martedì 13 febbraio 2018

Rocche e cinte murarie: ecco i fondi del ministero

Il progetto Ducato Estense entra nel vivo e nei prossimi mesi inizieranno i lavori. Due milioni e mezzo a Castelnuovo, oltre un milione per la Fortezza di Verrucole.


La Rocca di Castelnuovo, la Fortezza di Verrucole, ma anche la Rocca di Trassilico e quella di Sassi oltre alla cinta muraria di Cascio e fortificazioni a Fosciandora: per la loro ristrutturazione sono in arrivo i tanto attesi finanziamenti. Il progetto Ducato Estense infatti, entra nel vivo come annunciato dal ministro dei beni, delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini.
Saranno ben 26 infatti, i cantieri di prossimo avvio che interesseranno in tutto 74 comuni delle province di Ferrara, Modena, Reggio Emilia e della Garfagnana.
Un milione e 300 mila euro per Verrucole dove la Fortezza, che si trova nel comune di San Romano, sta vedendo lavori di sistemazione delle aree esterne, il ripristino dei percorsi storici e dell'illuminazione ma anche il consolidamento e miglioramento dell'accessibilità per le persone diversamente abili.
A Castelnuovo, entro l’estate, prenderà il via il cantiere da oltre 2 milioni e mezzo di euro per il restauro completo della Rocca Ariostesca e la creazione di un polo museale su Ludovico Ariosto e la Garfagnana del ‘500.
Altri 406 mila euro sono stati investiti sulla Rocca estense di Trassilico (Gallicano), 630 mila andranno a quella di Sassi e saranno anche utilizzati per il restauro della cinta muraria di Cascio (Molazzana).
Infine, 164 mila euro sono stati investiti per il completamento del restauro delle fortificazioni nel comune di Fosciandora, antico confine fra il Ducato estense e la Repubblica di Lucca.
Il progetto Ducato Estense è stato varato dal Ministero per i Beni e le Attività culturali con un investimento 70 milioni di euro, di cui 69 per la realizzazione di cantieri di restauro e di interventi di riqualificazione e un milione per la definizione e promozione del brand estense.
L’obiettivo principale è la realizzazione di interventi strutturali per il restauro di beni architettonici estensi (con priorità per beni che furono danneggiati dal sisma del 2012) e di interventi di riqualificazione come, ad esempio, il miglioramento dell’accessibilità per persone con difficoltà motorie, la realizzazione di piste ciclabili, di spazi dedicati alla didattica, all’accoglienza del pubblico e per la sistemazione di aree urbane e di aree verdi.

Fonte: Il Tirreno - Luca Dini

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