mercoledì 4 maggio 2011

Lucca: a chi la Provincia?

Da www.ognisette.it - settimanale di informazione della Toscana Ovest - di Marco Pomella


Intervista a Stefano Baccelli, candidato per Pd, Italia dei Valori, Sel, Federazione della Sinistra, Cittadini per Baccelli, Pensionati democratici, Partito Repubblicano, Socialisti Uniti.

Quali obiettivi raggiunti, come presidente uscente, rivendica con più soddisfazione?
«Aver investito in innovazione, che significa voler essere competitivi. Abbiamo puntato all’intero cablaggio del territorio. Il progetto ha riguardato oltre 60.000 cittadini. Dal 2006 ad oggi abbiamo ottenuto 51,5 milioni di euro dall'Europa per realizzare progetti di sviluppo dalle attività produttive all’edilizia scolastica, dalla cultura all’ambiente. Siamo intervenuti nelle crisi aziendali per salvaguardare posti di lavoro. Senza dimenticare le opere pubbliche: la variante di Castelnuovo Garfagnana e di Altopascio, alle palestre per il Galilei di Castelnuovo e il Chini di Viareggio, il palascherma dell’Iti, la messa in sicurezza del reticolo idraulico».
Quali invece le problematiche che conta di risolvere nel prossimo mandato?
«Riuscire a realizzare il polo scolastico a Viareggio, un ponte sul Serchio a Lucca, completare il restauro di Villa Argentina e la pista ciclabile Puccini, fornire i Comuni di collegamento wi-fi».
Negli ultimi 5 anni ha affrontato anche situazioni del tutto eccezionali, come la strage di Viareggio o l'esondazione del Serchio. Cosa ha tratto da questi momenti ?
«Ho imparato che un amministratore deve metterci la faccia: non è questione soltanto di senso di responsabilità. L’indignazione, la sofferenza ti fanno crescere dentro una volontà determinata che ti dà la forza di reagire, di voler ricostruire subito, di pretendere verità e giustizia, prevenzione e sicurezza. E ho imparato quanto una comunità riesca a essere solidale».
Se eletto, quali i primi obiettivi per la Città, la Piana, la Garfagnana e la Versilia?
«Per Lucca e la Piana ottenere dal Governo le risorse per costruire i nuovi assi viari, per la Versilia realizzare un centro congressi, per la Media Valle e Garfagnana ottenere risorse per realizzare un ospedale unico».
Il suo slogan recita "una questione di buon senso". Perché votare Baccelli è una questione di buon senso?
«Il buonsenso è la bussola, ciò che orienta nelle scelte e nel nostro Paese spesso vige la politica del non-senso. Ci insegnava Pericle che chi governa deve agire secondo la legge, secondo ciò che è giusto. Per me è stato buonsenso investire 15 milioni di euro nelle scuole, 17 milioni nella formazione e riuscire a mettere a disposizione 100 appartamenti ad affitto calmierato per le giovani coppie».

Intervista a Gabriele Brunini, candidato Pdl, Udc, Lega Nord, La Destra, Fai.

Perchè ha deciso di candidarsi?
«Per me l'impegno nel sociale e nella politica sono servizi. In un momento di grande crisi l'occasione della mia candidatura diventa per me un ulteriore grande occasione di impegno civile. Dopo aver fatto il sindaco di Borgo a Mozzano per due mandati e il presidente delle Misericordie d'Italia fino a poche settimane fa, credo di avere sufficiente esperienza e conoscenza per mettermi di nuovo al servizio della gente».
Cosa, della precedente amministrazione, salverebbe? E cosa invece è completamente da rivedere?
«Credo che la gestione di 15 anni della Provincia della sinistra sia stata assolutamente incapace di mostrare l'amministrazione provinciale un'ente utile e vicino ai cittadini. Per questo va attivato un nuovo rapporto con i 35 i Comuni e con la popolazione, per cambiare direzione rispetto alla gestione di potere fatta fino ad oggi».
Quali le priorità per la città di Lucca, la Piana, la Garfagnana e la Versilia?
«Tante sono le priorità che i cittadini si attendono. Di sicuro interessa il lavoro, e la Provincia gestisce i Centri per l'Impiego, gli incentivi occupazionali e la formazione. Uno degli obiettivi è quindi far funzionare meglio le attività di supporto al lavoro. Ma bisogna trovar una soluzione ai problemi della gestione dei rifiuti. Voglio una Provincia che crei sviluppo, lavoro e futuro: per questo la carenza delle infrastrutture deve essere nel più breve tempo possibile avviato a soluzione lavorando in sinergia con gli altri enti. Migliorare le infrastrutture sicuramente servirà a sviluppare industrie e a favorire il turismo».
Lei è lo sfidante di Stefano Baccelli. Ma c'è anche la candidatura della Baudone. Pensa che possa sottrarle voti dal bacino del centrodestra?
«La sfida è tra la sinistra di Baccelli e lo schieramento moderato che si è riconosciuto in Gabriele Brunini e che ha visto un grande sforzo di dialogo in lucchesia tra le forze politiche. In lucchesia per la storia e tradizione questo schieramento moderato potrà essere vincente. Altri schieramenti, come quello della Baudone, frutto di ripicche personali, possono fare solo il gioco della sinistra».
Un motto, che racchiuda il suo pensiero. In altre parole: perchè dovrebbero votare lei?
«Perché questa volta lo schieramento moderato di Pdl, Udc, Lega Nord, La Destra e la ista civica "Fai la Provincia con Brunini", ha la certezza di cambiare».

Intervista a Giuliana Baudone, candidata per Nuovo Polo per la Provincia di Lucca, Futuro e Libertà.
Perché ha deciso di candidarsi?
«Perchè sono abituata ad assumermi le responsabilità in prima persona e non era giusto lasciare una Provincia importante nelle mani delle due forze di maggioranza che negli ultimi mesi hanno profondamente deluso. Noi abbiamo ancora idee da proporre e questa Provincia ha bisogno di una forte sterzata partecipativa. Il mio obiettivo è raccogliere adesioni da chi è stanco della politica».
Quale i primi impegni, se venisse eletta, per la città, la Piana, per la Garfagnana e per la Versilia?
«Credo fermamente che in un momento di forte crisi puntare su turismo e cultura sia il volano giusto per creare nuovi posti di lavoro. Taglierei del 50% i compensi a tutto il consiglio provinciale, assessori e presidente inclusi e poi tagli sugli sprechi e auto blu. Proporrei  invece corsi di formazione per giovani e gli over 40. Dalla nostra forte tradizione culturale e turistica possono venire nuove energie».
Cosa salverebbe della precedente amministrazione, e cosa è da rivedere?
«Si è fatto talmente poco che rispondere a questa domanda è fin troppo semplice. La responsabilità non è solo di Baccelli, ma anche di una opposizione inconsistente. Non si è inciso abbastanza per ottenere più attenzione per Viareggio, non si sono cercati fondi europei. Inoltre sul problema casa e sociale si è fatta molta demagogia, ma pochi interventi di sostanza. Nulla è stato fatto per i diritti civili, coppie di fatto, pari opportunità: nella commissione dovrebbero sedere una lesbica, una transessuale e un uomo».
Da un parte Brunini con la quasi totalità dei partiti di centrodestra, dall'altra Baccelli con i partiti del centrosinistra. Si sente una outsider?
«Ho scelto di gettare il cuore oltre l'ostacolo, ho voluto credere in chi  mi dà il suo consenso da 15 anni, a chi incontro per strada, alle donne in particolare, che hanno bisogno di rispetto e ascolto, e ai giovani che sono il  nostro presente e futuro. E poi anche Davide contro Golia aveva poche chances, eppure sappiamo tutti come è andata».
In poche parole il suo motto. Ossia: perchè gli elettori dovrebbero scegliere lei?
«Perchè  sono una donna schietta, che ha sempre detto ciò che pensava, che ha avuto il coraggio di voltare pagina quando il Pdl l'ha delusa. Perchè le donne in politica possono portare qualcosa che manca: l'onestà e una visione della vita di cuore e non solo di testa. Perchè voglio dare risposte, diritti e 'pulizia'».

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