giovedì 18 novembre 2010

Il Serchio continua a far paura


Ancora piogge intense e lungo il Serchio torna la paura dell’alluvione. A distanza di quasi un anno dai danni del Natale 2009, a Gallicano sono quattro i punti critici.
Il vicesindaco Egidio Nardini spiega a che punto sono le opere di messa in sicurezza. «Sono stati realizzati interventi di somma urgenza, per un totale di 350mila euro, ma è ancora poco rispetto a quello che si dovrebbe fare. A suo tempo - prosegue il vicesindaco - venne presentato un progetto alla Provincia redatto dal geologo Leonardo Moni e dall’ingegnere Gianbattista Bonaldi, per andare al di là di interventi-tampon. Se da una parte un progetto del genere è di difficile realizzazione per la mancanza di fondi e finanziamenti, dall’altra piogge come quelle di questi giorni rischiano di mettere in discussione quanto fatto finora. Per gli interventi realizzati abbiamo coinvolto ditte locali. A breve dovrebbero arrivare i fondi dal ministero, ma per ora non si è visto niente».
Campo sportivo.
«Nell’impianto a due passi dal fiume - aggiunge Nardini - è stata realizzata una strada alternativa per arrivare al laghetto La Pania ed è stata messa in sicurezza la tribuna. Uno degli interventi più sostanziosi: 200mila euro».
Santa Lucia.
Lo scorso Natale in questa località strariparono il Serchio e il canale di scarico dell’Enel. Come spiega Nardini, è stato realizzato un intervento di protezione provvisorio nei pressi del ponte: i sassi tolti dall’alveo del fiume sono stati messi lungo l’argine. «Come amministrazione comunale - afferma il vicesindaco - abbiamo chiesto all’Autorità di Bacino e alla Provincia di fare uno studio per vedere se è possibile togliere il materiale accumulato sull’alveo del fiume e utilizzarlo per rimodellarne il corso e proteggere così le sponde. «Lo studio, affidato dalla Provincia all’università di Pisa, è in corso».
Bolognana.
«L’intervento che ha interessato questa frazione - prosegue il vicesindaco - anche se provvisorio è uno dei più riusciti. Parlo dell’area Cecconi, prima della ex passerella, dove è stata realizzata una scogliera. Per l’altro punto critico di Bolognana, nei pressi del ponte, è stato presentato un progetto di messa in sicurezza da un privato, Kedrion. Contemporaneamente all’autorizzazione dell’impianto a biomasse in località Zinepri, è stato presentato un progetto di tutela di tutta l’area industriale».
Lago Tre Canali.
In questa zona è stato spostato il traliccio Terna per la conduzione di energia elettrica, caduto lo scorso Natale, ed è stata realizzata una protezione del traliccio. L’esondazione del fiume, nel dicembre 2009, provocò una grossa perdita per l’attività di Emiliano Fanani, che al lago Tre Canali ha la casa, un allevamento ittico e un’attività di pesca sportiva.
«Ho subito danni per circa 150mila euro tra carpe, trote, mangimi e attrezzature - spiega Fanani -. È dal 1978 che ho un allevamento ittico, e ho perso una buona percentuale dei miei 600 quintali di carpe quando l’acqua del fiume è entrata nel laghetto di mia proprietà. «Credo che l’acqua sia un bene che vada tutelato, ma il fiume non è mai stato pulito e io sono in balia del Serchio. Cosa è stato fatto durante quest’anno? Niente, a parte la rimozione e il conseguente spostamento del traliccio caduto. «Due cose chiedevo all’Autorità di Bacino: un intervento di pulizia del fiume, e uno di protezione. Circa 15 giorni fa mi hanno risposto che l’intervento di pulizia verrà fatto. Non verrà fatta invece la difesa, perché mi è stato detto che, in quanto privato, devo provvedere da me alla messa in sicurezza. «Per quanto riguarda il risarcimento danni non so se avvierò la pratica. Si tratta di una scelta che comporta tanta burocrazia e costosa. E non è nemmeno detto che poi porti a qualcosa».

Fonte: Il Tirreno

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