Un gran bel giro in MTB con tante cose da vedere: Croce di Bolognana, Tana di Castelvenere e Cascata della Pendolina.
Gallicano, Verni, Pian di Corte, San Luigi, Monte Penna, Croce di Bolognana, Tana di Castelvenere, Vallico Sopra, Cascata della Pendolina, Gallicano.
Si parte da Gallicano direzione Trassilico, dopo aver superato di 1 chilometro l’Agriturismo Summer svoltiamo a sinistra per la sterrata che ci porta, nel giro di 6 chilometri, a San Luigi (m. 871) dopo essere passati da Pian di Corte (m. 878).
Il villaggio pastorale di San Luigi (m. 871 s.l.m.) deve il suo nome a Luigi Gonzaga, venerato nella piccola Chiesa la cui conformazione attuale risale presumibilmente al XVIII secolo come è indicato dalla data incisa sopra il portale di ingresso del fabbricato. Fino agli anni '60 il culto del santo era ancora vivo nei residenti della zona, che portavano la sua effige in processione da Vallico Sopra a San Luigi. Posto a quota 871 metri sul livello del mare, in posizione assolata su una serie di dolci ed ampi terrazzamenti, San Luigi è costituito da piccole case isolate con pochi locali organizzati su due livelli, all'interno dei quali i pastori e gli animali trascorrevano i mesi estivi separati dai villaggi madre posti a quote più basse. La pratica dell'alpeggio si è protratta qui, come in altri villaggi pastorali delle Alpi Apuane, fino ai primi anni del secondo dopoguerra, fin quando la debole economia pastorale è stata definitivamente sopraffatta dall'economia industriale del fondovalle. Nel villaggio risiedono ancora oggi alcune famiglie dedite alle attività agricole e pastorali, presso cui è possibile reperire produzioni tipiche e locali quali formaggi ovini e vaccini, insaccati di maiale e ottima farina di castagne.
Da San Luigi proseguiamo per la strada in salita per circa 500 metri per poi imboccare il sentiero CAI 136/A. In meno di 1 km, con qualche tratto di bici a spinta, arriviamo sulla cima (non panoramica) del Monte Penna (m. 990).
Da qui inizia una bella e tecnica discesa che ci porta al Colle del Monte Penna (Croce di Bolognana).
Il Colle del Monte Penna è situato a 800 metri di altitudine, poco al di sotto della vetta del monte omonimo che ha un'altezza di 982 metri sul livello del mare. Sul colle, nel 1971 è stata istallata una croce in ferro da un gruppo di appassionati della montagna di Bolognana. Meta di escursionisti e montanari questo luogo offre una splendida vista panoramica sulla Valle del Serchio e sull'Appennino Tosco-Emiliano. Molte associazioni locali vi organizzano ogni anno feste e pranzi all'aria aperta.
Si prosegue il sentiero direzione Cardoso e dopo poco si raggiunge la Piazzola (720 m.) dove svoltiamo a destra. Dopo qualche centinaia di metri, sulla destra, troviamo le indicazioni per la Tana di Casltelvenere (5 minuti a piedi).
La Buca di Castelvenere, detta anche di Casteltendine, si apre, a quota 700 m. s.l.m., sul versante sud orientale del Monte Penna, nella valle della Turrite Cava, nel Comune di Fabbriche di Vallico. Il tratto iniziale della buca, ampio e a forma di imbuto è percorribile con la luce naturale ed è lungo circa 50 metri. Al termine di questo si aprono due rami: quello di sinistra, da cui fuoriesce un ruscello, è stato esplorato dal Gruppo Speleologico Bolognese per circa 1.700 metri; quello di destra asciutto, termina dopo circa 140 metri. La buca è comunque interessante più per gli aspetti storici che per quelli naturalisti e speleologici. Indagini archeologiche effettuate negli ultimi trenta anni hanno consentito il recupero di numerosi reperti, che dimostrano la lunga e antica frequentazione dell'antro con evidente scopo culturale.
La sacralità del luogo era certamente connessa con il ruscello che sgorga direttamente dalla grotta e gli stessi reperti evidenziano, almeno per certe epoche, l'esistenza di un culto delle acque, cui probabilmente si attribuivano proprietà salutari o associate alla fecondità. Poco a valle della grotta sono visibili i resti di un muraglione in pietra di cronologia incerta, forse costruito per scopi difensivi e militari. Tra i reperti di epoca etrusca e romana rinvenuti durante gli scavi ed oggi esposti nel Museo Nazionale di Villa Guinigi a Lucca e nel Museo Archeologico a Castelnuovo di Garfagnana, meritano una particolare attenzione i bellissimi bronzetti votivi etruschi.
Proseguiamo il sentiero, attraversando Rio Solco, e dopo circa due chilometri intercettiamo la strada asfaltata Vallico Sopra- San Luigi. Svoltiamo a sinistra prima per Vallico Sopra, poi Vallico Sotto ed infine Fabbriche di Vallico.
Proseguendo per Gallicano, sul versante destro della Valle della Turrite Cava è situata la cascata della Pendolina, che raccoglie le acque del torrente della Pendolina ed ha un salto d'acqua di oltre cinquanta metri. Anche questa merita sicuramente una visita.
La cascata ha una portata di acqua che varia a seconda delle stagioni, solo nei periodi particolarmente secchi è pressoché asciutta. Raggiungere questo luogo è molto facile ed è alla portata di tutti, bastano 10-15 minuti di cammino per circa 750 metri di sentiero (non segnato! In altre parti d'Italia ci sarebbero le indicazioni già sulla Fondovalle!).
Molti la conoscono con il nome "cascata del Pendolino" perché il vento spostando continuamente la caduta dell'acqua ricorda il movimento del pendolo.
Il suo vero nome però, come testimoniano anche alcuni libri locali, è "cascata della Pendolina" (o "Pendorina" per gli abitanti di Vallico) perchè, come scritto sopra, raccoglie le acque del torrente Pendolina (affluente della Turrite Cava, a sua volta affluente di destra del fiume Serchio).
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