venerdì 16 novembre 2012

Ieri è scattato l'obbligo delle catene a bordo sulle viabilità provinciali e regionali della Lucchesia

Automobilisti attenti. 
Anche se stamani il sole farà capolino dopo i nubifragi e la pioggia di questi giorni non dimenticatevi di sistemare a bordo della vostra auto le catene da neve o montare i pneumatici termici. 
Da stamani e sino al 15 aprile scatta l’obbligo - sulle viabilità provinciali e regionali della Lucchesia - di dotarsi dell’idonea strumentazione in caso di neve o ghiaccio. 
Parafrasando il titolo di un celebre film con Totò e Fernandel «La legge è legge». 
E non ammette ignoranza.
Da stamani le pattuglie delle polizia stradale nei consueti controlli sulle principali arterie della Lucchesia oltre alla classica richiesta «patente e libretto» obbligheranno l’automobilista a mostrare le catene sistemate nel vano bagagli oppure verificheranno se sono state montate o meno le gomme termiche. 
I trasgressori saranno costretti a pagare multe che vanno da 80 a 318 euro a seconda dell’ente erogante.
Perché in materia ogni comune ha proprie specificità ed entro determinate tabelle può legiferare. 
«L’anno passato - dice il comandante della polizia stradale di Lucca, Marco Tangorra - quando la legge entrò in vigore all’inizio c’era molta confusione e i primi giorni abbiamo chiuso un occhio affinché gli automobilisti entrassero nell’ottica che le catene dovevano tenerle a bordo, almeno nel periodo 15 novembre-15 aprile, anche nelle giornate di sole. 
L’anno passato, come polstrada, riscontrammo una decina di irregolarità e i conducenti vennero sanzionati con una multa che si aggirava sugli 80-90 euro. 
Da stamani i conducenti di veicoli che circolano sulle strade non avranno agevolazioni di sorta. Chi non si dota della strumentazione prevista dalla legge sarà contravvenzionato da tutte le forze di polizia che operano controlli alla circolazione stradale» 
Patente a punti. 
Unica nota lieta è legata alla patente a punti. Ai trasgressori della normativa soltanto una multa, ma nessun punto tolto. 
Strade a rischio. 
Al di là delle ordinanze sindacali, che variano da comune a comune, resta fermo l’obbligo di transito con catene montate in caso di innevamento, a causa delle pendenze stradali particolarmente elevate, nel tratto della provinciale 51 di Minucciano, della provinciale 59 Minucciano-Pieve S. Lorenzo compreso tra la fine dell’abitato di Gramolazzo e la località Madonna del Soccorso e nel tratto della provinciale 71 di S. Pellegrino in Alpe compreso tra la Boccala e il passo delle Radici. 
Comuni fai da te. 
Sui tratti di strada provinciale e regionale posti indicativamente a quote superiori a 200 metri sul livello del mare e comunque ricadenti in zone che da un punto di vista morfologico sono più vulnerabili al fenomeno neve e ghiaccio è la provincia che prescrive l’obbligo che i veicoli in transito siano muniti di mezzi antisdrucciolevoli idonei alla marcia. 
Le strade provinciali più transitate? 
Nella Piana la Romana, la via della Madonnina, la via di Sottomonte, la Bientinese, la Mammianese, la via del Morianese, la via di S. Alessio, la via del Frizzone, la Francigena, la traversa Valdinievole, la via di Marlia.
In Media Valle e Garfagnana la Lodovica, Barga, Ponte a Serraglio, Calavorno, Coreglia, Fabbriche, Gallicano, Molazzana, Valfegana, Pescaglia, Ponte all’Ania e S. Romano. 
Sulle altre strade, quelle comunali, sono i vari sindaci che attraverso le loro ordinanze decidono, non certo la data di entrata in vigore dell’obbligo di catene a bordo o di pneumatici antigelo, ma semmai l’importo delle contravvenzioni e i servizi da commissionari alle varie pattuglie della polizia municipale.
È possibile quindi che, in caso di controlli, chi viene trovato senza catena a bordo nel comune di Capannori debba pagare una sanzione inferiore o superiore a chi viene beccato in flagranza nel comune di Lucca. 
La differenza non sarà molta perché la legge impone un minimo e un massimo oltre al quale non si può travalicare. L’obbligatorietà logicamente è estesa anche alle autostrade.

Fonte: Il Tirreno di Luca Tronchetti

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