sabato 31 ottobre 2015

I "sabatini" puliscono l'aringo

Oggi i "sabatini" si sono dedicati alla pulizia dell'arringo. Ottimo lavoro come sempre!




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giovedì 29 ottobre 2015

A proposito di Lucca Comics

A proposito di Lucca Comics… è sempre bello rivedere l'ultimo gruppo del Monticello 2010!!


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Amatori Gallicano: il punto della situazione dopo 5 giornate

Inizio di campionato non entusiasmante per gli Amatori di Gallicano:
5 partite disputate, 3 sconfitte e 2 vittorie, 5 gol fatti (3 di Frulletti) ed altrettanti subiti, 6 punti che equivalgono ad una posizione di metà classifica nel campionato di III Serie Amatori AICS Lucca.

Sabato 31 ottobre alle ore 15, i ragazzi allenati quest'anno da Giacomo Saisi, cercano i primi punti fuori casa nel derby con il Castelvecchio Pascoli / Spartans.


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Gallicano, Acquedotto Pubblico irrigatorio, dell'epoca di Francesco V di Modena

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mercoledì 28 ottobre 2015

Sconfiggiamo il tumore al seno - Gallicano 29 ottobre 2015


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A Gallicano il Campionato Toscano di Ciclocross


La provincia di Lucca si conferma anche quest'anno come la numero uno in Toscana per quello che riguarda l'attività ciclocrossistica. Proprio per questo ancora una volta il Campionato Toscano si svolgerà nella nostra provincia ed in questa occasione sarà il Giovo Team Coreglia ad avere l'onere e l'onore di allestire questa importante manifestazione. 
Le gare si svolgeranno il prossimo 8 Novembre in località “La Spiaggia” di Turrite Cava nel comune di Gallicano e vedranno al via oltre che tutti i migliori atleti regionali anche concorrenti provenienti dalle regioni limitrofe. 
Il percorso che è già stato predisposto si annuncia abbastanza veloce ed in alcuni tratti coincide con il circuito di motocross con collinette brevi ma che alla lunga diventeranno impegnative soprattutto se pioverà nei giorni precedenti le gare. 
La gara è intitolata a Simone Pardini lo sfortunato giovane, che aveva difeso i colori del Giovo Team Coreglia e che pochi mesi or sono ha perso la vita in un incidente stradale mentre si stava allenando in sella alla sua bicicletta, proprio in vista della attività ciclocrossistica. 
Al mattino sono previste a partire dalle ore 10,30 le gare riservate ai giovanissimi mentre a partire dalle ore 13 inizieranno quelle delle categorie agonistiche. 
Fra gli atleti più attesi il lucchese Nicola Parenti che cercherà di difendere la maglia di Campione Toscano della categoria Under23 conquistata un anno fa a Lammari , soprattutto per poterla dedicare a Simone Pardini di cui era intimo amico.

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martedì 27 ottobre 2015

Itinerari MTB: Casone di Procecchia, le Forbici, Giovarello, Radici, Monte Spicchio, Saltello, Radici, Casone di Profecchia

Un giro autunnale bellissimo sull'Appennino Tosco-Emiliano di circa 31 chilometri e 1300 metri di dislivello in compagnia di Federico e Mario.

Casone di Profecchia, Passo delle Forbici, Passo del Giovarello, CAI 00, Passo delle Radici, Monte Spicchio, Saltello, Passo delle Radici, Casone di Profecchia.




Dal Casone di Profecchia (m. 1314), direzione Castiglione di Garfagnana, imbocchiamo la sterrata sulla destra per il Passo delle Forbici (m. 1578) che raggiungiamo dopo circa 5 chilometri. 
Alla Chiesina delle Forbici, luogo di memorie Pascoliane, proseguiamo a destra per circa 1,3 chilometri raggiungendo il Passo del Giovarello.



In prossimità della croce, imbocchiamo il sentiero CAI 00 spingendo la bici per qualche decina di metri. Proseguiamo il bellissimo e panoramico sentiero, alternando tratti più o meno impegnativi, per circa 4 chilometri e raggiungiamo il Passo delle Radici, dove facciamo una breve sosta ristoratrice.





Per strada asfaltata continuiamo in salita per San Pellegrino in Alpe per circa 1 chilometro per poi  svoltare a sinistra per la sterrata che ci porta al Giro del Diavolo (si vedono cumuli di sassi, che venivano portati lì dai pellegrini sulle spalle per espiare i loro peccati: più grave era il peccato, più pesante il sasso). Da qui  il panorama sulle Alpi Apuane è completo! 









Proseguiamo fino al Saltello, passando dal Monte Spicchio, e ritorniamo al Passo delle Radici per la solita strada dell'andata. Da qui rientriamo al Casone di Profecchia per la strada principale.

Per vedere le foto che ho scattato clicca qui.

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lunedì 26 ottobre 2015

Prevenzione e diagnosi precoce dei tumori al seno - Gallicano 29 ottobre

Giovedì 29 Ottobre alle ore 21.00 presso il Ciaf in piazzetta, ci sarà incontro pubblico di informazione e sensibilizzazione sul tema della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori al seno.
Si tratta del secondo incontro su questo tema organizzato dalla Asl insieme al comune di Gallicano, al comune di Lucca e alle Associazioni di volontariato del territorio.
Verrà promossa l'attività del Centro multidisciplinare di senologia che vanta una consolidata e apprezzata esperienza nella gestione della patologia mammaria. Saranno presenti alcuni dei professionisti che fanno parte della Breast Unit dell'Asl e sono previste testimonianze di donne che racconteranno la loro esperienza di pazienti.

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sabato 24 ottobre 2015

venerdì 23 ottobre 2015

I "sabatini" puliscono le terme di Gallicano

Sabato 17 ottobre i sabatini hanno tagliato l'erba alle terme di Gallicano. Ecco alcune foto prima, durante e dopo.







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1° Trofeo Ciclocross "Simone Pardini" - 8 novembre Turrite Cava


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Piscina Comunale di Gallicano - Attività stagionale invernale

Da lunedì a venerdì piscina aperta dalle 9,00 alle 22,00
Sabato dalle 9,00 alle 19,00
Domenica dalle 9,00 alle 13,00


Tutti operativi i corsi di nuoto e le attività fitness:
  • Corsi privati: su prenotazione;
  • AFA (Attività Fisica Adattata): lunedì, mercoledì, venerdì ore 10,00
  • Corso ragazzi primo livello: martedì e giovedì ore 17,00
  • Corso ragazzi secondo livello: lunedì, mercoledì e venerdì ore 17,00
  • Scuola nuoto: lunedì, mercoledì e venerdì ore 17,00
  • Corso adulti: lunedì, mercoledì e venerdì ore 19,45
  • Squadra propaganda: lunedì, mercoledì e venerdì ore 17,45
  • Squadra agonistica: tutti i giorni ore 17,45
  • Acquagym: lunedì, mercoledì e venerdì ore 13,00 e ore 18,00
  • Hidrobike: lunedì, martedì,mercoledì, giovedì: ore 20,00 martedì, giovedì, sabato: ore 13,30

Per ogni informazione contattare il 3395954074

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mercoledì 21 ottobre 2015

Raccogli le tue patate - 23 e 24 ottobre Colle di Missignana


La patata è una produzione importante per tutta l’area compresa tra Sulcina, Campaiana, Alpe di Massa e Salera nel Comune di Villa Collemandina, intorno ai 1000 metri quota, veniva coltivata negli alpeggi tradizionalmente in rotazione con la segale. 
A Colle di Missignana, sulla strada sterrata che da Foce di Terrarossa raggiunge Campaiana, i terrazzamenti destinati in origine a questo tipo di coltivazione erano per lo più abbandonati. 
Grazie al progetto Ri-dare Valore alla Terra della Unione dei Comuni della Garfagnana e della Regione Toscana, i terreni sono stati recuperati al fine di salvaguardare gli elementi del paesaggio, la cultura del luogo e le produzioni tradizionali. Ora le patate ,coltivate secondo i metodi tradizionali, senza alcun input chimico fertilizzante o anticrittogamico, sono pronte per la raccolta. 
Venerdì 23 e Sabato 24 Ottobre, dalle ore 10.00 alle ore 17.00, si possono raccogliere le patate direttamente dal campo, per passare una giornata diversa, a contatto con la natura e i ritmi dell'agricoltura di un tempo, oppure ordinare la cassa di circa 22 Kg di prodotto con ritiro presso lo IAT Garfagnana. 
Per info e prenotazioni potete contattare lo IAT 0583 65169 o direttamente la Cooperativa Pania di Corfino 335 5611962 (Rino)

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martedì 20 ottobre 2015

Il fascino della Garfagnana: dalla Grotta del Vento a Castelvecchio

Natura, cultura e borghi incantati

Eremo di Calomini
Un itinerario che dal paese di Gallicano raggiunge la Grotta del Vento, costeggiando il torrente Turrite, offre scenari di rara bellezza: da non perdere, con brevi deviazioni dal percorso, il paese di Verni e la rocca medievale di Trassilico, mentre l'Eremo di Calomini si staglia incastonato nella viva roccia. Poco oltre, stretto tra profonde forre, appare il lago di Trombacco.

Verni
Raggiunto il paese di Fornovolasco, la strada si inerpica tra i boschi e in pochi minuti arriva alla Grotta del Vento, una delle grotte turistiche più conosciute del mondo. Il magico mondo sotterraneo delle cavità carsiche è racchiuso in tre diverse proposte di itinerari guidati.

Trassilico
Comodi sentieri e aeree scale permettono di ammirare stalattiti e stalagmiti, drappeggi d'alabastro e corsi d'acqua sotterranei. Un itinerario alternativo torna a Gallicano passando dalla strada che dalla Grotta raggiunge il paese di Vergemoli, sede comunale.
Da Gallicano, in breve si raggiunge la cittadina medievale di Barga, caratterizzata dalle strette strade lastricate del centro storico, delimitate da signorili palazzi rinascimentali che conducono alla sommità del borgo dove si erge imponente il Duomo romanico e da dove si ha una delle più belle vedute panoramiche sulla catena delle Alpi Apuane.

Duomo di Barga
Poco distante da Barga, a Castelvecchio Pascoli, è possibile visitare la Casa-Museo del poeta Giovanni Pascoli.

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lunedì 19 ottobre 2015

Fabbriche di Careggine: lo show dimenticato del paese che emerge dal lago

La questione dello svuotamento di Vagli protagonista su Repubblica Viaggi - articolo di Giovanni Cedrone.

Un paese sommerso nelle profondità di un lago artificiale. E un sindaco che vuole riportarlo alla luce. Non è la trama di un romanzo, ma è quanto sta accadendo in Toscana, per la precisione nel cuore della Garfagnana. È il borgo medievale di Fabbriche di Careggine, in provincia di Lucca, scomparso dalle carte geografiche tra il 1947 e il 1953 quando la frazione (che contava 146 abitanti e 31 case), dopo il completamento della costruzione di una diga alta 92 metri, fu evacuata e sommersa dalle acque del torrente Edron, che hanno poi dato vita all'attuale lago di Vagli.


La Chiesa di San Teodoro e le case in pietra del borgo dormono sul fondo del lago dagli anni '50, ma ciclicamente si risvegliano dall'oblio. Ogni 10 anni, infatti, l'Enel prosciuga l'invaso per lavori di manutenzione della diga e Fabbriche di Careggine riemerge per qualche mese. È accaduto finora quattro volte: nel 1958, nel 1974, nel 1983 e nel 1994, ultima occasione per vedere il paese fantasma, un evento che portò in Garfagnana un milione di turisti. Ora però sono 21 anni che non si parla più di svuotare l'invaso.
Un lasso di tempo troppo lungo per il sindaco di Vagli di Sotto, Mario Puglia, che vuole riportare alla luce le rovine del borgo. "C'era un vecchio accordo con la Selt Valdarno, costruttrice della diga - spiega Puglia - ogni 10 anni il lago doveva essere svuotato anche per permettere agli ex abitanti delle frazioni che erano all'interno dell'invaso di poter rivedere i luoghi dove erano nati. Ora purtroppo è dal 1994 che non viene più svuotato il lago. Per il Comune è anche una grossa perdita economica perché l'operazione attira un milione di persone, con ricadute occupazionali importanti per Vagli e per tutta la provincia di Lucca" spiega il primo cittadino.
Il sindaco aveva anche pensato a un avveniristico progetto (con tanto di bando pubblico) per la costruzione di una cupola che permettesse di visitare Fabbriche anche con il lago al massimo livello, ma per il momento la sua idea è risultata irrealizzabile.
Dall'Enel, intanto, non filtrano messaggi possibilisti. Non è difficile capire il perché: l'invaso rappresenta un'importante risorsa per la produzione di energia elettrica, oltre ad essere una riserva idrica fondamentale per la valle del Serchio e non solo. E il prosciugamento non sarebbe indolore: al di là delle operazioni di svuotamento, 5 o 6 mesi senza lago per l'Enel significherebbero una perdita di qualche milione di euro.
Dunque per ora il doppio no dell'azienda elettrica e dell'Autorità di Bacino sembra insormontabile. Ma Puglia non si arrende e promette battaglia: "Siamo in una situazione di attesa. L'Enel deve decidere qualcosa, altrimenti è inadempiente. Se si apre un contenzioso con noi, l'azienda elettrica rischia di perdere milioni di euro: questa è una delle dighe più grandi del Centro Italia, ci sono anche 35 acquedotti che tramite il Serchio servono Pisa, Lucca e Livorno. Noi non vogliamo arrivare allo scontro, ma trovare un percorso condiviso perché è l'intero territorio che lo chiede".
Il paese fantasma intorno a cui si svolge la disputa ha infatti una storia importante e suggestiva alle spalle, che lo rendono sito di grande valore. Fabbriche di Careggine è stata fondata da fabbri ferrai bresciani nel XIII secolo. Conquistata dagli Estensi, la città raggiunse la sua massima importanza nel XVIII secolo quando fu costruita la via Vandelli che collegava Modena a Massa. Le maestranze, diventate esperte dopo secoli di attività, trovarono sostegno nel Duca di Modena Francesco III d'Este che nel 1755, per incrementare la loro attività metallurgica, concesse esenzioni fiscali e numerosi altri privilegi. Dopo una fase di decadenza, all'inizio del Novecento l'economia del paese si risollevò, in seguito allo sfruttamento del marmo nelle vicinanze. Poi arrivò la diga e la creazione del bacino lacustre.
In attesa che la querelle con l'Enel trovi una soluzione, il vulcanico sindaco Puglia non si è perso d'animo e ha fatto costruire sul lago un ponte tibetano lungo ben 132 metri (opera interamente finanziata - come ha riportato Il Tirreno - dal ministero dello Sviluppo per due milioni e mezzo di euro). Il ponte, destinato a essere uno dei più lunghi del mondo, sarà ultimato nel giro di qualche settimana. "Porterà 100mila persone all'anno. Grandi aziende hanno già manifestato interesse a realizzare degli spot sul ponte e verseranno alle casse del comune fino a 150-200 mila euro l'anno" assicura il primo cittadino. Il rilancio turistico di Vagli passa anche dal singolare progetto del "Parco dell'onore e del disonore", dove sono già state collocate opere d'arte ("Non abbiamo speso soldi, ci sono state donate", sottolinea il sindaco) destinate a non passare inosservate: come le statue del comandante Francesco Schettino (con tanto di orecchie d'asino), ritratto mentre tenta la fuga, e quella del capitano Gregorio De Falco che gli intimò, nelle drammatiche ore del naufragio della Concordia, di tornare a bordo. Non è difficile intuire chi rappresenta l'onore e chi il disonore. "Non abbiamo ancora finito i lavori e già abbiamo avuto 30mila visitatori", afferma soddisfatto il primo cittadino.

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domenica 18 ottobre 2015

1975 - 2015: cena dei 40 anni gallicanesi

I Gallicanesi del '75 si sono ritrovati ieri sera al Ristorante Il Pozzo per festeggiare il traguardo dei 40 anni! Una bella serata con tanti ricordi...


I presenti:
Benedetti Debora, Benelli Paola, Bertoncini Serena, Bertoni Serena, Bonaldi Anna, Cassettari Igor, Cavani Alessandro, Corti Alberto, Da Prato Serena, Francalanci Donella, Frulletti Riccardo, Lazzarini Lara, Lorenzi Anna, Lucchesi Milena, Martinelli Michele, Mazzanti Emanuele, Mazzanti Luigi, Pellegrini Romina, Piccinini Sabrina, Poli Barbara, Ridolfi Marzia, Saisi Daniele, Salotti Diego, Simonini Diego, Simonini Melania, Simonini Norma, Simonini Simona, Suffredini Benedetta, Taddei Francesca, Torrini Giulio, Tortelli Francesca.

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sabato 17 ottobre 2015

A breve partiranno i lavori di recupero dell'Arco

Giovedì 15 Ottobre 2015 si è svolta la gara di appalto per l’affidamento dei lavori di manutenzione straordinaria del ponte canale dell'acquedotto irriguo di Gallicano, meglio conosciuto come l'Arco. 
Il progetto di recupero ha dovuto seguire un lungo e complesso iter burocratico, passando tra l'altro sotto la supervisione della Sopraintendenza delle Belle Arti di Lucca. 
E' il caso di dire finalmente ce l'abbiamo fatta, a breve partiranno i lavori di recupero di quello che è una vera e propria opera d'arte. 
Sono stati fondamentali per la ristrutturazione del Ponte Canale sia il contributo economico ricevuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca sia quello delle aziende del territorio con l'adesione all'Art Bonus, (credito d'imposta per le erogazioni liberali) che hanno permesso all'Amministrazione Comunale di concretizzare uno degli obiettivi del più ampio programma di riqualificazione del centro storico di Gallicano.

http://paolomarzi.blogspot.it/2014/04/gallicano-il-canale-irrigatorio-e-i.html

‪#‎Viviamoilpaese‬ ‪#‎Gallicanopiùbello‬

Fonte: Amministrazione Gallicano

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La vicinanza dell'Amministrazione comunale di Gallicano ai lavoratori KME

Da Facebook, il Sindaco di Gallicano David Saisi:
L'Amministrazione comunale di Gallicano esprime la sua vicinanza a tutti i lavoratori interessati dalla vicenda della riconversione della Kme. L'industria metallurgica che ha dato lavoro a migliaia di persone nella nostra valle negli ultimi cento anni sembra destinata a essere cancellata nello spazio di pochi mesi per dar vita a una nuova attività nell'ambito dell'agricoltura idroponica. 
Alla Kme lavorano oltre cinquanta Gallicanesi, preoccupati per i loro stipendi e per il futuro delle loro famiglie: come Amministrazione abbiamo partecipato e parteciperemo a tutti i tavoli istituzionali al fine di acquisire le necessarie informazioni per avere garanzie sulla realizzazione di questo nuovo e interessante progetto imprenditoriale. 
Riteniamo opportuno che vi sia un confronto con le istituzioni a tutti i livelli ma è ovvio che dovranno essere quelle nazionali e regionali ad assumere il ruolo di garanti per questa riconversione che, seppur migliorativa da un punto di vista ambientale, spazzerà via cento anni della nostra storia e rappresenterà un cambiamento epocale della nostra valle. 
Crediamo infine che dalla partita occupazionale non possano essere escluse tutte le aziende e tutti i lavoratori che intorno alla Kme sono nati e cresciuti e che non possono sparire dalla panoramica economica della valle improvvisamente.

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venerdì 16 ottobre 2015

giovedì 15 ottobre 2015

Gallicano, il Nando

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Foto del giorno: San Pellegrino in Alpe


Questa foto ha avuto su Facebook un successo incredibile: 18.321 persone raggiunte, 175 condivisioni, 1.359 Mi piace e 89 commenti!


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Sabatini - pulizia delle Terme di Gallicano

LA GIORNATA DEI SABATINI 

Cittadini e Amministratori 
per un impegno comune 
SABATO 17 OTTOBRE (tempo permettendo) 
Intervento nel capoluogo Pulizia della zona delle Terme di Gallicano 
 davanti alla Sala Guazzelli 
Ritrovo ore 8 Piazza della Posta 

DIVENTA SABATINO ANCHE TE

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Scuola elementare di Gallicano anni '80

Una vecchia foto di quando ero alle scuole elementari (anni '80)


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Attualizzatore in Excel: tradurre i valori monetari dal 1861 in valori odierni

Su richiesta di alcuni lettori ho aggiornato il programma che consente di attualizzare al valore odierno (2014) una somma di un anno passato (leggi post del 22/01/2014).

Questo semplice programmino l'ho denominato "attualizzatore" (clicca qui per scaricarlo) ed è stato creato utilizzando i coefficienti pubblicati sul sito www.istat.it.

https://drive.google.com/file/d/0B-uQNItEALBTRWIyVjM0bzctWkk/view?usp=sharing
 
Alcuni esempi:
  • 1.000.000 di lire del 1985 si traducono in 1.281,85 euro attuali.
  • l'affitto di una camera doppia per studenti universitari in periferia di Pisa costava nel 1994 Lire 220.000 che equivalgono oggi ad € 176,23.
  • l'Aprilia RX 50 costava nel 1990 Lire 3.990.000 che corrispondono oggi a € 3.882,29. 
  • 100 lire del 1900 corrispondono a 448,33 euro attuali
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  • divertitevi ad attualizzare i vostri importi!

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mercoledì 14 ottobre 2015

Come fu scoperta la Grotta del Vento? La coraggiosa avventura di una bimba chiamata Bettina

Fine ‘800, agosto: sul fondo di un ripido canalone situato sul versante meridionale del monte Pania Secca alcuni giovani arrancano a piedi nudi sui massi bruciati dal sole d’agosto.
Pochi metri ancora e, alla base di una bassa parete calcarea in parte coperta dall’edera, si fermano davanti a una capanna murata a secco addossata alla roccia.
Qui, nonostante la luce abbagliante, l’aria si fa più fresca e le pietre, gelide sotto la pianta dei piedi, alleviano il peso dell’afa. Pochi istanti ancora e il massiccio battente di castagno consunto dal tempo, spinto con forza dai ragazzi, ruota cigolando sui cardini di ferro e libera verso di loro una violenta ventata gelida che pare nascere dal nulla.
La cosa non li stupisce, loro conoscono bene quel vento provvidenziale, quell’aria fresca e purissima che da secoli consente agli abitanti della vicina borgata di Trimpello di conservare a lungo le carni ed il latte, di mantenere fresche le verdure, la frutta e le bevande, di stagionare i formaggi e i salumi nella maniera migliore anche quando altrove la torrida stagione estiva non lo consente.
Ma anche se non vi è stupore vi è comunque curiosità, una forte curiosità che è andata crescendo assieme alla loro statura: da dove viene quel vento che i loro genitori e i loro nonni considerano semplicemente “un dono della Provvidenza”?
Il loro sguardo è fisso sulle fessure fruscianti che si aprono tra l’acciottolato della capanna e la roccia della parete… “e se provassimo a spostare qualche pietra? cosa diranno i nostri genitori se lo verranno a sapere?”.
Un’ora più tardi sono tutti al lavoro: coperti da ruvide maglie olezzanti di pecora e coi piedi protetti da pesanti calzature con la suola di legno chiodato spostano le pietre passandosele l’un l’altro e deponendole all’esterno della capanna.
Man mano che la fessura si allarga il vento aumenta e le mani si intorpidiscono per il freddo, ma la voglia di continuare aumenta perchè, spostato un grosso masso, vedono sotto di sè un vuoto oscuro nel quale vorrebbero calarsi ma non possono: il passaggio è ancora troppo stretto. Qualche sforzo ancora e, rimosso l’ultimo ostacolo, dopo aver dato un’occhiata alle tenebre sottostanti, si trovano a guardarsi smarriti tra loro, cercando negli occhi dei compagni il coraggio di calarsi nel buco soffiante. “…proviamo a buttare un sasso…”, “…però, non sembra poi tanto fondo…, “…e se provassimo a calare una pertica?”.
La pertica viene calata: neppure quattro metri. Subito dopo qualcuno scende trepidante lungo il palo di legno. Toccato il fondo, dopo la fatica, l’emozione della scoperta, il timore dell’ignoto e l’eccitante sensazione di profanare qualcosa di proibito, un’amara delusione: i deboli raggi di luce provenienti dall’esterno lasciano scorgere il foro dal quale proviene sibilando il vento, uno stretto pertugio tra le pietre del fondo e quella che sembra la volta di una galleria. Sarà sì e no una spanna, e tentar di allargare il foro sarebbe troppo difficoltoso perché non c’è spazio per spostare i sassi; non resta che rinunciare.
“E se provassi io?”. La vocina proviene dall’alto. Alla presenza della Bettina, una vivace bimbetta di quattro anni, nessuno ci aveva fatto caso, ma lei era lì sin dall’inizio ed aveva vissuto momento per momento tutta l’avventura, prima assistendo alle operazioni di scavo, poi attraverso le concitate parole di quelli che si erano calati.
Finalmente si presentava la sua grande occasione: fino a quel momento aveva provato un misto di invidia e di ammirazione per quelli che, essendo più grandi di lei, volevano entrare “nella casa delle fate”. Ora è lei che ha la chiave per entrare in quella casa e per svelarne i misteri. Nel suo piccolo mondo fatto di mamma e papà, fratelli, amici e vicini di casa, lei è l’unica persona abbastanza esile da entrare in quel pertugio soffiante dove nessun altro essere umano ha mai messo piede, e questo la fa sentire “grande”: una sensazione eccitante che la riscatta dall’umiliazione di essere sempre stata “la più piccola”.
Qualche dubbio, da parte dei “grandi”, sull’opportunità di mandare la Bettina dove nessuno potrà soccorrerla in caso di necessità viene fugato dall’ardente smania di sapere cosa c’è “dall’altra parte” e la bimba si prepara a partire.
I primi tentativi falliscono subito per l’impossibilità di accendere una candela, e soprattutto di mantenerla accesa con tutto quel vento. Qualcuno, guardandosi bene dal chiedere il permesso ai propri genitori, corre a casa a prendere una lanterna di vetro, di quelle quadrate coi fori di aerazione, nella quale viene sistemata la candela, e finalmente la Bettina si introduce nello stretto pertugio. La violenza del vento le agita i riccioli castani e minaccia più volte di spegnere la lanterna.
Mentre striscia, ventre a terra, lungo la breve strettoia, una goccia gelida e dispettosa le entra dal collo tra la pelle e i vestiti aumentando l’intensità dei brividi, che forse non sono solo di freddo.
Ma la bimba non perde il coraggio e, tre metri più avanti, riesce a mettersi carponi, poi in ginocchio: l’ambiente, alquanto più ampio, è meno ventoso e più accogliente, anche se alcune ossa sul pavimento destano una certa apprensione, non meno di un viscido mostriciattolo simile a una lucertola marrone che fissa l’intrusa coi suoi enormi occhi sporgenti. Sul soffitto tondeggiante alcune gocce scintillano come brillanti e, più avanti, oltre una strettoia simile a quella appena percorsa, altre gocce, precipitando nell’acqua, svegliano strani echi che ne prolungano il suono. “Saranno le fate?”.
E la Bettina si sdraia di nuovo per scoprire la fonte di quei suoni melodiosi, inoltrandosi nella seconda strettoia, ma ben presto l’incanto si trasforma in terrore: il vento, qui di nuovo impetuoso, penetra nei fori d’aerazione della lanterna e spegne la candela.
Sono attimi interminabili di angoscia, ma ben presto le voci dei ragazzi, allarmati dalle urla della bimba, la guidano nell’oscurità sulla via del ritorno. Dopo pochi minuti la sua avventura termina tra le braccia degli amici che per qualche istante avevano temuto il peggio.

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Cent’anni più tardi, agosto, stesso luogo: siamo in un giorno di festa del 1998 e della capanna-frigorifero non v’è più traccia, se non nei racconti degli anziani. L’ingresso è stato completamente sgomberato dai detriti, così come le strettoie successive, e migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo si avvicendano nella visita della “Grotta del Vento” ora attrezzata con comodi sentieri e ottimamente illuminata dalla luce di oltre cento riflettori.
Quando la Bettina visse la sua grande avventura durata pochi metri e pochi minuti, la strada carrozzabile più vicina distava più di tre ore di cammino. Oggi a poche decine di metri dall’ingresso della grotta si estende un grande piazzale di parcheggio (peraltro insufficiente) che trabocca di bus e autoveicoli privati mentre gli altoparlanti annunciano ogni dieci o quindici minuti l’entrata di un nuovo gruppo.
Domina il piazzale un moderno edificio che ospita la biglietteria, uno snack-bar, un grande negozio di minerali e fossili, un centro di informazioni turistiche ed un ufficio direzionale che si tiene in continuo collegamento con innumerevoli agenzie, tour operator ed organizzazioni turistiche di ogni genere.
Dall’altra parte del piazzale un vecchio fabbricato rurale, trasformato in ristorante, è in grado di servire alcune centinaia di pasti al giorno.

Per maggiori informazioni:
www.grottadelvento.com
www.facebook.com/grottadelvento
grottadelvento.wordpress.com

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Gallicano: cartoline di Via Cavour

 


 

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