martedì 12 novembre 2013

Lo scandalo delle cave di marmo su Report

Le ottanta cave di Carrara sono gestite da quasi duecento imprese, la maggior parte di queste lavora senza concessione comunale. Cioè sono autorizzate in modo provvisorio.
Tutto è fermo perché nel 1751 Maria Teresa, principessa di Carrara, stabilì che chi in quel momento coltivava le cave ne diventava possessore. 
Questo regime è durato fino al 1994, quando il sindaco Emilia Fazzi Contigli per la prima volta istituì un regolamento che prevedeva concessioni onerose e temporanee.

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3 commenti:

  1. Peccato Daniele, non lo sapevo e me lo sono perso.... Comunque forse qualcosina si sta muovendo, se ne comincia quanto meno a parlare, cosa impensabile fino a qualche anno fa...

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  2. Peccato che si sia parlato solo del problema economico, della ricchezza che non rimane nella città di Carrara, dei camion che passavano in mezzo alla città e dei soldi che mancano al comune..problemi indubbiamente importanti...ma che non si sia accennato al problema ambientale e idrogeologico è assurdo, a montagne dilaniate e assurdamente protette all' interno del Parco delle Apuane, poveri noi ci stiamo davvero accartocciando su noi stessi.

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  3. Che scandalo questa Amministarzione Comunale.... o gli amministratori hanno interessi personali o mancano totalmente di coraggio e lungimiramnza.-.. cadendo nel ridicolo, in primis lo squallido sindaco

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