sabato 22 marzo 2014

Spese mediche: guida ai costi che si possono detrarre dalla dichiarazione dei redditi

Tra i problemi maggiormente diffusi nella compilazione del Modello 730 c’è quello del corretto inserimento delle spese sostenute in farmacia e documentate dall’ormai famoso “scontrino parlante” o dalla fattura: cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sulla questione e vediamo insieme quali sono le spese che si possono detrarre. 

Innanzitutto, c’è il diritto al recupero del 19% delle spese sostenute, tolta la franchigia di 129,11 euro. 
Facciamo un esempio: durante l’anno precedente sono stati spesi in farmacia 400 euro (tutti detraibili). 
Da questa somma bisogna sottrarre la franchigia (400 – 129,11 = 270,89) e poi calcolare il 19%: nella dichiarazione dei redditi di quest’anno si potranno quindi detrarre 51, 47 euro (cioè il 19% di 270,89 euro). 

Al bancone 
Per poter ottenere il diritto di recuperare le spese bisogna seguire alcune regole: 
  • Innanzitutto, al momento di pagare (può essere fatto in contanti o con qualsiasi altro mezzo di pagamento), bisogna esibire la tessera sanitaria, sulla quale è riportato il codice fiscale del destinatario della spesa. Infatti, l’indicazione del codice fiscale è indispensabile per la detraibilità della spesa: non è ammessa l’indicazione a penna sullo scontrino né un’autocertificazione sostitutiva; 
  • perché lo scontrino sia utilizzabile, deve indicare la natura di quanto è stato acquistato e il numero di autorizzazione all’immissione in commercio (AIC), che negli anni ha sostituito il nome del farmaco, in modo da tutelare la privacy del paziente di fronte ai controlli di caf o commercialisti in fase di compilazione della dichiarazione. 
Cosa si può detrarre
Da ricordare che non tutto quello che si acquista in farmacia è detraibile: ci sono infatti alcuni prodotti che per definizione non possono trovar posto nella dichiarazione dei redditi. 
Qualsiasi definizione tra farmaco, medicinale, f.co, med., SOP, OTC (medicinali da banco o di automedicazione), omeopatico, preparazione galenica, ticket e ricetta apre le porte della detraibilità. 
In particolare, per la dicitura ticket (o ricetta) non è più obbligatorio presentare la fotocopia della prescrizione medica. Anche i farmaci omeopatici sono detraibili. 
Per i dispositivi medici, cioè i prodotti, le apparecchiature e le strumentazioni che rispondono alla definizione di legge e che sono dichiarati conformi, deve esser fatto un discorso a parte: oltre allo scontrino parlante, con la descrizione del dispositivo acquistato, se ne deve tenere la confezione, per dimostrare che vi sia il contrassegno con la marcatura CE. 
I prodotti fitoterapici sono detraibili solamente se sono stati riconosciuti dall’AIFA come farmaci e quindi indicati come tali sullo scontrino. Sono sempre esclusi dal diritto di rimborso i parafarmaci e gli integratori. 



I dispositivi ammessi 
Ecco un elenco, in ordine alfabetico, dei dispositivi medici acquistabili in farmacia, il cui costo potete detrarre quando fate la dichiarazione dei redditi: 
  • apparecchi per misurare la pressione arteriosa; 
  • apparecchio per aerosol; 
  • cerotti, garze, bende e medicazioni avanzate; 
  • contenitori per campioni; 
  • lenti correttive della vista e relative montature, occhiali premontati per presbiopia, lenti a contatto e soluzioni per la loro pulizia; 
  • pannoloni per incontinenti; 
  • penne pungidito e lancette per misurare la glicemia; 
  • prodotti per dentiere (creme adesive, disinfettanti...); 
  • siringhe; 
  • strisce per determinare il glucosio, il colesterolo e i trigliceridi nel sangue; 
  • termometri; 
  • test di autodiagnosi per il tempo di protrombina (Inr); 
  • test di autodiagnosi per la celiachia; 
  • test di autodiagnosi per la prostata (Psa); 
  • test di gravidanza, ovulazione e menopausa;
  • test diagnostici per le intolleranze. 
I FIGLI A CARICO
L’acquisto di medicinali in farmacia dà diritto alla detraibilità di quanto speso anche nell’interesse delle persone che si dichiarano a carico. 
Il caso tipico è quello dei genitori che acquistano farmaci per i figli. Poiché la detrazione delle spese mediche sostenute per i figli può essere divisa tra i genitori o imputata solamente a uno di loro, il  consiglio è quello di attribuirle tutte al genitore che ha spese mediche a lui intestate: in questo modo la franchigia di 129,11 euro verrà utilizzata una volta sola, permettendo così un recupero più sostanzioso.
Se i figli sono totalmente a carico di un solo genitore, sarà quest’ultimo, obbligatoriamente, a poterne detrarre le spese mediche.

Fonte: Soldi & Diritti - Altroconsumo

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