martedì 27 aprile 2010

Il floppy va in pensione dopo 30 anni


Ancora un anno, anzi meno, e poi un altro pezzo di storia del personal computer andrà definitivamente in archivio. A marzo 2011, infatti, stando a quanto riportato dal Mainichi Daily, Sony scriverà la parola fine all'avventura dei floppy disk anche in Giappone, interrompendone definitivamente le vendite. Finisce quindi un'era iniziata nel lontano 1967 con i dischi da 8 pollici.


Le tappe fondamentali

La nascita
I floppy disk nascono nel lontano 1967 con l'avvento dei dischi da 8 pollici (20 cm) di diametro di sola lettura: i “memory disk”, che Ibm sviluppò per caricare microcodice sui suoi mainframe System/370. È l'inizio di una lunga e gloriosa carriera.

Il primato di Olivetti
La prima azienda a incorporare il supporto per floppy disk in un computer è la piemontese Olivetti. La casa di Ivrea lo prevede nel suo modello P6060, presentato alla fiera di Hannover nella primavera del 1975. Un primato che segue quelli delle macchine per scrivere.

La versione più famosa
Le versioni più utilizzate e conosciute sono quelle da 5 pollici e un quarto e da 3,5 pollici. Quest'ultimo viene inventato da Sony nel 1981 e si impone a livello mondiale anche grazie alla decisione di Apple di adottarlo sui suoi modelli. I dischetti arriveranno a contenere 1,44 Mb nel 1987.

Il declino
Proprio la Apple che ne aveva decretato il successo è la casa di pc che segna il declino del floppy. È la prima, nel 1998, a decidere di abbandonarli con il lancio della famiglia iMac dotata di unità Cd-Rom. Quell'anno vengono venduti nel mondo circa due miliardi di floppy disk da 3,5 pollici.

Passaggio di testimone
Da marzo 2011 Sony non venderà più i floppy disk da 3,5 pollici. È la fine di una storia durata esattamente 30 anni. Oggi una confezione di 10 dischetti si compra a Tokyo con l'equivalente di circa sei dollari. L'erede ideale del floppy è la chiavetta, oggi in uso in tutto il mondo.

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