlare di progetti di scuola sicura in un momento dove l'eco dei terremoti si sente ancora, pare una forzatura, uno sfruttamento degli eventi e si supera tutto, l'umana pietà, il senso del pudore, il rispetto di chi soffre, perdendo il senso della realtà.
Sono mesi che tutti i Sindaci e gli amministratori della Provincia di Lucca, di qualsiasi colore politico, hanno sul tavolo la questione degli edifici scolastici sicuri.
Tutti ci aspettiamo che il governo stanzi risorse sul tema dell'edilizia scolastica e tutti stiamo valutando progetti in tal senso. Ma lo si fa in silenzio, non è il momento di speculare su questo tema.
Cari Gallicanesi abbiamo a cuore la sicurezza dei nostri bambini, perchè sono proprio i nostri bambini che frequentano le scuole oggi.
Stiamo lavorando in questo senso senza bisogno che qualche finto lungimirante ci indichi la strada.
 
Quella sopra è la risposta del Sindaco Saisi al PD di Gallicano (Gruppo di minoranza Uniti per Gallicano).





In un altro post su Facebook, il Sindaco Saisi continua a fare chiarezza.

Faccio un pò di chiarezza per chi non avesse capito cosa vogliamo fare. Se c'è qualcosa che non capite sono a disposizione.
L'attuale amministrazione vuole dare una scuola materna, una palestra e una mensa all'altezza della comunità che rappresenta visto il crescente numero di bambini che frequentano il nostro istituto comprensivo.
Cosa abbiamo trovato: un progetto preliminare (l'atto minimo possibile) di completamento della cittadella scolastica con nuova scuola materna, mensa e palazzetto dello sport. Quindi fortissimamente voluto, ma atti e soldi zero.
Cosa abbiamo fatto: un progetto preliminare (l'atto minimo possibile) di ampliamento e adeguamento sismico della scuola materna. Presto lo approveremo in giunta se ci saranno tutte le condizioni per realizzare ciò che riteniamo migliore rispetto a una scuola materna nuova ovvero:
  • stessa sicurezza sismica
  • dimensioni maggiori sia rispetto al progetto scuola materna della vecchia amministrazione sia rispetto all'esistente 
  • minori costi rispetto a costruirla nuova 
  • riqualificazione dell'area con abbattimento immobile fatiscente in Via Serchio.
Se ci saranno tutte queste condizioni andremo avanti altrimenti ripiegheremo sulla scuola materna nuova.
Per la mensa e la palestra abbiamo anche lì un progetto preliminare.
Riteniamo la mensa prioritaria rispetto alla palestra visto che avremo presto a disposizione una palestra scolastica nella bocciofila. Quindi divideremo in due lotti il progetto mensa-palestra e cercheremo di portare al definitivo prioritariamente quello della mensa.
Per passare da un progetto preliminare a un esecutivo/cantierabile serve una cosa sola: i soldi.
Ricordo a tutti che i soldi promessi dal governo sull'edilizia scolastica sono al momento virtuali e tutti ci auguriamo che diventino reali. Ciò non ci darà cmq la garanzia di essere noi ad avere i finanziamenti nemmeno se avremo dei progetti cantierabili.
Detto questo mi taccio sull'edilizia scolastica e sulla sicurezza sismica per rispetto di tutti coloro che non hanno nemmeno più la casa.

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domenica 6 novembre 2016

Itinerari MTB in Garfagnana: il giro di Corfino

Un bel giro nel cuore della Garfagnana di 33 chilometri e 860 metri di dislivello di media difficoltà: 

Castelnuovo di Garfagnana, Pieve Fosciana, Pontecosi, Sambuca, Sillicagnana, Corfino, Pianacci, Crociale, Castelnuovo di Garfagnana.

Clicca qui per vedere le foto.




Dal piazzale Marionetti di Castelnuovo di Garfagnana, passando dalla piazza del capoluogo garfagnino e dal Duomo, proseguiamo per il Piano della Pieve e poco dopo l'inizio della salita svoltiamo a destra per la sterrata (via di Canalecchia) che ci porta alla nuova zona commerciale di Pieve Fosciana. Facciamo la rotonda ed entriamo dentro il paese; lo attraversiamo e per Via di Pontardeto scendiamo sulla SP 16 di San Romano in Garfagnana. 

Pieve Fosciana via di Canalecchia

Proseguiamo a destra per qualche centinaia di metri e all'altezza del campo sportivo di Pontecosi svoltiamo a sinistra inoltrandoci sul bellissimo percorso fluviale che seguiamo fino a Sillicagnana passando da due caratteristici borghi garfagnini: Pontecosi e Sambuca.

Lago di Pontecosi
Nei pressi di Prunecchio
Sentiero per Sambuca
Nei pressi di Sambuca

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