martedì 8 dicembre 2020

Pedalando nel Ducato Estense: la via degli Appennini dalla capitale (Modena) alla Garfagnana

Menare l’orso a Modena: la via degli Appennini, dalla capitale alla Garfagnana

Dalla Reggia di Sassuolo ai borghi e le fortificazioni della Garfagnana: un itinerario di grande fascino paesaggistico che ripercorre in alcuni tratti l’antica via che collegava la capitale del Ducato alla Garfagnana, territorio strategico perché proiettava gli Estensi verso il controllo di uno sbocco sul Tirreno.

Fortezza delle Verrucole

Rocca di Trassilico


È Il 28 luglio 1451, quando Borso d’Este, Duca di Modena, Reggio e Ferrara, chiede, con atto pubblico, che la comunità garfagnina si impegni a condurre ogni anno, per la festività del Santo Natale, un orso vivo alla corte estense. 
A fronte di questa richiesta, che forse doveva soddisfare l’esigenza dei cortigiani di utilizzare il povero animale per battute di caccia o per divertimenti di palazzo, il Duca avrebbe concesso ai garfagnini la possibilità di sfruttare i pascoli ed i boschi oltre il confine dell’Appennino. 
Una richiesta tanto bizzarra quanto difficilissima da realizzare. 
Da qui nasce il detto popolare “menare l’orso a Modena”, quando si vuol dire che un’impresa, un’iniziativa è quasi impossibile da affrontare. 
L’usanza durò fino al Duca Cesare d’Este che, vista l’oggettiva difficoltà di reperire un orso per ogni Natale, stabilì che poteva andare bene anche un cinghiale o, in alternativa, un maiale di 30 libbre. 
La storia finisce ancora meno eroicamente nella metà del Settecento, quando i duchi trasformano questa gabella in una semplice pagamento in danaro pari a 12 ducati d’oro. 
Così comincia il percorso che prima giunge alla Reggia di Sassuolo e poi porta ai borghi della Garfagnana immersi tra le Alpi Apuane: un itinerario di grande fascino paesaggistico che attraversa l’Appennino modenese e reggiano e ci presenta la Garfagnana come luogo della rinascita, della riscoperta dei valori della natura, del paesaggio, della tradizione e delle testimonianze del passato. Una fonte inesauribile di stimoli e di occasioni uniche per chi desidera vivere il proprio tempo di svago e di riposo a stretto contatto con l’ambiente, secondo ritmi naturali, lenti e sostenibili. Terra di una ricchezza incontaminata, la Garfagnana è un’esperienza, un’emozione fatta di grandi contrasti. Così si confrontano le antiche fortificazioni e rocche estensi che raccontano di un passato aspro e bellicoso, con lo spettacolo incantato delle cime delle montagne immerse in un religioso silenzio. 

  • Lunghezza 240,4 km 
  • 5 Tappe (Modena-Cerredolo, Cerredolo-Villa Minozzo, Villa Minozzo- Ligonchio, Ligonchio-Castelnuovo in Garfagnana, Anello dei siti estensi della Garfagnana):
  • Tappa 1. Sassuolo, piccola capitale. Da Modena a Cerredolo: 60,5 km 
  • Tappa 2. Risalendo le colline modenesi. Da Cerredolo a Villa Minozzo: 29,7 km 
  • Tappa 3. Montagne e boschi appenninici. Da Villa Minozzo a Ligonchio: 25,8 km 
  • Tappa 4. Dallo spartiacque al cuore della Garfagnana. Da Ligonchio a Rocca di Mont’Alfonso: 48,3 km 
  • Tappa 5. Anello dei siti estensi della Garfagnana: 76,1 km



Fonte: Tourer.it

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