lunedì 31 maggio 2010

XXVIII Marcia dello Zappello - domenica 6 giugno 2010

Domenica 6 giugno 2010 - 28° Marcia dello Zappello.
Gara podistica non competitiva di Km. 2 - 5 - 10 - 18 percorso misto.

Prima gara dell'anno valida per l'assegnazione del Palio Sportivo di San Jacopo
  • Ritrovo ore 8.00 presso gli impianti sportivi di Gallicano, partenza ore 8.30
  • Lungo i percorsi saranno istituiti vari posti di controllo
  • Forniti posti di ristoro lungo i percorsi e all'arrivo
  • Collegamento radio - ambulanze - servizio scopa
  • Le iscrizioni si riceveranno prima della partenza
  • Quota di iscrizione € 2,00
  • Premi a tutti i partecipanti

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

Lunezia XXI Regione d'Italia? Comprende anche la Garfagnana



Recentemente è stata riaperta la questione territoriale della Regione "Emilia - Lunense", oggi Lunezia, proposta in fase costituente del 1946 e poi sospesa, ma mai abrogata.

Lunezia è la regione Emilia Lunense (non Emilia Romagna) che fu istituita nel 1946 e poi “sospesa” e quindi rimasta incompiuta. Allora i padri costituenti vollero ricalcare la suddivisione savoiarda istituendo ventuno Regioni con peculiari qualità amministrative. Tra di esse anche la regione Emilia Lunense e la regione Emilia Romagna (la “questione Lunezia” si lega storicamente alla “questione Apuana” che risale all'espansione romana e alla Seconda Guerra Punica). Ma le peculiari qualità amministrative furono, in un primo tempo, riconosciute soltanto a quelle Regioni che vennero definite “a statuto speciale” (come Val d’Aosta, Friuli, Sicilia, Trentino ecc.), mentre per le altre si dovette aspettare anni per chiarire quale fosse la loro funzione. Nel frattempo, fin dal 1947, per volontà di Togliatti e Nilde Jotti, la regione Emilia Lunense fu “sospesa” in attesa di migliori studi (attenzione!!! Sospesa non abrogata).

I territori interessati sono:
  • Cremona
  • La Spezia
  • Garfagnana
  • Mantova
  • Massa e Carrara
  • Parma
  • Piacenza
  • Reggio Emilia


Si tratta di 343 comuni appartenenti alle attuali province di SP – MS – LU – RE – PR – MN – CR – PC che si trovano tutte intorno ad un asse centrale noto come Ti/Bre (corridoio europeo Tirreno Brennero), cioè a quel sistema di arterie di comunicazione intermodale che dovrebbe essere il futuro snodo di collegamento tra Nord Europa e Mar Ligure. L’elenco dei 343 Comuni per complessivi 2.500.000 circa di abitanti è parimenti analiticamente riportato nel sito.

Per maggiori informazioni: http://www.lunezia.com/

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

Acqua bene comune: firma per il referendum anche a Gallicano

680mila firme, e i banchetti continuano in tutta Italia anche questo fine settimana. Il 2 giugno, Festa della Repubblica in tantissime piazze d'Italia (Fornaci di Barga) sarà possibile firmare per i 3 referendum, per festeggiare la Repubblica e i diritti. L'obiettivo adesso è il milione di firme. Qui la mappa di tutti i banchetti. Da qui a luglio lanceremo eventi, feste, spettacoli per coinvolgere sempre più italiani in questa civile lotta di democrazia per togliere le mani degli speculatori dall'acqua riconsegnandola ai cittadini e ai Comuni.

A Gallicano, è possibile firmare per il referendum contro la privatizzazione dell'acqua presso l'ufficio demografico del comune in via Cavour n°17 - orario di apertura al pubblico dal lunedì' al sabato dalle 9 alle 13.Per saperne di più visita il sito ufficiale.

Ieri, per la tradizionale fiera di maggio, è stato allestito un banchetto (vedi foto) e sono state raccolte centinaia di firme.

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

domenica 30 maggio 2010

"Saranno contaminati anche i nostri terreni?"

Questo il volantino (clicca per ingrandire) che ha fatto circolare oggi per la fiera il Comitato Ambiente e Salute di Gallicano:

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

giovedì 27 maggio 2010

Video Consiglio Comunale del 19/05/2010: II Parte - Discussione realizzazione impianto a biomasse

Sul canale "Gallicano c'è" Web Tv" è disponibile la seconda parte del Consiglio Comunale del 19/05/2010: discussione (98 minuti) sulla realizzazione dell'impianto a biomasse in Loc. Zinepri.

Questo invece il "simpatico" riassunto (blob):

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

Mozione di "Gallicano c'è": acqua bene comune dell'umanità

Scarica il documento in pdf

Gallicano, 27 maggio 2010


Al Sindaco di Gallicano Maria Stella Adami



MOZIONE


Oggetto: acqua bene comune dell’umanità

IL GRUPPO CONSILIARE GALLICANO C’E’

PREMESSO CHE
  • la gestione del servizio idrico integrato in Italia è attualmente regolata dall' art. 23 bis della legge n.133/2008;

  • la norma in questione già nella sua primitiva formulazione contemplava, in via ordinaria, il conferimento della gestione dei servizi pubblici locali a imprenditori o società mediante il ricorso a gara, facendo largo forzatamente all'ingresso di privati;

  • il recente art. 15 del Decreto Legge 25/09/2009 n. 135, che ha modificato l'art. 23 bis, muove passi ancor più decisi verso la privatizzazione dei servizi idrici e degli altri servizi pubblici prevedendo:
    • l'affidamento della gestione dei servizi pubblici a rilevanza economica a favore di imprenditori o di società in qualunque forma costituite individuati mediante procedure competitive ad evidenza pubblica o, in alternativa, a società a partecipazione mista pubblica e privata con capitale privato non inferiore al 40%;
    • la cessazione degli affidamenti "in house" a società totalmente pubbliche, controllate dai comuni (in essere alla data del 22 agosto 2008) alla data del 31 dicembre 2011;

RITENUTO CHE

  • l'acqua rappresenta fonte di vita insostituibile per gli ecosistemi, dalla cui disponibilità dipende il futuro degli esseri viventi;

  • l'acqua costituisce un bene comune dell'umanità, un bene comune universale, un bene comune pubblico, quindi indisponibile, che appartiene a tutti;

  • il diritto all'acqua è un diritto inalienabile: l'acqua non può essere proprietà di nessuno, bensì bene condiviso equamente da tutti; l'accesso all'acqua deve essere garantito a tutti come un servizio pubblico;

  • l’accesso all’acqua, già alla luce dell'attuale nuovo quadro legislativo, e sempre più in prospettiva, se non affrontato democraticamente, secondo principi di equità, giustizia e rispetto per l'ambiente, rappresenta una causa scatenante di tensioni e conflitti all’interno della comunità internazionale;

  • la privatizzazione dell'acqua è un epilogo da scongiurare perché espropria l'acqua potabile dal controllo degli Enti locali e dei cittadini e consegna il bene comune "acqua" al mercato, con tutte le ripercussioni sociali che questa può generare;

  • le istituzioni hanno la libertà e l'autonomia di scegliere se fornire in prima persona un servizio di interesse generale o se affidare tale compito a altro Ente (pubblico, privato), in piena legittimità e coerenza con le vigenti direttive europee sui servizi pubblici locali;

RICORDATO CHE


Le esperienze di privatizzazione del Servizio Idrico Integrato già esistenti in Italia, con le relative necessità di garantire dividendi agli azionisti privati, hanno mostrato di produrre solo rincari delle tariffe e di non avere interesse ad attuare una politica di efficienza del sistema idrico (investimenti sul territorio, riduzione delle perdite, sensibilizzazione alle problematiche del risparmio idrico, ecc.) con tutte le conseguenze di insostenibilità ambientale che ne derivano, specie nei territori più disagiati.

IMPEGNA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE A

  • Promuovere il diritto all'acqua, attraverso le seguenti azioni:
    • riconoscere nel proprio Statuto Comunale il diritto umano all'acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico;
    • sostenere e difendere il principio della proprietà e gestione pubblica del servizio idrico e l’idea che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà;
    • riconoscere, sempre nello Statuto Comunale, che la gestione del servizio idrico è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire a tutti l’accesso all’acqua e pari dignità umana;
    • aderire e sostenere le iniziative del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per l’Acqua Pubblica recentemente costituitosi nell’ambito della Campagna Acqua Bene Comune che il Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua sta portando avanti da circa due anni;

  • Promuovere nel proprio territorio una Cultura di salvaguardia della risorsa idrica attraverso le seguenti azioni:
    • utilizzare, proteggere, conoscere e promuovere l'acqua come bene comune pubblico, nel rispetto dei principi fondamentali della sostenibilità integrale (ambientale, economica, politica ed istituzionale) e del principio che l’uso dell’acqua per consumo umano è prioritario rispetto agli altri usi (art. 2 legge Galli);
    • informare la cittadinanza sui vari aspetti che riguardano l'acqua sul nostro territorio, sia ambientali che gestionali;
    • promuovere l'uso dell'acqua dell'acquedotto per usi idropotabili, a cominciare dagli uffici, dalle strutture e dalle mense scolastiche;
    • promozione di una campagna di informazione/sensibilizzazione sul Risparmio Idrico, con incentivazione dell'uso dei riduttori di flusso;
    • promozione in campo urbanistico-edilizio nelle procedure di attuazione del nuovo PAT, dell'installazione della doppia conduttura, di riciclo delle acqua e di azione di raccolta delle acque piovane per uso civile;
    • promozione, in campo agricolo, delle più corrette modalità di operato in materia di rifiuti, liquami, pesticidi e diserbanti;
    • sensibilizzazione dell'opinione pubblica e in particolare i giovani e gli studenti in materia di utilizzo, risparmio, consumo critico e tutela dell'acqua in quanto bene comune di importanza vitale.

  • Intraprendere tutte le azioni opportune al fine di contrastare i provvedimenti previsti dall’art. 23 bis Lg. 133/2008, come modificato dall’art. 15 D.L. 135/2009, che condurranno alla messa a gara della gestione del servizio idrico integrato ed alla consegna dell’acqua ai privati entro il 2011.

Gruppo Consiliare “Gallicano c’è”

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

Video Consiglio Comunale del 19/05/2010: I parte

Sul nuovo canale "Gallicano c'è" Web Tv" è disponibile la prima parte del Consiglio Comunale del 19/05/2010.


A breve sarà on-line anche la II parte del Consiglio Comunale del 19/05/2010 e la serata organizzata da "Gallicano c'è" alla Sala Guazzelli il 20/05/2010: Centrale a biomasse a Gallicano?!?!? No, Grazie!!!

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

mercoledì 26 maggio 2010

iPad in vendita dal 28 maggio


Il 28 maggio sarà venduto anche in Italia l’iPad, il tablet computer della Apple.

CARATTERISTICHE

L’iPad è grande 9,7 pollici (come lo schermo di un computer piuttosto piccolo) ed è dotato di touchscreen, come l’iPhone. Si può usare per navigare su internet e per riprodurre contenuti multimediali, come film, musica ecc. La tastiera non è hardware, ma software: appare sul tablet grande più o meno come quella di un piccolo portatile e si utilizza toccando i tasti visualizzati.

VENDITE

Negli Stati Uniti l’iPad è stato commercializzato il 3 aprile: nel primo weekend ne sono stati venduti 400mila pezzi, un milione nei primi 28 giorni. L’iPhone aveva impiegato due mesi per raggiungere il milione di unità vendute. Le versioni in vendita sono due, la Wi-Fi e Wi-Fi + 3G, entrambe disponibili con una memoria da 16, 32, 64 Gb. Il primo si collega solo alla rete di internet senza fili, il secondo anche alla rete dei cellulari di terza generazione.

PREZZI

Prezzo del modello Wi-Fi a 16 Gb negli Usa: 499 dollari più tasse, che sono mediamente intorno al 10%. In Italia: 499 euro. Spagna: 479. Gran Bretagna: 429 sterline (circa 495 euro). Il prezzo in Europa è quindi superiore rispetto a quello americano, considerando che 499 dollari equivalgono con il cambio attuale a 397 euro. L’iPad più caro è il Wi-Fi + 3G a 64 Gb, che in Italia costa 799 euro.

CONNETTERSI

Per il modello dotato di connessione 3G Vodafone e 3 Italia hanno già presentato tariffe ad hoc. Per attivarlo occorre installare una micro-Sim. Si deve infatti prima acquistare l’iPad e poi scegliere l’operatore. Vodafone propone due piani tariffari: “Internet facile sempre per iPad” con canone mensile di 30 euro e “Internet facile day per iPad” con canone giornaliero di 2 euro. Superato il limite di 500 megabyte al giorno previsto da entrambi i piani si potrà comunque continuare a navigare gratis a velocità ridotta. Tariffa unica invece per 3 Italia, che mette a disposizione 3 gigabyte al mese al prezzo di 5 euro. «Sono sufficienti 3 gigabyte al mese? Sicuramente sì, se ci si limita a leggere posta e a navigare in siti standard; sicuramente no, se si vogliono scaricare i film: superando i 3 giga contrattuali, la tariffa salta a 20 euro per ogni giga in più» (Edoardo Segantini. Corriere della Sera). E se si vogliono scaricare cose più pesanti ci sono problemi anche per Vodafone: «Valicato il limite di 500 mega si viene rallentati ma non spennati. La velocità, però, è bene saperlo, scende a 64 k (ricordate il modem?). Più che un rallentamento, è proprio un’inchiodata. Che cosa accade, per esempio, se si scarica un film da 700 mega? Pochi minuti per scaricare i primi 500 e alcuni giorni per i 200 successivi?».

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

martedì 25 maggio 2010

Alcuni scatti della Garfagnana

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

Sì all'acqua pubblica, firma per i 3 referendum.


E' possibile firmare per il referendum contro la privatizzazione dell'acqua anche a Gallicano: Ufficio demografico del comune di Gallicano in via Cavour n°17, orario di apertura al pubblico dal lunedì' al sabato dalle 9 alle 13.
Per saperne di più visita il sito ufficiale.
Molto probabilmente sarà allestito un banchetto per la raccolta delle firme per la fiera a Gallicano domenica 30 maggio.

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

Gallicano: la Provincia dà l'OK alla realizzazione dell'impianto a biomasse

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

lunedì 24 maggio 2010

Arriva il caldo... Eventi e manifestazioni a Gallicano 2010


Elenco degli eventi e delle manifestazioni che si svolgeranno nel Comune di Gallicano nell'anno 2010:
  • 17-27 giugno: "Il Pane e le Rose" (ed. 2009) (ed. 2008)
  • 19 giugno: "Solstizio d'estate" Trassilico (info)
  • 10-11 luglio: "Festa dei popoli e delle genti"
  • 10-11 luglio: "Rioni fioriti" Cardoso (info)
  • 10-11 luglio: "Cardoso con gusto" Cardoso (info)
  • 17 e 25 luglio: "XXXI edizione Palio di San Jacopo" (info)
  • 7-8 agosto: "Rievocazione storica Attacco alla Rocca" Trassilico (info)
  • 13-16 agosto: "Pane e biroldo" Trassilico (info) (ed. 2008)
  • 21-22 agosto: "Festa Focaccia Leva"
  • 1-2 ottobre: "Hip Hip Hurrà"
  • 9-24 ottobre: "Galliart" (ed. 2009)
  • 10 ottobre: "Festa della castagna" Trassilico (info)
  • 24 ottobre: "Mondinata alpina"
  • 7 dicembre: "XXXI edizione Fiaccolata Natalizia"(ed. 2009) (ed. 2008) (origini)
Le date delle manifestazioni sono riportate come comunicate dagli organizzatori "Ponti nel Tempo". Consultare il sito web e il mio blog per aggiornamenti e programmi dettagliati.

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

domenica 23 maggio 2010

BELLISSIMO DA VEDERE! Consiglio Comunale del 19/05/10 (blob) - Approvazione centrale a biomasse

Visita il nuovo canale "Gallicano c'è" - Web Tv, a breve sarà on-line l'intero Consiglio Comunale del 19/05/2010 e la serata organizzata da "Gallicano c'è" alla Sala Guazzelli il 20/05/2010: Centrale a biomasse a Gallicano?!?!? No, Grazie!!!

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

Bando per realizzazione "Cencio" del Palio di San Jacopo 2010


La Pro Loco di Gallicano bandisce un concorso per l’esecuzione del bozzetto che servirà per la realizzazione del “cencio” che verrà consegnato al Rione vincitore la sera del 25 luglio 2010. Il bozzetto dovrà avere attinenza possibilmente con storia, immagini, usi e costumi del nostro Paese e dovrà essere spedito/consegnato in busta chiusa alla Pro Loco di Gallicano entro e non oltre il 15 giugno 2010.
Al vincitore del bando verrà corrispondo una somma di euro 300.

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

Rassegna stampa Gallicano: "la centrale a biomasse inquinerà di più"

Questi gli articoli usciti su "Il Tirreno" che trattano l'argomento "centrale a biomasse a Gallicano" i giorni 21, 22 e 23 maggio 2010.


23/05/2010:22/05/2010:

21/05/2010:

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

giovedì 20 maggio 2010

10 motivi per dire NO all'impianto a biomasse di Gallicano


1. Disponibilità limitata della biomassa legnosa: sono già state richieste troppe autorizzazioni per impianti a biomasse in un raggio di 70km che rappresenta la cosiddetta filiera corta, rischiamo di non avere materiale vergine a sufficienza;

2. L'impianto e' progettato per massimizzare i profitti provenienti dagli incentivi statali (pagati da noi) per la vendita dell'energia elettrica. Tali incentivi sono troppo elevati, almeno il doppio di quelli medi previsti nei paesi europei, e questo altera il mercato, rendendo conveniente cio' che normalmente non lo sarebbe;

3. Gli standard degli impianti termoelettrici alimentati a biomasse sono caratterizzati da rendimenti elettrici bassi, mediamente attorno al 26%, ma nel caso di Gallicano appena del 17%, in confronto ai rendimenti di altre centrali per la produzione di energia elettrica (es. centrale a ciclo combinato 56%), per cui se non viene massimizzato lo sfruttamento del calore, si spreca energia.

4. Si dice che verranno spente 300 caldaie (la maggior parte a metano), ma sapete con 18.000 t/anno di legna, se utilizzate solo ai fini termici, quanti appartamenti di 90mq si potrebbero riscaldare?
2.594 case di Classe Energetica F (160 kwh/m2) - 3.458 case di Classe Energetica E (120 kwh/m2) - 4.929 case di Classe Energetica D (90 kwh/m2) - 5.929 case di Classe Energetica C (70 kwh/m2).

5. L’inquinamento in atmosfera sicuramente aumenterà, nelle migliore delle ipotesi avremo:
Maggiori emissioni: +21.009 (NOx kg/anno), +8.754 (CO kg/anno), + 325 (PM kg/anno), +6.525 (SO2 kg/anno).


6. Aumenterà anche l'inquinamento da traffico: per trasportare 18.000 t/anno di legna servono 900 camion da 20t , circa 3 al giorno, piu' quelli che devono portar via le ceneri;

7. Non vengono prese in considerazione le emissioni di nanoparticelle, che nei processi di combustione della legna sono in numero prevalente rispetto alle PM10 e PM2,5 ed i filtri non riescono a bloccare;

8. Vengono trascurate le diossine, che invece si generano nei processi di combustione, anche utilizzando legna vergine;

9. L'impianto sorgera' in un contesto tutt'altro che "pulito": ci sono stati dei superamenti dei limiti di legge per le polveri (PM10) a Fornaci di Barga (febbraio/Marzo 2010) e degli inquietanti superamenti per le Diossine e Metalli pesanti misurati da Arpat in alcuni terreni di Fornaci di Barga.

10. Finiti gli incentivi alla produzione di energia elettrica (fra 15 anni) difficilmente l'impianto potra' rimanere economicamente sostenibile, cosa possiamo aspettarci se non una riconversione della centrale per poter bruciare CDR (bricchette)?
Non dovranno fare molta strada, visto che l'impianto della Verdeazzurro è veramente a 2 passi.

Dobbiamo avere piu' certezze sulla qualita' dell'aria e del suolo prima di poter autorizzare l'impianto.

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

O Franza o Spagna, purche' se magna

Da "Il Giornale di Castelnuovo" un bell'articolo di Andrea Giannasi

Iniziando a leggere questo editoriale qualcuno potrebbe domandarsi: ma cosa ci incastrano tra loro il titolo cinquecentesco, la foto del ponte della Villetta con su il trenino (magnifico scatto di Francesco Saisi) e la Tarsu? Ebbene c’entrano. Eccome se c’entrano. E li ho volutamente messi tutti insieme proprio per dare, a voi lettori, l’idea di un bell’ingarbuglio. Proprio come quello che voglio raccontarvi.

Ma facciamo ordine.

In questo editoriale vi voglio parlare di immondizia e ovviamente di Tarsu. Ma mettiamo sul tavolo alcuni numeri.
La Garfagnana nell’anno 2005 ha prodotto 15.196 tonnellate di immondizia con un tasso medio di Raccolta Differenziata del 23,87% (a fronte del minimo di legge del 35%). I rifiuti a smaltimento ammontano a 11.196t/anno mentre la produzione media pro-capite è di 516kg/abitante (la media provinciale è di 780kg/abitante). Il comune con la maggiore media procapite è il Comune di Gallicano con 704t/abitante, mentre quello che produce meno rifiuti pro-capite è quello di Fosciandora con 306,11kg/abitante che rappresenta anche il territorio che anche in campo provinciale fa registrare la minor produzione di rifiuti pro-capite. Invece il Comune che in assoluto produce il minor quantitativo di rifiuti è quello di Vergemoli con appena 157t/anno con una media pro-capite di 417,46kg/abitante.

Nessun comune nel 2005 aveva superato la soglia del 35% di Raccolta Differenziata.

Una delibera regionale approvata nel 2005 prevede l’obbligo per tutti i Comuni della Toscana di raggiungere nel 2010 una riduzione dei rifiuti di almeno il 15% ed una Raccolta Differenziata ad almeno il 55%. Ma come raggiungere questi punti? Ebbene qualcosa si potrebbe fare subito come il divieto di utilizzare stoviglie usa e getta (quanta plastica viene prodotta alle sagre o nelle mense?); reintrodurre l’obbligo del “vuoto a rendere” con particolare riferimento al vetro; introdurre e incentivare la vendita dei detersivi, detergenti e saponi alla spina; diffondere l’uso dell’autocompostaggio; il riuso e la riparazione di beni durevoli; ridurre ed eliminare tutti i contenitori di plastica. Ma soprattutto introdurre la raccolta porta a porta che di fatto riduce il livello di produzione dei rifiuti. Semplice, potrebbe osservare chiunque. E forse anche innovativo. Verrebbe da esclamare: cose mai viste!!! Certo ma con una appunto. I dati che vi ho fornito, così come le “ricette” per ridurre le immondizie, sono state studiate a formulate qualche anno fa dal Comitato Non Bruciamoci la Garfagnana. Per la precisione il Comitato garfagnino inviò alle istituzioni, agli amministratori, agli enti, alla stampa e ai cittadini un documento molto preciso e dettaglio con considerazioni, suggerimenti, consigli e note nel 2006 (dunque quasi 5 anni fa). Si parlava soprattutto di Raccolta Differenziata con dati, statistiche e scelte per ottimizzare il servizio (e non vi racconterò della visita dell’americano Paul Connet - che molti di voi hanno conosciuto a Castelnuovo nel 2008 - che da anni sta portando in giro l’idea di raggiungere quota zero nella produzione dei rifiuti. Avete letto bene: eliminare del tutto i rifiuti e farlo nel 2020). Poi il Comitato con Danilo Musetti non più tardi del giugno dello scorso anno organizzò un incontro tra i tre candidati alle elezioni comunali affrontando proprio la questione dell’inceneritore. E anche quella fu occasione per parlare di raccolta differenziata. Dunque abbiamo studi, analisi, soluzioni; sono stati fatti dibattiti, ma qualcosa sembra ancora non tornare.
Ma cosa? Non saprei, ma vi riporto una piccola notizia dalle nostre parti passata in secondo ordine.

Pochi mesi fa la Regione Toscana ha premiato con oltre 6 milioni di euro (6.095.476,05 euro per la precisione) alcune aziende di smaltimento della provincia di Lucca attraverso l’ATO Costa Toscana Lucca, Pisa, Livorno e Massa Carrara. L’Ascit riceverà 164 mila euro per il progetto porta a porta sulle colline nord del territorio di Capannori; 444 mila per il porta a porta nella zona del Compitese (Capannori); 177 mila euro per la stazione ecologica zona nord di Capannori; 92 mila sempre per la raccolta a domicilio in Valfreddana. Alla Sea sono stati assegnati 1,4 milioni di euro per l’attuazione del progetto porta a porta nel quartiere Varignano di Viareggio e per il progetto “Non restare indifferente-differenziati” a Torre del Lago. All’azienda Ersu vanno, invece, 1,7 milioni per la realizzazione del servizio di raccolta differenziata porta a porta nella frazione di Marina di Pietrasanta. A Sistema Ambiente sono destinati 1,8 milioni per la realizzazione dei sistemi integrati di raccolta dei rifiuti finalizzati all’incremento della raccolta differenziata, mentre all’azienda Aimeri vanno 215 mila per l’incremento della raccolta separata della spazzatura a Barga.

E a noi? Nulla.

Anzi è come se fossimo rimasti immobili su una sponda del ponte della Villetta mentre tutti gli altri sono andati brillantemente avanti. E facendo ciò saranno in grado poi di diminuire la Tarsu o passare alla Tia (Tariffa Igiene Ambientale), ovvero non pagare più in base ai metri quadri delle abitazioni, ma al reddito (Isee). E credetemi sarebbe una bella conquista sociale. Da molti infatti la Tarsu è considerato un sistema di tariffazione poco equo. E basta fare un piccolo esempio. Prendete un’anziana signora vedova che rimane a vivere nella casa familiare di 100 metri quadrati con la sola pensione sociale. Dunque una persona sola, con una grande abitazione, con un reddito di 400 euro al mese, che alla fine paga una bolletta Tarsu smisurata e ingiusta. In questo caso sarebbe più giusto e corretto applicare la Tariffa di Igiene Ambientale e far pagare alla signora una bolletta legata al suo reddito. Ma non è facile. Come bene sapete infatti (o forse sarebbe il caso di dire ‘purtroppo’), l’immondizia negli anni è diventata elemento di sostentamento di molti. Il “caso Campania” o “l’affare Palermo” insegnano. Laggiù enti, società più o meno controllate, strutture più o meno oscure, amministratori, presidenti, segretari, direttori e alla via così un mare di amici degli amici hanno creato strutture che portavano poi diritti al solito “furbetto del quartierino”. Quello che non dimentica mai di affermare “O Franza o spagna purché se magna”. Si passa su tutto, senza guardare se è etico o se si tratta di un’affare immondo. Franza o Spagna... La “monnezza” è diventata oro, e, badate bene, che questo affare sta già per essere soppiantato dall’acqua.

Lì sì che ne vedremo delle belle, noi che in Garfagnana ne abbiamo a milioni di litri d’acqua. Già se alzate gli occhi al cielo li potete vedere gli avvoltoio e i falchi pronti a gettarsi a capofitto sull’affare acqua. Almeno in questo però speriamo ci sia qualche nostro buon amministratore pronto a difendere un nostro bene.
E quando dico nostro mi riferisco a tutti (ma proprio tutti) i cittadini. Anche quelli di Pisa, Livorno o le grandi industrie del capannorese che hanno estremo bisogno di acqua dolce. Qui ce n’è per tutti, se non entrano in gioco i “furbetti del quartierino”.

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

mercoledì 19 maggio 2010

Campagna Referendaria "L'Acqua non si Vende": puoi firmare anche a Gallicano


E' possibile firmare per il referendum contro la privatizzazione dell'acqua anche a Gallicano:
Ufficio demografico del comune di Gallicano in via Cavour n°17, orario di apertura al pubblico dal lunedì' al sabato dalle 9 alle 13.

Per saperne di più visita il sito ufficiale.

Dal sito dei Comuni Virtuosi:

516.615 firme raccolte in 25 giorni di banchetti e iniziative in tutta Italia.


Un risultato incredibile anche per noi, raggiunto in poco più di tre settimane grazie all’impegno e all’entusiasmo di migliaia di cittadine e cittadini dell’acqua pubblica.


Dall’estremo Nord alle isole, la raccolta di firme racconta un’Italia della partecipazione, di migliaia di territori attenti e attivi sui beni comuni (vedere la mappa dei banchetti di raccolta firme su http://www.acquabenecomune.org/).


E la raccolta firme non si ferma, ma rilancia. L’obiettivo che il Comitato Promotore si era posto (700mila firme) è ormai in vista e può essere superato. Da qui a luglio lanceremo eventi, feste, spettacoli per coinvolgere sempre più italiani in questa civile lotta di democrazia per togliere le mani degli speculatori dall’acqua riconsegnandola ai cittadini e ai Comuni.
Per questo fine settimana il Comitato Promotore lancia il “Giro d’Italia delle firme per l’acqua”; quale località, Comune, comitato cittadino sarà la maglia rosa della raccolta di firme di questa settimana?


Il Comitato Promotore ringrazia tutti quelli che si stanno impegnando per la riuscita dell’iniziativa referendaria, i media locali, le radio e i siti internet che stanno dando un esempio di attenzione e partecipazione che fa ben sperare anche per la libertà d’informazione nel paese.

Più firme raccoglieremo, più forte sarà la spinta verso il Referendum e il risveglio civile dei territori.

Perché si scrive acqua, si legge democrazia.

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

martedì 18 maggio 2010

Garfagnana: panorama di Sassi


Foto di Francesco Saisi

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

sabato 15 maggio 2010

Pizza Party al Baretto venerdì 21 maggio con il Monticello



Venerdì 21 maggio alle ore 20 Pizza Party (€ 15) del Rione Monticello presso il Ristorante Pizzeria Il Baretto.

Partecipate numerosi.

Per prenotazioni telefonare a 0583 74066

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

Alcune foto della Garfagnana

Su Panoramio ho trovato tante belle foto dell'amico Francesco Saisi. Le pubblico alcune sul blog...

Ponte della Villetta:

Eremo di Calomini:

La Pania da San Pellegrinetto:

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

giovedì 13 maggio 2010

Centrale biomasse Gallicano: "Gallicano c'è" richiede alla Provincia di posticipare la data di decisione fissata per il 24/05/10

Gallicano, 12 Maggio 2010

Spett. Provincia di Lucca
Servizio Ambiente – U.O.S. “Energia, A.I.A. e Nuove
Competenze in Materia Ambientale”
Alla c.a. responsabile del Procedimento
Alla c.a. Responsabile servizio Ambiente
Alla c.a. Assessore all’Ambiente
p.c. al Sindaco del Comune di Gallicano


Oggetto: “Istanza di autorizzazione unica alla costruzione e all’esercizio di un impianto di cogenerazione da fonti rinnovabili (biomasse) nel Comune di Gallicano, da parte della società Feu de Bois.” – Richiesta di posticipazione della data di decisione

Premesso che siamo preoccupati per la possibilità che possa essere autorizzato un impianto a biomasse nel Comune di Gallicano che si vada a collocare in un contesto già gravato da altre pesanti fonti di inquinamento delle quali non abbiamo chiari gli impatti sul territorio.
Non esistono infatti dati recenti sulla qualità dell’aria e dei terreni nel Comune di Gallicano, e per questa ragione abbiamo proposto una mozione in Consiglio Comunale, approvata all’unanimità in data 21/04/2010, per richiedere ad Arpat una mirata campagna di misurazioni sulla qualità dell’aria e degli eventuali inquinanti presenti al suolo.

Considerato che sono recentemente emersi, a seguito di misurazioni effettuate da Arpat nel Comune di Barga, anomali superamenti di alcuni parametri di legge per quanto riguarda diverse tipologie di inquinanti:
· il superamento della concentrazione massima giornaliera consentita dalla legge per le PM10, rilevata dalla centralina mobile nel Piazzale del Frate;
· il superamento delle concentrazione massime constentite dalla legge di metalli (Rame, Zinco e Cadmio), rilevate in terreni agricoli o adibiti a verde nella zona della Stazione Ferroviaria di Fornaci di Barga;
· il superamento dei limiti di legge per quanto riguarda la concentrazione di diossine e furani (PCDD + PCDF i-TEQ) rilevate su alcuni terreni agricoli o adibiti a verde nella zona della Stazione Ferroviaria di Fornaci di Barga.

Rilevato che agli inizi di Maggio non risultavano ancora disponibili presso il servizio Ambiente della provincia di Lucca i nuovi pareri forniti da parte degli enti coinvolti tranne quello della Soprintendenza;

al fine di poter partecipare al procedimento decisionale e poter esprimere la nostra opinione tramite osservazioni scritte,

Chiediamo di posticipare la data di decisione per la concessione dell’autorizzazione unica alla realizzazione dell’impianto di cogenerazione a biomasse nel comune di Gallicano, richiesta dalla società Feu de Bois Società Energetica S.r.l., per poter avere il tempo necessario per esaminare l’ulteriore documentazione disponibile e poter presentare delle osservazioni scritte.


Gruppo Consiliare “Gallicano c’è”

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

martedì 11 maggio 2010

Newsletters "Gallicano c'è Informa"

Gallicano c'è Informa - Anno II, numero 2 - 06/05/2010:

Gallicano c'è Informa - Anno II, numero 1 - 19/03/2010:

Gallicano c'è Informa - Anno I, speciale biomasse - 27/11/2009:

Gallicano c'è Informa - Anno I, numero 2 - 04/11/2009:

Gallicano c'è Informa - Anno I, numero 1 - 07/08/2009:


Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

sabato 8 maggio 2010

Video Consiglio Comunale del 30/04/2010: II parte

Sul nuovo canale "Gallicano c'è" Web Tv" è disponibile la seconda parte del Consiglio Comunale del 30/04/2010.


Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

venerdì 7 maggio 2010

Un anno fa...

Da "Gallicano c'è Informa - Anno II, n. 2"

Un anno fa cominciò l'avventura di "Gallicano c'è".

Un gruppo di giovani, senza esperienza politica e non legato ad alcun partito, che conquisterà il 25,59% dei voti dei Gallicanesi diventando la seconda forza presente in Consiglio Comunale alle spalle del centro-sinistra (che otterrà il 55,56% con un meno 30% di voti rispetto al 2004) e davanti al centro-destra (che raggiungerà il 18,85% con un meno 11% di voti rispetto al 2004).

Un risultato fantastico considerato che il gruppo era nato soltanto 2 mesi prima delle elezioni e che era composto da 13 candidati e non da 16 come centro-destra e centro-sinistra.

In tre entriamo in Consiglio Comunale a fronte di 11 consiglieri del centro-sinistra e 2 consiglieri del centro-destra.

Ciò che abbiamo fatto in questo anno lo abbiamo comunicato con le newsletter distribuite (5 con questa), con il sito internet che abbiamo creato www.gallicano.org e con le riunioni che periodicamente facciamo nelle Frazioni del Comune.

Ricordiamo come in campagna elettorale "Gallicano c'è" fosse l’unica lista che criticava le scelte fatte dall’Amministrazione uscente rispetto a Gaia e Severa.

Ricordiamo che fece scalpore che noi affermassimo che gli amministratori del Comune di Gallicano non dovevano essere rieletti per le responsabilità avute nelle scelte profondamente sbagliate su Gaia, ma soprattutto su Severa dove il Comune di Gallicano aveva ed ha la quota di maggioranza.

A maggio-giugno 2009 Severa aveva già problemi di liquidità e già si intravedevano forti difficoltà finanziarie.

Vi immaginate come sarebbero andate le elezioni comunali se fossero state rese pubbliche le effettive difficoltà di Severa come poi è avvenuto un anno dopo? E magicamente arrivarono risorse per procrastinare la situazione di difficoltà. Ed il centro sinistra di Gallicano vinceva le elezioni.

Poteva poi essere comunicata la messa in liquidazione di Se.Ver Acque prima delle Elezioni Regionali? Ed il centro sinistra di Gallicano vinceva le elezioni.

Ora che tutte le elezioni sono alle spalle, che il Sindaco è rimasto al suo posto e che il Consigliere Regionale è rimasto al suo posto i nodi arrivano al pettine.

E noi che pensiamo?

Che ormai è inutile sparare sulla “Croce Rossa” specie quando è composta da lavoratrici e lavoratori che concretamente rischiano di perdere il posto di lavoro. I lavoratori della cooperativa Aurora (quelli armati di spazzola che pulivano le nostre strade) sono già a casa.

E allora come si salva Severa?

Secondo noi due sono le possibili soluzioni:

1. casca il governo Berlusconi, si va ad elezioni ed arriva qualche soldo per tirare avanti ancora un po’ la baracca e mantenere gli equilibri politici preesistenti;
2. si va senza esitazione verso un altro tipo di gestione dei rifiuti economicamente ed ecologicamente più conveniente: la raccolta differenziata porta a porta.

Perché il Comune di Gallicano non spinge per la raccolta differenziata porta a porta (come aveva promesso in campagna elettorale)?
1. Spera caschi il governo Berlusconi come sopra detto;
2. Perché il Comune di Gallicano ha la quota di maggioranza di Severa che possiede un inceneritore che produce utili grazie alla raccolta indifferenziata.

Noi ipotizziamo che il Comune di Gallicano, avendo la quota di maggioranza e quindi la maggiore perdita in caso di chiusura di Severa, voglia invece sfruttare al massimo le potenzialità dell’inceneritore per produrre utili e e sollevare così le sorti dell’azienda.

E questo, secondo "Gallicano c'è", è proprio il modo per portare Severa alla chiusura.

Capiamo che è difficile ammettere i propri errori, ma prima o poi lo dovranno fare. Non perdete altro tempo!

Per riparare ed errori si stanno commettendo altri errori.

l bilancio del Comune di Gallicano si regge in piedi su crediti verso Gaia che probabilmente non saranno mai esigibili (a meno che anche qui non intervenga la mano Santa che con i soldi dei cittadini faccia andare avanti ancora un po’ un’altra baracca).
Del resto l’Assessore al Bilancio quasi sperando nell’intervento divino ha detto che Gaia non può fallire, non può fallire perché altrimenti che cosa succederebbe ai nostri crediti? Fallirebbe anche il Comune? Secondo noi sì.

Ed allora per trovare nuove risorse finanziarie ci si avventura in altre iniziative imprenditoriali che nel medio termine salvano la faccia me che nel lungo creano problemi alla salute:

la centrale a biomasse in località Zinepri.


Noi vi abbiamo avvertito, ne riparliamo tra un anno!

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

Gallicano c'e' informa - Anno II numero 2

"Il maggior numero di informazioni possibili al maggior numero di persone possibili", questo è il nostro motto, e così siamo giunti alla quarta edizione della newsletter.

Ma la newsletter è solo una sintesi, una raccolta di temi affrontati da noi ed ampiamente trattati sul nostro sito http://www.gallicano.org/; il nostro sito di cui andiamo particolarmente fieri, è sia un' importate piattaforma tecnologica che offre già diversi servizi (ed alcuni in continua evoluzione), sia una raccolta di contenuti che contiene già oltre 500 fra articoli, pagine informative, notizie, video, atti e molto altro, con aggiornamenti giornalieri.

Per scaricare il quinto numero e conoscere quanto avviene all’interno dell’Amministrazione Comunale, e non solo, clicca qui.

Chiunque, dopo averlo letto, potrà stampare e far leggere la propria copia a parenti ed amici grazie al formato scelto che permette di utilizzare un solo foglio A4 da utilizzare in fronte retro.

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

No alla centrale a biomasse di Gallicano!! Sala Guazzelli 20 maggio



Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

Cena di solidarietà domenica 9 maggio - impianti sportivi


Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

giovedì 6 maggio 2010

Rinnovato il consiglio dell’Enalcaccia Gallicano


E’ stato rinnovato il consiglio direttivo Enalcaccia di Gallicano, che rimarrà in carica per il prossimo quadriennio. Con il voto del 90% dei cacciatori è stato riconfermato al vertice del sodalizio, per il terzo mandato consecutivo, Antonio Franchi. Vice presidenti sono stati eletti Pietro Dini e Maurizio Mazzanti, segretario è Massimo Lucchesi mentre economo-cassiere è Silverio Simonini. Completano il direttivo in qualità di consiglieri Roberto Mazzanti e Zaida Poli, con revisori dei conti Pierluigi Bertozzi e Francesco Rizzo. Il neo consiglio informa che l’area di addestramento cani, posta in località Colle dei Gatti, rimarrà chiusa da sabato 8 maggio fino a venerdì 14 maggio per sostituzione dei cinghiali.

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

mercoledì 5 maggio 2010

Respiriamo un pò di Palio: TRIBUTO AL MONTICELLO

Video realizzato dalla Pellona (in arte Chiara Benvenuti)

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

martedì 4 maggio 2010

Gallicano - Chiesa di San Giovanni Battista - Crocefisso maestranza Lucchese

Gallicano - Chiesa di San Giovanni Battista - Crocefisso maestranza Lucchese Sec. XIV Prima metà.
Benedizione delle case 2009-2010

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

Gallicano - Chiesa di San Giovanni Battista - dipinto di Antonio Franchi



Chiesa di San Giovanni Battista in Gallicano (LU)
Dipinto di Antonio Franchi datato 1664 raffigurante la Madonna del Soccorso con ai piedi il bambino Gesù. Di lato S. Bernardino da Siena e S. Biagio Vescovo. In basso il demonio e in alto cherubini alati.

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

Gallicano - Chiesa di San Giovanni Battista - dipinto di Pietro Paolini

Chiesa di San Giovanni Battista in Gallicano (LU)
Pietro Paolini (1603-1681): Battesimo di Gesù

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

Gallicano - Chiesa di S. Lucia


Gallicano, Chiesa di S. Lucia - Statua lignea di S. Lucia (Sec. XVI, fine - sec. XVII, inizi)
Benedizione delle case - Anno 2005 - anno dell'Eucarestia

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

Gallicano - Duomo di S. Jacopo


Gallicano - Duomo di S. Jacopo
Affresco absidale raffgurante l'Assunzione della Beata Vergine Maria.
Dipinto da Giovanni Domenico Lombardi nel 1707 e restaurato nel 2003.
Benedzione delle case - Anno 2004

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

Gallicano - Chiesa di S. Jacopo: Pala d'altare attribuita a Luca della Robbia


Gallicano, Chiesa di S. Jacopo: Pala d'altare attribuita a Luca della Robbia
Benedizione delle famiglie - 2003 Anno del Rosario

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

domenica 2 maggio 2010

Video Consiglio Comunale di Gallicano 30-04-10

Sul nuovo canale "Gallicano c'è" Web Tv è disponibile la prima parte del Consiglio Comunale del 30/04/2010.


L'argomento principale di questo Consiglio Comunale era l'approvazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, l'approvazione del programma triennale e l'approvazione del bilancio di previsione 2010.

Un ringraziamento a Simone Sartini del Gruppo "Gallicano Concreta e Solidale" per le riprese.

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!

sabato 1 maggio 2010

Storia di Gallicano - Raffaello Raffaelli - Descrizione geografica storica economica della Garfagnana

Raffaello Raffaelli - Descrizione geografica storica economica della Garfagnana - Lucca, 1879


COMUNITA' DI GALLICANO

Il Comune di Gallicano giace nel punto più depresso della Garfagnana, sulla destra del Serchio; ed è composto del capoluogo omonimo e dei paesi di Cardoso, Bolognana, Verni, Fiattone Perpoli e Campo, con 1162 case, 625 famiglie e 3211 abitanti. Confina a levante con Barga mediante il suddetto fiume; a ponente con Trassilico e Vergemoli; a settentrione con Castelnuovo, ed a mezzogiorno col Borgo a Mozzano, il cui confine è determinato dal corso della Turritecava.
La strada nazionale Livorno-Mantova traversa il territorio Gallicanese dal Ponte di Turritecava fino presso Piezza o Campia. I suoi possessi consistono in terreni montuosi della superficie approssimativa di ettari 85, per gran parte poco produttivi e destinati al pascolo del bestiame; in diverse case poste nel capoluogo; e in un Canale irrigatorio (1). Il Municipio ha inoltre, in quella bella pianura, già assicurato un possesso di circa nove ettari di terreno coltivabile, mediante la costruzione di una scogliera, eseguita recentemente in consorzio di alcuni possidenti, lungo la sponda destra del Serchio, nella località detta la Moravecchia; la quale scogliera, prolungata che sia, potrà assicurare una superficie di ben 45 ettari all'agricoltura.
I prodotti del territorio di Gallicano sono i cereali d'ogni specie, la canapa, il vino ed anche l'olio, ma in piccola quantità, sebbene in diversi luoghi, come a Cardoso, a Fiattone ed a Campo, vegeti stupendamente l'olivo. Il piano di questo Comune, già fertile per sua natura, lo è reso maggiormente dal suddetto Canale, costruito, col concorso del Governo Estense, nel 1856, quando il Marchese Scipione Malaspina, di Villafranca era Ingegnere Provinciale della Garfagnana. Quell'opera vantaggiosissima costò L. 34,000. Il Governo vi concorse per L. 10,000, e con Decreto dell'11 novembre 1853 abilitò il Comune a contrarre un debito per farvi fronte. L'Estimo è ancora l'antico lucchese assai gravoso, con una rendita imponibile di L. 118,890.1 contribuenti sono in numero di 994. Gli elettori amministrativi 121, ed i politici 94. Il Bilancio Comunale del 1877 presenta i seguenti estremi:
1.° Entrate ordinarie . . L. 6.312.15
2.° Spese ordinarie . . » 12,484.61
3.° Differenza in meno . . » 6,172.46
4.° Sovraimposta ...» 10,955.28
Contuttociò nella rinnovazione della Esattoria, avvenuta nel luglio decorso, la somma presunta da esigersi annualmente vedesi portata dalla Finanza a L. 54,676.77.
Nel territorio di questo Comune vi sono 22 molini.. Le scuole, che, nell'anno 1812, erano otto, oggi sono ridotte a due, una maschile, e l'altra femminile. Apparteneva al Ducato Lucchese, ma nel 1847, per la morte della Duchessa Maria Luigia di Parma, fattosi luogo alla reversibilità, prevista dal trattato di Vienna del 1815, e da quello di Firenze del 1844, il Gallicanese venne unito agli Stati di Modena, insieme con Minucciano, e quindi con esso aggregato al Circondario della Garfagnana.
Gli antichi Statuti della Vicaria di Gallicano portano la data del 19 febbraio 1658, e trovansi nell'Archivio di Lucca e con quelli particolari del solo Castello, i quali sono del 23 aprile 1653

BORGATA DI GALLICANO

Gallicano è assai bel paese, posto in pianura, sulla strada nazionale Livorno-Mantova, distante chilometri 31,50 da Lucca e 12 da Castelnuovo. E' composto di 286 case, con 270 famiglie e 1338 abitanti; ed ha nel contado altri 196 fabbricati, con 67 famiglie e 338 anime; sicché quelle della Parrocchia ascendono in tutte a 1676, con 41 assolutamente indigenti. Ha una bella piazza, ed è traversato dal fiume Turrite, che scaturisce nel monte di Petrosciana, alla base della Pania della Croce, e si scarica in Serchio poco sotto a Gallicano (1). Trovasi nel gr. 28.6' di longitudine, e 44.3.'6." di latitudine, all'altezza di metri 170 sul livello del mare. Credesi che a questo paese desse il nome Comelio Gallicano, che vedesi fra quelli dei Coloni Velejati e Lucchesi, ai tempi di Trajano, registrati nella Tavola alimentaria di Veleia.
La prima memoria che abbiasi di Gallicano è un istrumento del 771, col quale un tal Marcellino di Controne vendè a Peredeo Vescovo di Lucca una piccola casa in Gallicano. Nel secolo X vi acquistarono giurisdizione i Nobili di Corvaia, mediante un trattato di enfiteusi fatto nel 991 fra i figli di Fraolmo Visconte e Gherardo II Vescovo di Lucca, il quale allivellò diverse chiese e le decime che dovevansi corrispondere da alcune Ville, fra le quali quella di Gallicano. Una Bolla di Papa Alessandro III del 1175 confermava alle Monache di Santa Giustina di Lucca certe rendite e tenimenti in Gallicano, in Valico, in Verni, in Pontecosi, in Filicaia, ed a Sassorosso.
Dallo Statuto Lucchese del 1308 risulta che Gallicano con Cardoso, Bolognana, Verni, Perpoli, Fiattone, Riana, Lupinaia e Treppignana appartenevano alla Vicaria di Barga. Dopo il secolo X la Pieve di Gallicano aveva i suoi Canonici, fra i quali nel 1349, il Vescovo di Lucca, Berengario I, eleggeva quel Pievano. Nello stesso anno, ad istanza della Comunità, fu unita alla chiesa parrocchiale di S. Iacopo l'altra detta di Santa Maria di Pianizza, e venne concesso al Pievano il diritto di nominare il Rettore di Trassilico e quello di Verni. Fino al 1485 esisteva un'altra chiesa sotto il titolo di S. Gio. Battista, posta fuori del paese, che per la sua vetustà minacciava rovina. E siccome nell'anno precedente si era pensato di costruire una Rócca in Gallicano, così il Municipio chiese licenza al Pontefice di poter demolire detta chiesa per valersi dei materiali nella erezione di quel fortilizio. Il 26 novembre dell'istesso anno ottenne favorevole rescritto, a condizione però che si edificasse altra chiesa in onore di S. Giov. Battista entro il paese. Allora la Repubblica ordinò che si costruisse la Rocca, avvertendo il Comune di far preparare N. 50 graticci per fare i ponti. A questo fortilizio si lavorava nel 1493, e trovasi allora fatta provvista di 500 tegoli. Nell'anno 1730 venne restaurato per ordine dell'Offiizio delle Fortificazioni. Denominavasi il Castellaccio di Gallicano, ed era collocato al disopra del paese, nella sponda destra della Turrite, come vedesi dagli avanzi che ne rimangono. Nelle guerre contro gli Estensi ebbe a sostenere diversi assalti
Nel 1260 la suddetta Pieve contava nella sua giurisdizione 23 chiese, alcune delle quali sono da lungo tempo distrutte, ed erano le seguenti:
1. S. Iacopo nel capoluogo, attuale parrocchia.
2. S. Andrea pure di Gallicano, ora soppressa.
3. S. Lorenzo e Stefano di Cascio.
4. S. Martino a Verni.
5. S. Pietro a Trassilico.
6. Santa Maria in Gioviano, soppressa.
7. SS. Iacopo e Cristoforo in Valico Sotto.
8. S. Michele in Valico Sopra.
9. S. Romano di Spulitiano.
10. S. Quirico di Vergemoli.
11. S. Tommaso in Calomini.
12. S. Sisto di Brucciano.
13. Santa Maria a Pianizza, che come si è visto fu unita alla Parrocchiale.
14. S. Ginese di Cardoso.
15. Santi Alessandro e Margherita di Bolognana.
16. S. Timoteo di Cirognana, che fu distrutta.
17. S. Michele di Mologno, perduta.
18. S. Bartolomeo a Satriana, egualmente perduta.
19. Ospedale di San Concordio di Colle Asinario, distrutto.
20. Altro di Gobbiate, parimenti distrutto.
21. Altro di Garillano, distrutto.
22. Chiesa delle Monache di Cascio, distrutta.
23. Eremo di Valbona, distrutto al pari dei sunnominati.
Anche in oggi la chiesa parrocchiale di Gallicano è sotto il titolo di S. Iacopo. Ammirasi in essa uno stupendo bassorilievo in terra cotta verniciata, che passa per uno de' migliori lavori di Luca Della Robbia. Vi è pure un'altra chiesa col nome di S. Giovanni, già plebanale, contenente il Battistero; ma il titolare di questa più non esiste. Or son pochi anni, fu convenuto dai più influenti del paese di Gallicano coll'Arcivescovo di Lucca, Monsignore Giulio Arrigoni, di riunire il Benefizio plebanale a quello della Rettoria, coll'obbligo di tenere un secondo Cappellano che coadiuvasse il Parroco in tutto ciò che si riferisce agli obblighi del pastoral ministero. Il relativo Decreto Vescovile porta la data del 6 agosto 1871.
Da quel giorno il Rettore prese il nome di Pievano. Ed oggi, stante la unione di Gallicano alla Diocesi di Massa, avvenuta dopo la morte dell'Arcivescovo Arrigoni il 10 gennaio 1875, in virtù di una Bolla Pontificia del 17 ottobre 1853, il Pievano stesso per Decreto del Vescovo di Massa, Monsignor Gio. Battista Tommasi, del 19 febbraio 1875, ebbe il grado di Vicario Foraneo, alla cui giurisdizione sono soggette le Parrocchie di Perpoli, con Campo, Fiattone, Verni, Bolognana, Cardoso, Lupinaia, colle Cure di Riana e Treppignana, che prima appartenevano alla Diocesi lucchese.
Fino dall'anno 1492 esisteva in Gallicano uno Spedale sotto il titolo di S. Antonio, il quale aveva obbligo di spedire alla capitale gli esposti di quel paese. Il 23 ottobre 1513, Giovanni di Giuliano Cheli fu eletto Rettore di quel pio stabilimento, e nel 1519, costui essendosi trasferito ad abitare al Borgo a Mozzano, gli fu sostituito provvisoriamente certo Lodovico suo nipote; ma il Cheli, ritornato poco dopo, riprese le sue funzioni. Per Decreto Vescovile del 4 dicembre 1521 fu unito in perpetuo allo Spedale della Misericordia di Lucca, come risulta anche dai libri della Comunità. In conseguenza di ciò il Rettore del medesimo, Giovanni Bernardini, nel 1528 incaricava la Comunità di Gallicano di nominare uno Spedaliere a suo beneplacito, che sarebbe da lui approvato; ma il Consiglio Comunale, per deferenza al medesimo, deliberò di lasciargli tale elezione, protestando che avrebbe gradito quell'individuo che a lui fosse piaciuto di scegliere. In seguito, e precisamente nel 1544, furono eletti due Deputati per albergare in detto Ospedale i pellegrini, ed i poveri che venissero di fuori per una sola notte; e fu vietato di occuparlo agli abitanti di Gallicano.
Nel 1547 vi mancava lo Spedaliere; per cui il Rettore della Misericordia di Lucca dichiarava contentarsi che se n'eleggesse uno nuovo, e raccomandava si trovasse persona idonea che avesse cura di governare rettamente lo Spedale ed i poveri che vi si ricoverassero. Aggiungeva che egli lo avrebbe approvato per far cosa grata alla Comunità, senza pregiudizio delle ragioni dello Spedale della Misericordia su quello di Gallicano. Questo venne poi soppresso nell'anno 1776, e nel 1778 ne fu alienata anche la casa (1).
Nel 1520 il paese fu invaso dalla peste, che già fino dal 1498 aveva devastato il Barghigiano; e fu allora che la Comunità fece voto di costruire un altare a S. Rocco nella Chiesa Plebanale. Di fatto venne compito nel 1531 a pubbliche spese, sotto la direzione di due Deputati, appositamente eletti, nelle persone di Paolo Pinocci e Giannino Barsi.
Quando Barga passò in potere dei Fiorentini, Gallicano rimase ai Lucchesi; e divenne capoluogo di una Vicaria, la quale comprendeva i paesi di Trassilico, Valico di Sotto, Valico di Sopra, le Fabbriche, Forno Volasco, Gragliana, Vergemoli, Calomini, Brucciano, Molazzana, Montaltissimo, Cascio, Perpoli, Fiattone, Ariana (oggi Riana), Lupinaia, Treppignana, Verni, Cardoso e Bolognana.
I libri di entrata e spesa della Vicaria stessa dal 1347 al 1359 conservansi nell'Archivio Lucchese; ed il primo di essi fu fatto e composto dal nobil uomo Ciuccio Castracani Vicario di Gallicano, e venne scritto da Martino Cini, notaro di quel paese, dal luglio al dicembre di esso anno. Nel 1370 peraltro, cedendo agl'intrighi specialmente di Rolando degli Antelminelli, Gallicano volle ribellarsi ai Lucchesi, i quali, nell'anno successivo, spedirono truppe capitanate da Giovanni degli Obizi per riconquistarlo; e facilmente vi riuscirono. Allora il paese prestò nuovo giuramento di fedeltà alla Repubblica nel giorno 17 novembre, insieme cogli altri che ne formavano la Vicaria. La quale fece poi la sua dedizione agli Estensi nel febbraio del 1430 e rimase tranquillamente sotto il loro dominio fino al 1451; nel qual anno la Repubblica assalì nuovamente la Garfagnana, potè riconquistar Gallicano insieme con Verni, Perpoli, Fiattone, Lupinaia, e Treppignana; paesi che però vennero ben presto rioccupati dal Duca Borso con altre terre appartenenti alla Repubblica. Fu allora che le pretese de' due contendenti furono deferite al giudizio di Papa Nicolò V; il quale, con Lodo del 28 aprile di quell'anno, decretò, che i paesi di Cascio, Molazzana, Brucciano, Calomini, Vergemoli, Forno Volasco, Valico di Sopra e di Sotto rimanessero in dominio degli Estensi; e gli altri della Vicaria di Gallicano (fra i quali Lupinaia, Riana, Treppignana, Perpoli, e Fiattone) fossero rilasciati alla Repubblica lucchese.
In conseguenza di ciò, fu confermata la Vicaria di Trassilico, ed istituito il Commissario di Gallicano. Una legge della Repubblica ordinava alle Vicarie di montagna di dovere spedire ogni anno a Lucca all'Offizio sopra la Munizione una quantità di carbone di nocciolo per la fabbricazione della polvere pirica; e così Gallicano fu tassato di libre 100; Castiglione di libre 200; e Minucciano di 150. Passato poi nuovamente Gallicano sotto gli Estensi nel 1847, conservò la propria Giusdicenza, cui per decreto ducale de' 26 gennaio 1855 venne unita quella di Trassilico, che restò soppressa. Vi fu pure aggiunto un Commissario politico di terza classe come a Camporgiano. In oggi forma Mandamento, e, oltre il Comune di Gallicano, ne fanno parte quelli di Molazzana, Vergemoli e Trassilico, con una popolazione di 9838 abitanti.
Nel 1679 fu istituito a Gallicano un mercato ogni lunedì di ciascuna settimana. Il luogo è assai commerciale, venendo traversato dalla via Nazionale, che lo mette in contatto con Lucca e colla Toscana. In antico vi erano alcune particolari industrie. Nel 1383 Giovanni Zappetta di Gallicano fuse 4 bombarde o piccoli cannoni per la Repubblica Lucchese; ed in un canale detto il Pietraio (oggi Piastraio) in quei pressi, esisteva una fabbrica di palle da cannone, che si facevano principalmente col ferro delle miniere di Forno Volasco, dette le Bugie, e si spedivano all'estero. Adesso l'unica industria che vi si conserva è quella della tessitura delle tele, specialmente di canapa, che si raccoglie di ottima qualità in quei dintorni.
Dalla piazza del paese parte la strada che, percorrendo sulla sinistra del fiume Turrite, guida al Santuario detto l'Eremo di Calomini (che vedremo descritto al Comune di Vergemoli) ed anche a Verni, a Trassilico, ed al Forno Volasco, la quale, fino ad un certo punto, è stata da poco ridotta

BOLOGNANA
Discendendo da Gallicano per circa tre chilometri sulla via nazionale, a mezzogiorno, incontrasi il piccolo paese di Bolognana, composto di 67 case agglomerate e 18 sparse per la campagna, con sole 39 famiglie e 225 abitanti. E' collocato alla destra del Serchio, alla falde settentrionali del monte di Gragno, di fronte a Barga; e la suddetta strada lo traversa all'altezza di metri 160 sul livello del mare. Questo piccolo villaggio, ove fino dal secolo X ebbero padronanza i Nobili Rolandinghi di Loppia, per enfiteusi loro fattane dai Vescovi, di Lucca, non presenta alcuna cosa che sia degna di osservazione. La chiesa parrocchiale (che pochi anni addietro era semplice cappellania) è sotto il titolo dei SS. Alessandro e Margherita. Nell'anno 1643 gli uomini di Bolognana fecero i loro Statuti, i quali portano la data del 19 marzo, e trovansi nell'Archivio di Stato in Lucca.

CARDOSO
Proseguendo a discendere lungo la strada nazionale fino a Turritecava, ed ivi risalendo il colle a ponente, si raggiunge, dopo circa un chilometro di strada someggiabile, il castello di Cardoso, situato alla base meridionale del monte di Gragno, che s'innalza, alla destra del Serchio, sulla sponda sinistra della Turritecava. Si compone di 225 fabbricati, di cui 86 sparsi per la campagna, con 87 famiglie, e 423 abitanti, fra i quali 16 assolutamente indigenti. In antico faceva Comune a sé; ma nel 1499 fu esposto al Commissario di Gallicano che gli uomini di Cardoso si sarebbero riuniti volentieri a quella Vicaria, se ne fossero stati accolti. Il Consiglio di Gallicano elesse quattro individui per trattare e capitolare con quei di Cardoso, che furono poi riuniti a Gallicano nel 1502. Da quell'epoca formarono un sol Comune, quantunque anche Cardoso avesse i suoi statuti particolari, che portano la data de' 30 aprile 1708. Il castello è alto metri 333 sul livello del mare, e 228 sulla via nazionale Livorno-Mantova. La sua parrocchia è sotto il titolo di S. Genesio. Nella parte meridionale del territorio di Cardoso, e specialmente lungo la sponda della Turritecava, vegeta benissimo l'olio. A piedi del monte scorre questo fiume, che forma confine fra la Comunità di Gallicano e quella del Borgo. a Mozzano, e traversa la strada nazionale sotto di un ponte dello stesso nome, che segna pure il confine fra le Provincie di Lucca e di Massa-Carrara. Da quel punto la strada stessa, volgendosi a settentrione per sei chilometri, mena a Gallicano e dopo altri dodici a Castelnuovo.

VERNI
Percorsi da Gallicano per la nuova strada, sulla sinistra della Turrite 2500 metri circa, e ripassati sulla destra per salire il monte di Trassilico, dopo un viaggio di quattro chilometri incontreremo il paese di Verni, composto di 90 case unite e 40 sparse, con 56 famiglie e 272 abitanti, fra i quali 17 indigenti. La sua parrocchia è sotto il titolo di S. Martino. E' circondato da bellissime selve, che formano la maggior risorsa di quegli abitanti, i quali scendono a Gallicano per provvedere a tutti i bisogni della vita. Una strada someggiabile li unisce anche con Trassilico dalla parte opposta.
Nel 1560 sorsero gravi quistioni fra gli abitanti di Verni e di Gallicano per aver quelli a questi recati non piccoli danni per pascoli ed altro. Dopo diversi fatti e contese, quei di Verni spedirono mandatarii a chieder perdono ai Gallicanesi, e porgere scuse peiloro mali portamenti; ed allora tutto venne accomodato all'amichevole; ma nel 1586 fu ad essi inibito di condurre al pascolo le loro bestie su quello di Gallicano. Nel 1669 Verni voleva separarsi da questo Comune; ma la domanda non fu secondata dalla Repubblica, e seguitò sempre a restarvi unito. I suoi Statuti portano la data del 30 giugno 1745, e conservansi nell'Archivio Lucchese.

FIATTONE
Ritornati a Gallicano, e ripresa la via nazionale per Castelnuovo, arriveremo, dopo 5 chilometri, al Ponte di Piezza o Campia, che si eleva 180 metri sul mare. Quindi salendo per un cattivo sentiero il ripido colle che si stacca dalla strada, con una percorrenza di mille metri, saremo al paese di Fiattone, composto di 129 case, di cui 57 agglomerate, col totale di 63 famiglie e 395 abitanti. E' alto metri 365 sul livello del Mediterraneo, e quindi 185 sulla via nazionale Livorno-Mantova. La sua parrocchia è sotto il titolo di S. Pietro, ed era in antico succursale di Pievefosciana, come risulta dalla Bolla di Alessandro III, data da Benevento il 23 dicembre 1168. Presso Fiattone eravi un'antica Rócca, la quale fu smantellata nel 1170 per le guerre fra i Lucchesi e i Pisani. Nel suo territorio vegeta l'olivo, e vi si produce buon vino. La posizione meridionale, la stupenda vista della valle del Serchio e di Barga, e le sue deliziose colline rendono assai ameno il soggiorno di questo paese; il quale aveva Statuti particolari, in data de' 6 febbraio 1700.

PERPOLI
Proseguendo a salire l'erta dell'istesso monte, su cui giace Fiattone, per circa due chilometri, all'altezza di 544 metri sul livello del Mediterraneo, e di 364 metri sopra la via nazionale, si giunge alla sommità, e quindi a Perpoli, che fu già un forte castello di grande importanza strategica, come quello che dominava, dalla sua inespugnabile altezza, gran parte della bassa Garfagnana, e poteva dirsi la sentinella avanzata della dominazione lucchese. Quindi non è meraviglia se nei tempi di mezzo fu guardata con gran cura dalla Repubblica, che seppe giovarsene nelle guerre del secolo XIII; e molestare, più tardi, da quel ridotto, con accanita lotta, i presidii estensi, che, a due tiri di balestra, alloggiavano nella fortezza di Palleroso. Anche la terra di Perpoli fu nel 1228, come quasi tutta la Garfagnana, soggetta al Pontefice Gregorio IX, e quel Castello (il quale è alto metri 570 sul mare) gli fu consegnato per tradimento dal suo castellano. Il tempo ha distrutte quasi del tutto le opere di questo fortilizio; ma rimangono ancora le porte ed alcuni avanzi di mura, che agl'intelligenti di cose guerresche fanno comprendere la loro antica struttura. Ha Statuti propri de' 27 settembre 1647, che si conservano nell'Archivio di Lucca. In cima al villaggio trovasi un luogo, che chiamasi tuttora il Castello, ed è certamente uno dei punti più belli e più interessanti del Circondario.
Di lassù si apre allo spettatore un orizzonte immenso, il quale da ogni lato confina colle vette dei monti che baciano il cielo, e che segnano le linee di divisione fra il nostro paese e gli altri contermini. Tutte le bellezze dei nostri campi, delle vigne, delle selve, dei boschi, coi loro variati colori, si offrono con vicenda continua allo sguardo del passeggiero, seduto sopra un margine erboso di quell'amena montagnola. Il numero dei paesi e delle ville disseminati nei colti piani, nel ridente declive dei poggi, nei dossi aprici delle colline, nelle amene sponde delle valli, ed ai piedi severi degli altri monti, che grigi e nerastri sorgono, come giganti minacciosi, a difesa del nostro bel suolo: il corso del Serchio, che co' suoi tortuosi meandri e colle sue chiare e fresche acque, si affretta, ingrossato gradatamente dai limpidi ruscelli, i quali rumorosi scendono alle sue rive dalle circostanti montagne, a raggiungere i piani del barghigiano e lucchese, offrono uno spettacolo veramente incantevole.
Quindi è che, di buona voglia invitiamo tutti gli amanti delle belle e stupende vedute a salire, non badando a disagio e fatica, fino alla terra di Perpoli; e quando tutti trafelati e grondandi di sudore avranno preso un po' di riposo, vadano sul Castello a godere del panorama da me accennato, e son certissimo che si troveranno ben contenti del loro viaggio. Ma per diminuire grandemente la fatica e il disagio indispensabile a chi voglia salirvi dalla parte di Fiattone, io consiglio chiunque amasse recarvisi, a preferire la via da Castelnuovo a Palleroso, o meglio la ruotabile fino alla sommità del Monte Perpoli, da dove più assai comodamente vi si può accedere.
E qui, per associazione d'idee, noterò che, alla base orientale del monte Perpoli, sotto Riana, Castruccio degli Antelminelli fece costruire un ponte sul Serchio, del quale esiste ancora buona parte della pila sinistra. L'attuale piccolo paese conta 56 fabbricati, con sole 21 famiglie e 103 abitanti, de' quali 7 sono indigenti. La parrocchia di Perpoli, sotto il titolo di S. Michele, era soggetta in antico a Pievefosciana, con molte altre, come rilevarsi dalla Bolla pontificia del 1168. Appartenne per moltissimi anni alla Diocesi lucchese, ed era unita al Vicariato foraneo di Gallicano, col quale passò a far parte di quella di Massa nell'anno 1875. La risorsa maggiore di quei pochi abitanti sono le castagne, quantunque il territorio di Perpoli, nella parte meridionale ed occidentale, produca cereali e vino ec. Nel 1722 sorsero forti differenze fra i paesi di Perpoli e Fiattone con Gallicano, il cui Municipio spedì alcuni mandatarii a Lucca per trattarne l'aggiustamento; dopo di che fu pronunziata una sentenza per l'accomodo delle quistioni fra le parti contendenti, le quali tornarono allora di buon'accordo. CAMPO DI PERPOLI
A non molta distanza da Perpoli, nella sponda orientale che gli sta rimpetto, poco al disotto del varco del monte omonimo, trovasi questo piccolo villaggio, con territorio assai fertile, che produce olio buono di olivo e vino generoso, il quale, sotto la mano di valenti enologi, potrebbe far concorrenza ai vini scelti di tante regioni d'Italia. Ha 47 fabbricati, 22 famiglie e 107 abitanti. Dista da Gallicano, suo capoluogo di Comune, cinque chilometri, ed ha una piccola chiesa sotto il titolo di S. Giuliano, con un Cappellano curato, dipendente dalla Parrocchia di Perpoli. Questo piccolo paese è congiunto alla strada già provinciale ruotabile, mediante un braccio aperto dai Governi di Lucca e di Modena nell'anno 1834, che gli agevola le comunicazioni a mezzogiorno con Gallicano, e a settentrione con Castelnuovo, suoi centri naturali, cui ricorre per tutti i bisogni della vita. I lavori opportuni furono diretti dal valente ingegnere lucchese Giacomo Marracci. Il villaggio di Campo dista da Castelnuovo circa tre chilometri, e null'altro presenta degno di essere osservato. Solo vogliamo notare che il Comune ha finalmente posto mano alla conduzione di acqua potabile nel paese, che sin qui fu costretto ad attingerla in luogo assai lontano ed incomodo.

COMUNITA' DI TRASSILICO (1)
Risalendo da Gallicano sulla sinistra del fiume Turrite per la nuova strada ruotabile, e ripassando poi sulla destra, mediante un ponte, per una rapidissima via mulattiera si ascende a Trassilico, capoluogo del Comune omonimo, che si compone delle Fabbriche, di Gragliana, di Valico di Sopra e Valico di Sotto. La sua popolazione è di 2269 anime, partite in 512 famiglie, che possiedono 644 case comprese quelle rurali. Il suo territorio giace alla destra del Serchio, ed è posto fra la Turrite di Pietrosciana o di Forno Volasco e la Turritecava. Confina a levante colla Comunità di Gallicano, da cui lo divide il torrente Ruffa, che scende dalla cresta del Faeto, bosco appartenente per una parte al Comune di Trassilico, e per l'altra alla sezione di Verni; a ponente con quelle di Serravezza e Stazzema nella Versilia; a settentrione con Vergemoli, mediante i due torrenti denominati di Panicaglia e Camperano; ed a mezzogiorno col Comune lucchese di Pescaglia, per mezzo della Turrite, detta di Gragnana, e delle Fabbriche, che più in basso prende nome di Turritecava (1). Non è meraviglia se, giacendo il Comune di Trassilico in mezzo a tanti corsi di acqua, si sono moltiplicati i molini fino al N. di 19; un molino cioè ogni 119 abitanti. Quantunque i suoi terreni diano li stessi raccolti che si hanno nel resto della Garfagnana, tuttavolta il maggior prodotto viene offerto dalle selve, che grandi e belle cuoprono i suoi colli ed i suoi monti. Anche la pastorizia vi è assai curata, ed i 1500 capi di bestie che vi si tengono (per la più parte minute) danno ai coloni vantaggi non indifferenti.
Il patrimonio di questo Comune, ch'era abbastanza ricco, fu quasi tutto alienato per sostenere le spese della costruzione di una strada ruotabile, che, partendo dal paese delle Fabbriche doveva unirsi colla nazionale presso il ponte di Turritecava; ma non essendosi potuto, per manco di fondi, condurla al suo termine, ha recato gravi dissesti nell'amministrazione municipale, che non potrà certo ripararli coll'utile che si riprometteva da un lavoro, forse non abbastanza calcolato. Per buona ventura il suo Estimo non è molto gravoso, montando la rendita imponibile a scudi 7422, a carico di 302 contribuenti. Undici sono gli elettori politici; 115 quelli amministrativi. L'Esattoria Comunale, rinnovata nel luglio del 1877, fu posta all'incanto per la riscossione complessiva di L. 28826, quantunque il Bilancio porti i seguenti estremi:
1. Entrata Ordinaria ..... L. 4884.14
2. Spese Ordinarie ..... » 9904.21
3. Differenza in meno . . . . » 5019.47
4. Sovraimposta ...... » 5738.47
Nel secolo XIII aveva signoria e possessi nella Comunità di Trassilico la nobile e potente famiglia de' Porcaresi; alla quale la Repubblica di Lucca smantellò i castelli di Porcari, di Gragnano e di S. Gennaro. L'Imperatore Ottone IV poi nel 1209 la pose al bando; e, sotto pena di mille marche d'argento, proibì agli abitanti della Versilia e della Garfagnana di prestare ad essa vassallaggio di sorta. Nel 1274 la perseguitata famiglia vendè al Comune di Trassilico tutti i diritti e le possessioni che aveva in quel luogo. Il contratto venne rogato a Lucca, nella chiesa di S. Piercigoli, il 18 di settembre. Guido qm. Belletti, sindaco e procuratore di Trassilico, sborsò il prezzo, che fu convenuto in 2100 lire lucchesi, che ricevettero, per conto ed a nome dell'intera casata, Paganello di Ugolino, Armanno e Aldobrandino di Orlandino, procuratori di essa.

CASTELLO DI TRASSILICO
Questo castello, alto sul livello del mare metri 661, risiede sul vertice di un monte, alle spalle australi dell'Alpe Apuana, detta la Petrosciana, alla sinistra della strada mulattiera, che, partendo da Castelnuovo, e traversando Vergemoli e Fornovolasco, lungo la Turrite, varca la foce di quell'Alpe, e scende a Stazzema ed a Serravezza nella Versilia. E' composto di 133 case unite e 31 sparse, con 131 famiglie formanti 626 anime. Nel secolo XVII aveva 1225 abitanti. Trovasi distante da Gallicano, suo capoluogo di Mandamento, chilometri 4.500, e 16 da Castelnuovo.
E' rammentato in due carte lucchesi de' secoli VIII e X. Fino dal 1308 era unito alla Vicaria di Barga colle terre di Valico di Sopra, Valico di Sotto e le Fabbriche. Appartenne ai Lucchesi fino al 1430; nel qual'anno si dette spontaneamente agli Estensi, ai quali restò confermato dalla sentenza del Pontefice Niccolò V del 28 agosto 1451. Borso d'Este lo fece capoluogo d'una Podesteria, alla quale, oltre Trassilico, appartenevano Cascio, Molazzana, Brucciano, Calomini, Vergemoli, Fornovolasco, Gragliana e le Fabbriche. La detta Podesteria godeva moltissimi privilegi, che vennero conservati da' successori di Borso, specialmente quello di poter provvedere cereali dall'estero, senza obbligo di chiederne licenza al Governatore, o ad altro officiale della Provincia. Il Podestà risiedeva nella Ròcca, posta sopra un dirupo che la rendeva inaccessibile da più parti, e con lui vi avevano stanza un Notaio e sei sbirri. Nel 1789 trasferì la sua residenza nell'interno del paese (1); e la rócca, al tempo della dominazione de' Francesi, fu venduta.
La chiesa parrocchiale, sotto il titolo di S. Pietro, è assai discosta dal paese. Era filiale della Pieve di Gallicano, quando Trassilico faceva parte della Diocesi di Lucca; nel qual tempo il Parroco aveva il titolo di Priore e la presidenza della Classe, che abbracciava le terre di Gragliana, Fornovolasco e S. Pellegrinetto. Perdette però il paese questi onori nel 1822, allorché fu unito alla nuova Diocesi di Massa, e solo dette il nome al Vicariato Foraneo, il cui titolare ora risiede a Vergemoli. Nella chiesa in discorso trovasi una pregevole tavola, dipinta nel 1568 da Simone Careta, cittadino modenese, che rappresenta la Vergine col Bambino, assisa in trono elevato sopra alcuni gradini, in uno de' quali sta seduto un angioletto in azione di suonare il liuto; ai fianchi vi hanno le figure di S. Pietro e di S. Paolo in piedi. Sul frontone è una tavoletta semicircolare con entro l'Eterno Padre in gloria di angioli; e all'imbasamento veggonsi le figurine graziosissime di Cristo cogli Apostoli, e ai lati di esso imbasamento la Vergine orante e l'Angiolo annunziatore. « Tutti i quali dipinti (a giudizio del compianto commendatore Carlo Malmusi) si ravvisano ben appartenere ad una medesima mano, e v'ha in essi castigato disegno, verità di colorito e felice arieggiare delle teste. Da alcuni tratti potrebbe sospettarsi che il Careta o Carretti si attenesse all'istessa scuola del nostro Meloncino.
Tutto il lignamo, ossia l'incassamento, è a vaghi intagli, che ottimamente rendono lo stile di quel secolo, e ne è autore un Maestro Giovanni da Stazzema». Oltre la chiesa di S. Pietro, Trassilico nel suo intemo possiede un oratorio dedicato a S. Rocco, ove si fanno quasi tutte le funzioni ordinarie, tranne quelle delle maggiori solennità.
In questa montuosa Terra ebbero i natali parecchi uomini di bella fama. De' tre più insigni, il naturalista Antonio Vallisnieri, il fisico Leopoldo Nobili ed il gentile poeta Giovanni Pierelli, volle il Municipio onorar la memoria con un'iscrizione, che venne posta nel 1875 sulla facciata dell'anzidetto oratorio di S. Rocco.
Fulvio Testi, quando fu Governatore della Garfagnana (4), ebbe a recarsi a Trassilico, e ne lasciò una descrizione nella seguente lettera, indirizzata a Giovambattista Leni: « Io mi trattengo tuttavia qui a Trassilico, aggiustando gl'interessi avviluppatissimi di questa povera Comunità. Spero però di sbrigarmene fra otto o dieci giorni ed essere di ritorno a Castelnuovo a mezza Quaresima, poco prima o poco dopo. Abbiamo avuti tempi del grandissimo diavolo, essendo questo luogo assai alto, e poco poco sotto all'eminentissimo giogo della Pania. I venti particolarmente sono stati orribili, sì che facevano tremare la Rócca, le cui muraglie sono grosse 6 braccia, e queste non sono favole. Adesso nevica tuttavia, ed in una foggia che non se n'usa in codeste parti di Lombardia.
Nel resto, quando è buon tempo, l'aria è soavissima, il paese bellissimo, e la gente di buonissime viscere. Montanarette che non mangiano mai, se non pane di castagne, nè bevono in tutto l'anno che acqua, ma bianche e rosse più che qualsiasi cittadina ben bella di coteste parti. Ballano in eccellenza, quando però è tempo, perché adesso è Quaresima, stanno in devozione. In somma, anche di questa stagione così aspra ed orrida, noi stiamo allegri. Le provvigioni ci vengono da Lucca, che non è più discosta di 14 miglia. Mangiamo dei pesci di mare.
Abbiamo de' lucci grandi come asini, e beviamo del vino rosso così piccante che taglia la lingua. Nel resta tutta la vita si di giorno come di notte consiste in far conti, e in raddrizzar le gambe agli storpiati ». Curiose, ma però non interamente esatte, ci sembrano le notizie che di Trassilico lasciò scritte il Vallisnieri. Ecco le sue parole: « Gli abitanti sono feroci, ma d'ingegno acutissimo, e bevono sempre acqua, e si cibano di sole castagne, latticini, e di carne, perché la inclemenza del cielo non lascia vegetare colassù le viti, e non permette la coltivazione del grano e delle altre biade. Nonostante la sua povertà, vive codesto popolo sempre allegro, e passa gran parte dell'anno in mezzo ai canti, ai suoni e alle danze, rendendo per tal modo ameno quel soggiorno aspro e selvaggio. Si direbbe che gli antichi pastori di Arcadia avessero posto quivi lor sede, o immigrata vi fosse una delle più allegre colonie.
Le donne ordinariamente sono bellissime, di un color bianco e rosso, che le distingue da tutte le altre garfagnine. Eppure la loro bevanda è l'acqua, e il loro cibo è ordinarissimo ».
Non deve recar meraviglia l'epiteto di feroci attribuito dal Vallisnieri a quei terrazzani. Gli abitanti della nostra Provincia erano, anche ai suoi tempi, assai rozzi e selvaggi, lontani, per manco d'istruzione e di educazione, da quella mitezza di sentimenti e ragionevolezza di opere, che formano il vanto della civiltà. Oggi certamente, coi costumi tanto ingentiliti, non possiamo leggere senza qualche disdegno le satire dell'Ariosto, che si trista pittura faceva dei Garfagnini del secolo XVI. Pure frammisto alle iperboli suggerite al Poeta dalla carica poco gradita di Commissario, in una Provincia alpestre, come la nostra, e separata da ogni civile consorzio, troviamo un fondo di verità negli amari suoi versi. Correvano allora tempi tristissimi per la Garfagnana; e però si deve perdonar molto al Vallisnieri, che non fu troppo lontano da messer Lodovico.
D'altra parte abbiamo da' documenti governativi, che, anche nella Vicaria di Trassilico, avvenivano frequenti e gravi disordini. Quanto poi alle notizie che si riferiscono alla coltivazione, è facile persuadersi che a quell'epoca non fosse ancora al punto in cui oggi si trova; e forse se ne doveva la colpa alla incuria di quei coloni.

Che ne diresti di leggere un altro articolo a caso del blog? Potresti trovarlo utile e interessante!