mercoledì 3 aprile 2013

Detassazione premi di produttività: in Gazzetta le modalità attuative 2013

L’importo massimo agevolabile è stato fissato in 2.500 euro; accede al beneficio chi lo scorso anno ha posseduto redditi di lavoro dipendente non superiori a 40mila euro.

I lavoratori dipendenti del settore privato potranno, anche per quest’anno, beneficiare delle agevolazioni, introdotte sperimentalmente dal Dl 93/2008, per l’incremento della produttività del lavoro. L’agevolazione mira a sostenere e incentivare la produttività delle imprese, si riferisce alle somme corrisposte in esecuzione di accordi e contratti riguardanti l’aumento della redditività aziendale.

Le modalità attuative, per il periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2013, sono contenute nel Dpcm del 22 gennaio pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 75 del 29 marzo.

La detassazione dei premi di produttività dei lavoratori dipendenti del settore privato, che prevede l’applicazione di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali regionale e comunale, con aliquota del 10%, era stata confermata per il 2013 dalla legge di stabilità (legge 228/2012, articolo 1, comma 481) nel limite massimo di 950 milioni di euro.

Il decreto fissa in 2.500 euro lordi il limite massimo della retribuzione di produttività individualmente riconosciuta su cui calcolare l’imposta sostitutiva, per coloro che hanno percepito un reddito di lavoro dipendente non superiore, nel 2012, a 40mila euro, comprese le somme assoggettate .alla medesima imposta sostitutiva nel corso dello stesso anno.

Lo stesso provvedimento definisce le voci retributive che, collegate a indicatori quantitativi di produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione, determinano la retribuzione di produttività. In alternativa, va preso in considerazione il salario accessorio erogato in seguito ad accordi che prevedono l’attivazione di almeno una misura in almeno tre delle seguenti aree di intervento:
  • ridefinizione degli orari e della loro distribuzione con modelli flessibili, anche in base a un miglior utilizzo delle strutture produttive atte al raggiungimento di obiettivi convenuti attraverso una programmazione mensile della quantità e della collocazione oraria della prestazione
  • introduzione di una distribuzione flessibile delle ferie che prevede una programmazione anche non continuativa delle ferie eccedenti le due settimane
  • adozione di misure che facilitino l’attivazione di strumenti informatici indispensabili per lo svolgimento delle attività lavorative
  • attivazione di interventi propedeutici alla integrazione delle competenze e delle mansioni per intervenire in processi di innovazione tecnologica.

I datori di lavoro sono tenuti a depositare presso la competente direzione territoriale del lavoro gli accordi sottoscritti al fine di permettere il monitoraggio delle misure adottate da parte del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. Sulla base degli esiti del monitoraggio, entro il 30 novembre 2013, il governo incontrerà le parti sociali per verificare l’applicazione dei contratti e orientare successive decisioni in materia di incremento della produttività.

Fonte: Fisco Oggi

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