giovedì 23 febbraio 2017

Febo Donini - Il ricordo di un maestro dal cuore in musica

Dire Maestro Donini significa principalmente musica, cori e sentire sicuramente canticchiare note di canzoni da lui composte: canzoni appassionate o allegramente ritmate, canzoni canticchiate da chi l’ha conosciuto e ne ha conservato il ricordo da scolaro, da amico o da corista.
Dal ricordo musicale a quello della sua immagine: un uomo alto, asciutto, un po’ curvo che dietro a spesse lenti, segue i suoi ragazzi, o meglio le loro voci, con il braccio destro teso, accompagnato da un lungo e ben deciso indice che indica l’inizio o il termine di un brano musicale.
Era esigente? Sì. E rigoroso. Rimproverava errori di distrazione, di stonatura e di ortografia. Ma tutto finiva bene: si concludeva lì, a scuola, sempre con un sorriso o con una battuta e spesso con simpatici sermoni di correzione. Così era il Febo, così lo ricordano i suoi allievi e chi l’ha conosciuto e avvicinato. Non è difficile, in circostanze di raduni e feste paesane sentire rievocare il Maestro Donini e ricordarlo cantando l’amore che aveva insegnato per la nostra terra, per i nostri monti, per la sua bellezza e anche per quella delle sue donne, come espresso nelle sue note.

…… La valle smeraldina,
un sogno par, un sogno par,
la valle tace, ascolta, ricorda
un’altra volta, la tua canzon,
la tua canzon…

Un maestro di scuola e un maestro di musica, come attestano i meriti che è doveroso ricordare: Corso residenziale per dirigenti Centri di lettura, istituito dal Ministero della Pubblica Istruzione; Corso residenziale di aggiornamento per l’insegnamento della musica e del canto (Roma)… e come non ricordare la vittoria del “ Microfono d’argento assegnato al M° Febo dalla R.A.I ?

Così lo ricordano due colleghe: Alma e Duse

Fonte: L'Aringo - Il giornale di Gallicano n. 7 settembre 2016

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