lunedì 23 settembre 2013

"il Zappello" per un Trassilichino doc

Riporto qui il commento di Italo Pierotti al post "il Zappello - storia di questo saggio sentiero" perchè tutti lo possano leggere.
Veduta di Verni da "il Zappello"

Bravi, grazie.

Era l'unica strada che univa Trassilico al resto del mondo. Frequentavamo le medie a Gallicano, l'Eugenio Rebechi, Pierantonio Grassi (che purtroppo non c'è più) ed io.
Tutti i giorni, pioggia o sole, caldo o freddo, "il zappello" era il nostro pulmino.
Quando la notte aveva nevicato molto, attendevamo "Il Galanti" Gigi, il postino, per scendere, era l'unico che possedeva gli stivali e ci faceva da apripista.

La scuola si trovava dove ora c'è l'ufficio tecnico del Comune e da lì, all'una e mezzo partivamo per il ritorno.
Non sempre però, perché, tanto per avere la vita facile, il giorno della settimana che nelle ultime due ore c'era "ginnastica", andavamo al campo sportivo, e da lì, dalle sponde del Serchio iniziava il nostro affamato ritorno.
"Il zappello" l'ho sempre ricordato con affetto, con tutte le sue tappe per posare carichi troppo pesanti: Sapina, Molevigne, Sardegna, la buca dei cacati e così via.
L'ho sempre considerato nei decenni successivi (troppi purtroppo) il mio più importante maestro di vita.
E' dura scendere col vento che ti spinge e col freddo che ti pungola, quando gli altri ancora dormono, e tu a dodici anni devi per forza andare avanti.
E' dura, finita la scuola, farti quasi un'ora di salita con la lingua di fuori per il caldo, la fame e la fretta di arrivare, e quando stavi per giungere al traguardo: ecco la salita di Fonti "la montatella", l'ultimo breve ripido strappo che ti toglieva le energie residue.
Era dura, ma imparavi subito che le difficoltà esistono e le devi superare e se non vuoi soccombere devi contare sulle tue forze e la tua volontà.
Anche quando per andare al lavoro me ne stavo "stravaccato" su treni che viaggiavano a 200 Km all'ora, o su auto superaccessoriate, ogni tanto mi veniva alla mente "il Zappello", serviva per farmi abbassare la cresta, nel caso avessi avuto la tentazione di darmi troppe arie.
Grazie ragazzi, grazie di cuore e scusate se l'ho tirata per le lunghe.

Italo Pierotti

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