domenica 12 dicembre 2010

Dati centralina Arpat: considerazioni del Comitato Ambiente e Salute di Gallicano

Ricevo e pubblico

Recentemente l’ARPAT ha reso noti i risultati di un  monitoraggio della qualità dell’aria   effettuato  a Gallicano mediante un laboratorio mobile  posizionato nei pressi  del magazzino comunale,  nel  periodo  dal  7 settembre al  4 ottobre.  
Tale periodo è davvero troppo breve, non è nemmeno  un decimo di quanto è previsto dalla normativa vigente per fornire un quadro sufficientemente chiaro della qualità dell’aria, per questo sarebbero necessarie campagne di monitoraggio della durata di non meno di 300 giorni,  distribuite in maniera uniforme in tutto l’arco dell’anno.   
Stupisce che il vice sindaco di Gallicano pochi giorni  fa  abbia affermato sulla stampa:  “abbiamo una buona qualità dell’aria”  quando invece il Direttore del Dipartimento ARPAT lucchese,   nella sua relazione  su questa campagna di monitoraggio  in chiusura ha scritto: “Per il ridotto numero dei dati e per la stagione in cui si è svolta la campagna non è possibile trarre conclusioni circa il rispetto dei limiti di qualità dell’aria...”  
La stagione in cui si ha l’inquinamento maggiore normalmente è quella  invernale, quando gli inquinanti derivanti dai riscaldamenti domestici vanno a sommarsi agli inquinanti   dovuti al traffico e alle attività industriali.  
Da rilevare inoltre che nella valutazione dei  risultati era bene tener conto  anche dei dati sulla piovosità : con la pioggia si ha riduzione dell’inquinamento atmosferico ed il 2010 è stato uno degli anni più piovosi degli ultimi cinquant’anni, in particolare la citata campagna di monitoraggio è stata fatta  dopo due mesi  di piogge forti,  in un periodo  anch’esso abbastanza piovoso, ma  questo aspetto è stato ignorato.  
Infine è da notare che il  laboratorio mobile è stato posizionato in una delle aree meno  popolate  e meno trafficate di Gallicano, a noi sarebbe sembrato più opportuno posizionare il laboratorio nei pressi ad esempio del  nuovo plesso scolastico, oppure   nel cuore della zona industriale di Zinepri.  
Se lo scopo del monitoraggio è stato soltanto quello di ottenere un dato di “fondo”,  auspichiamo che le prossime campagne di misurazioni  degli inquinanti vengano effettuate in luoghi  maggiormente popolati e per i periodi molto più lunghi  previsti dalle normative.   

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