martedì 12 maggio 2009

Gallicano c'è: Rivitalizzazione e riqualificazione dei centri storici


Gallicano negli ultimi decenni ha avuto uno sviluppo periferico; è stata completamente dimenticata la bellezza e l'importanza, anche sociale, di un centro storico vitale, non degradato e non lasciato a se stesso. Anche nei centri storici delle frazioni c'è stato un impoverimento, una perdita di tipicità e tradizioni e la chiusura di molte attività esistenti.
E’ opportuno rivitalizzare e riqualificare non solo il centro storico di Gallicano ma anche i centri storici delle bellissime frazioni del Comune allo scopo di promuovere il turismo e dare ossigeno alle piccole attività commerciali rimanenti.
Ci impegneremo a trovare i necessari finanziamenti per recuperare, e quindi rendere più bello, il patrimonio edilizio del nostro Comune. A tale scopo l'attività di un Assessore sarà completamente dedicata ai finanziamenti ed ai contributi: non sarà più compito del cittadino chiedere all’Amministrazione se ci sono dei contributi per fare un determinato lavoro ma sarà il Comune a rendere noto quanti soldi ci sono e per quali lavori..
Quindi massima informazione al cittadino anche sotto questo aspetto.
Proporremo convenzioni con professionisti locali (geometri, architetti, ingegneri, commercialisti) per il disbrigo delle numerose pratiche richieste in fase di ristrutturazione e per avere utili consigli per non perdere altre agevolazioni; convenzioni con imprese edili locali per l’esecuzione dei lavori e anche con banche al fine di ottenere il miglior finanziamento.
Nelle ristrutturazioni premieremo le persone che attueranno interventi utilizzando materiali in grado di produrre risparmio energetico.

Queste le nostre proposte per incentivare l'avvio di nuove attività e lo sviluppo delle preesistenti

Per le nuove:
- censiremo i locali ad uso commerciale sfitti e cercheremo di stringere accordi con i proprietari affinché ci sia convenienza ad affittare sia per i locatori e che per i locatari.
- daremo delle agevolazioni in termini di riduzione della tassa sui rifiuti alle nuove attività che si concentreranno su prodotti o servizi che rispettano l'ambiente;

per le preesistenti:
- là dove il bilancio lo consenta, proporremo sensibili riduzioni della TARSU e dell'ICI. Queste riduzioni saranno vincolate all'impegno delle attività stesse verso scelte che vadano nella direzione del rispetto dell'ambiente e del risparmio energetico;

per entrambe:
- introduzione e progressiva diffusione di buoni di solidarietà: SCEC


SCEC:

In un momento come questo, dove le difficoltà per le attività e le famiglie a far quadrare i bilanci sono in crescita, “GALLICANO C'E'” propone lo Scec.
Lo Scec, acronimo di “Solidarietà che cammina”, ha lo scopo di aumentare il potere di acquisto delle famiglie e di dare impulso all’economia locale.
Il funzionamento è intuitivo. I Buoni Locali vengono stampati da Arcipelago SCEC e consegnati gratuitamente dal Comune alle famiglie (stabiliremo un criterio oggettivo) e queste potranno pagare con gli Scec una parte (10-20%) dei prezzi delle merci e dei servizi offerti dai negozi, imprese, professionisti, produttori agricoli e artigiani aderenti al circuito. Effettuando quindi una spesa di 10 euro in un’azienda convenzionata che accetta il 20% del prezzo in Scec, al momento dell’acquisto alla cassa verrà riconosciuto un abbuono sul prezzo di 2 euro. Dunque, con soddisfazione per il proprio portafoglio si pagheranno 8 euro e 2 buoni e chi riceve gli Scec li riutilizzerà a sua volta per i suoi acquisti presso un’altra azienda aderente al circuito.
Fiscalmente il buono locale è assimilabile ad un abbuono e come tale non concorre alla determinazione della base imponibile (il negoziante pagherà le tasse e le imposte su 8 euro effettivamente incassati – vedi esempio precedente). Pagando una piccola percentuale del prezzo in euro, inoltre, non si corre nemmeno il rischio di creare inflazione.
Questo progetto è già praticato quotidianamente in molte città italiane e attualmente ci sono in circolazione oltre 500.000 Scec (dati 2008) per un giro di affari complessivo in espansione costante di oltre 2,5 milioni di euro legalmente “girati” in prodotti e servizi prodotti localmente.
Dove è stato adottato lo Scec come moneta complementare le cose stanno andando meglio fin dalla prim’ora. Quanto più la base di utilizzatori sarà ampia tanto più potremo rivitalizzare l’economia legandola ai territori ed aiutandola, appunto, attraverso una moneta di proprietà dei cittadini.

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

Nessun commento:

Posta un commento